Capodimonte, Napoli
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Cosa vedere nel Museo di Capodimonte, Napoli

Nel 1738 Carlo di Borbone affidò a Giovanni Antonio Medrano la costruzione della nuova reggia sulla collina di Capodimonte, nella quale sistemare il grande patrimonio artistico ereditato dalla madre, Elisabetta Farnese. Ferdinando II, salito al trono nel 1830, portò a termine l’edificio affidandone l’incarico ad Antonio Niccolini.

Museo del Novecento di Napoli
Campania

Museo del Novecento di Napoli

Il Museo del Novecento di Napoli documenta quanto realizzato a Napoli nel corso del Novecento, entro i limiti cronologici indicati, nel campo della produzione artistica; in particolare, da quanti si applicarono, in quegli anni, soprattutto o quasi esclusivamente, in pittura, scultura e in varie sperimentazioni grafiche.

Biblioteca dell'Archivio di Stato di Napoli
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Archivio di Stato di Napoli

L’Archivio di Stato di Napoli nasce come “Archivio Generale del Regno” con il r.d. 22 dicembre 1808, allo scopo di riunire in un medesimo locale gli antichi archivi delle istituzioni esistenti fino all’arrivo di Giuseppe Bonaparte a Napoli nel 1806.

Gesualdo
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Gesualdo: duelli, passioni amorose e madrigali

Nell’ anno 663 un Cavaliere Longobardo nel tentativo – peraltro riuscito – di salvare la città di Benevento assediata dall’armata di Costante II,  imperatore bizantino conosciuto anche col soprannome di “Pogonato”, – il barbuto -, per la sua lunga barba, venne ucciso e decapitato, e la sua testa fu gettata all’interno delle mura del Ducato.

Opificio di San Leucio, Caserta
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San Leucio, Caserta: il villaggio della seta

Nel 1789, poco lontano da Caserta, re Ferdinando IV di Borbone fece costruire la “colonia – opificium – Leucianorum” per la tessitura, il trattamento e la colorazione delle sete filate., La Manifattura Tessile fu disegnata dall’architetto Francesco Collecini, e avrebbe dovuto essere una vera e propria città industriale, chiamata Ferdinandopoli.

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L’arte dell’intarsio a Sorrento

L’arte della tarsia risale al VI secolo e gli Arabi erano gli unici a praticarla. Qualcuno dice che furono invece i Francesi a realizzare i primi lavori di intarsio. Certamente i monaci certosini nel XII secolo furono i primi in Europa ad eseguire gli intarsi lignei, imitando le stelle, i rombi e le minutissime geometrie dei mosaici musulmani.

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Ogliara, la patria del cotto napoletano

Già nel 1700 le famiglie aristocratiche del Regno delle due Sicilie utilizzavano per i loro palazzi e per le loro corti le mattonelle di cotto. Ancora oggi, lo stesso cotto è prodotto a Ogliara, una frazione di Salerno, a circa 10 chilometri dalla città. Si tratta di piccolo paese con una chiesa, una scuola e poche case, costruito lungo un costone di collina che guarda la costiera amalfitana.

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Roscigno vecchia, città museo

Una larga piazza con la chiesa settecentesca, con la fontana, con gli abbeveratoi e i lavatoi pubblici al centro, e, come un grande anfiteatro, la cortina delle case con le botteghe, le stalle, le cantine, e le strette vie interne, le cappelle, il cimitero e le mulattiere che conducono ai campi: così, oggi come ieri, appare Roscigno Vecchia abbandonata dagli abitanti perchè minacciati dalla frana, trasferiti durante questo secolo nel paese nuovo, più a monte in terra sicura.

Villa dei Pampiri, Ercolano
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Villa dei Papiri a Ercolano

Quando, nel 1996, venne alla luce Villa dei Papiri, la Soprintendenza Archeologica di Ercolano e Pompei fece di tutto per mantenere in gran segreto il ritrovamento. Ma la notizia era troppo importante e, naturalmente, trapelò e fece subito il giro del mondo.

Antiquarium di Avella
Avella

Antiquarium di Avella

L’Antiquarium è stato inaugurato nel 1996 e si compone di quattro sale espositive, organizzate secondo un criterio cronologico e tematico. Nella prima sala sono esposti i reperti più significativi provenienti dai siti pre e protostorici

Piscina mirabilis
Bacoli

Piscina mirabilis, Bacoli

La struttura cosi denominata dall’antiquaria sei-settecentesca, disegnata anche da Giuliano Sangallo per il suo interesse architettonico, è il punto di arrivo dell’acquedotto del Serino, costruito in età augustea per approvvigionare d’acqua la base militare e

Antiquarium di Ariano Irpino
Ariano Irpino

Antiquarium di Ariano Irpino

L’Antiquarium ospita una selezione di materiali provenienti da alcuni siti archeologici dell’Arianese, zona dell’Irpinia posta all’incrocio di vie naturali di transito dalla pianura campana alla costa adriatica. L’esposizione comprende una selezione dei materiali rinvenuti nell’insediamento

Museo irpino
Avellino

Museo irpino, Avellino

Nel corso degli anni, a seguito di ulteriori acquisizioni di materiali, derivanti da scavi condotti in varie aree del territorio irpino, la struttura si è arricchita significativamente, divenendo l’emblema della rilevanza storico-archeologica che l’Irpinia riveste

Cento Camerelle
Bacoli

Cento Camerelle, Bacoli

Il monumento consiste in una serie cisterne, composte da due parti sovrapposte, del tutto indipendenti, orientate diversamente e risalenti ad epoche diverse. Esse erano in realtà pertinenti ad una villa, i cui ruderi si osservano

Museo del tesoro di San Gennaro
Campania

Museo del tesoro di San Gennaro, Napoli

Il Museo è un Polo Museale di altissimo valore storico artistico, culturale e spirituale, dedicato alle straordinarie opere appartenenti al Tesoro di San Gennaro, sinora mai esposte, ed alla bellissima Sacrestia con gli affreschi, tra gli altri, di Luca Giordano ed i dipinti del Domenichino e di Massimo Stanzione.

Castel Sant'Elmo e Museo del Novecento a Napoli
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Castel Sant’Elmo a Napoli

Le prime notizie relative a Castel Sant’Elmo lo indicano, intorno al 1275, come una residenza fortificata angioina, denominata Belforte; fu successivamente Roberto d’Angiò nel 1329 a volere l’ampliamento del palatium e l’incarico fu affidato a Tino di Camaino, allora impegnato nella costruzione della vicina Certosa di San Martino.