Cosa vedere a Napoli tra arte, architettura e scaramanzia

Napoli è indubbiamente una delle città più belle d’Italia, nella quale a dominare sono cultura, tradizioni, arte, panorami mozzafiato. Visitare questa città si rivelerà un’esperienza indimenticabile per chiunque si trovi ad esplorarla per la prima volta. Ecco una guida per aiutarvi nello scegliere cosa vedere a Napoli.

Panorama di Napoli
Panorama di Napoli

Vedi Napoli e poi muori”. Questo è senza dubbio un proverbio che aiuta a ben comprendere quanto possa essere affascinante questa città. Dai panorami mozzafiato alla cultura, sono tantissime a Napoli le cose da vedere. Abbiamo pensato di creare un breve elenco che possa suggerirvi quali luoghi non potete proprio perdere durante la vostra vacanza: cosa vedere a Napoli e cosa visitare.

Cosa visitare a Napoli: luoghi di interesse e monumenti

Napoli è una città da visitare in più giorni. Tra le tante attrazioni che questa città offre, vogliamo consigliarvi alcuni luoghi chiave di Napoli: cosa visitare durante la vostra vacanza.

Piazza del Plebiscito

Piazza del Plebiscito, nel quartiere Santa Lucia,  è il cuore e simbolo della città. All’interno dei 25.000 mq che la delimitano potrete trovare alcune delle opere più importanti di Napoli, come il Palazzo Reale e la Chiesa di San Francesco di Paola. Nella piazza si riflettono palazzi del settecento e ottocento. E’ da qui che si può ammirare il Vesuvio, posto di fronte alla parte posteriore del Palazzo reale.  La piazza va inserita al primo posto nell’elenco “Napoli: cosa vedere”.

Napoli, Piazza del Plebiscito
Napoli, Piazza del Plebiscito

Palazzo Reale di Napoli

Il Palazzo Reale di Napoli fu realizzato nel XVII secolo per opera dei viceré spagnoli. Fu successivamente ampliato dai Borboni durante il settecento. Gli appartamenti reali sono visitabili dalle ore 9,00 alle 19,00, pervio pagamento di un ticket. Il cortile interno e i giardini sono ad accesso gratuito. Poco distante dal Palazzo Reale si trova il Teatro San Carlo, notissimo teatro dell’opera, visitabile ogni giorno dalle ore 9,00 alle 17,30, tranne durante gli spettacoli.

Palazzo Reale di Napoli ©Foto Massimo Vicinanza/FullTravel
Palazzo Reale di Napoli ©Foto Massimo Vicinanza/FullTravel

3 Maschio Angioino

Il Maschio Angioino è l’icona della Napoli storica, collocato sul lungomare in una posizione particolare. È una delle principali attrazioni di Napoli. Al suo interno troverete il Museo Civico di Napoli.

Maschio Angioino, Napoli ©Foto Massimo Vicinanza
Maschio Angioino, Napoli ©Foto Massimo Vicinanza

4 Spaccanapoli

Spaccanapoli è l’anima della città partenopea. Il significato del suo nome è letterale: il quartiere viene infatti spaccato in due da una strada. Questa spaccatura è ben visibile dall’alto. Qui si incrociano via Benedetto Croce, San Biagio dei Librai e Vicaria Vecchia (deumanus inferior mentre il decumanus major era Via dei Tribubnali) . Spaccanapoli inizia da Piazza del Gesù dove si trova la Chiesa del Gesù Nuovo della fine del cinquecento. Poco distante, nelle viuzze, si trova il Chiostro di Santa Chiara, risalente al XIV secolo. In questo quartiere troverete la vera anima di Napoli ed è qui che dovete recarvi per vivere la vita notturna di Napoli.

Spaccanapoli - Foto di Enzo Abramo
Spaccanapoli – Foto di Enzo Abramo

San Gregorio Armeno

Via San Gregorio Armeno è una delle vie più famose di Napoli, soprattutto relativamente al periodo natalizio. Perpendicolare a spaccanapoli, qui si trovano tante botteghe artigianali che producono gli esemplari del presepe napoletano. È, infatti, nota come “Via dei Presepi”. Ma non disperate; è possibile osservare gli artigiani che lavorano alle statuine durante tutto l’anno. Da inserire nell’elenco “Cosa fare a Napoli”.

San Gregorio Armeno, Napoli
San Gregorio Armeno, Napoli

6 Quartieri Spagnoli e Via Toledo

Via Toledo è la via, piena di negozi, che collega Piazza del Plebiscito a Piazza Dante. Perpendicolare alla via si snodano i Quartieri Spagnoli, area degradata della città che, tuttavia, conserva il suo fascino. Ed a proposito di zone pittoresche di Napoli, più giù di Piazza Dante, provenienti da Piazza Plebiscito, si trova Pignasecca, dove si svolgono mercatini tipici della città. Anche qu è bene prestare attenzione. La stazione della metro più vicina a Pignasecca è Montesanto ma si può scegliere di scendere anche alla fermata della metropolitana di Via Toledo, considerata una delle più belle di tutta l’Europa. Assolutamente da non perdere.

Quartieri Spagnoli Napoli - Foto Grande Napoli
Quartieri Spagnoli Napoli – Foto Grande Napoli

7 Posillipo e Via Chiaia

Il quartiere di Posillipo è posto in alto rispetto a Piazza Plebiscito. La collina di Posillipo regala un colpo d’occhio della città assolutamente da non perdere. In basso si trova il porticciolo di Mergellina. Via Chiaia è un’altra via da frequentare se andate a Napoli. Si snoda da Piazza Plebiscito verso Piazza dei Martiri ed è un luogo ideale per lo shopping e per una passeggiata. In fondo a Via Chiaia si trova uno dei teatri storici della città (Teatro San Carlo e Bellini i più noti), il Teatro Sannazaro.

Posillipo, Napoli - Foto di Rosario Zappalà
Posillipo, Napoli – Foto di Rosario Zappalà

Napoli sotterranea

Napoli Sotterranea è una visita nei tunnel e nelle cisterne della Napoli sotterranea è sicuramente da inserire nella lista “Napoli: cosa fare”. Se non soffrite di claustrofobia è il luogo ideale per scoprire i tesori nascosti della città partenopea.

Napoli sotterranea, passaggi tra un cunicolo e l'altro ©Foto Massimo Vicinanza
Napoli sotterranea, passaggi tra un cunicolo e l’altro ©Foto Massimo Vicinanza

9 Palazzo della Borsa di Napoli

Il palazzo della Borsa (1895, progetto di Alfonso Guerra e Luigi Ferrara),  oggi sede della Camera di Commercio di Napoli, preceduto dalla scalinata con ai lati i leoni di bronzo di Luigi De Luca, nasce dai lavori del Risanamento, nella nuova piazza Giovanni Bovio (1841-1903, filosofo e politico che abita a lungo in queste mura) realizzata nell’area delle piazzette del Mercato di Porto. Qui, nel 1898, viene trasferita la fontana del Nettuno, riportata nella collocazione seicentesca in via Medina in conseguenza dei lavori della linea 1 della metropolitana.

Palazzo della Borsa, Napoli
Palazzo della Borsa, Napoli

10 Teatro San Carlo

Il Teatro di San Carlo, accanto alle riprese del grande repertorio melodrammatico e alla riproposta di capolavori dell’Ottocento, ha anche svolto negli ultimi anni un’intensa attività tesa al recupero dell’opera buffa settecentesca di scuola napoletana. Il disegno di Medrano del Teatro San Carlo di Napoli prevedeva una sala lunga 28,6 metri e larga 22,5 metri, con 184 palchi, compresi quelli di proscenio, disposti in sei ordini, più un palco reale capace di ospitare dieci persone, per un totale di 1379 posti. Otto mesi dopo l’inizio dei lavori, il 4 novembre del 1737, il teatro è già ultimato.

Teatro di San Carlo, Napoli
Teatro di San Carlo, Napoli

11 Reggia di Capodimonte

La Reggia di Capodimonte, con il grande parco, ospita la collezione d’arte dei Farnese e dei Borboni. La Reggia è aperta tutti i giorni, ad eccezione del mercoledì, dalle ore 8,30 alle 19,30. Ingresso a pagamento.

Reggia di Capodimonte a Napoli, notturno ©Foto Massimo Vicinanza
Reggia di Capodimonte a Napoli, notturno ©Foto Massimo Vicinanza

Chiese di Napoli

12 Duomo di Napoli

Il Duomo di Napoli è molto importante per i napoletani; è in questo luogo che ogni anno si celebra il famoso “miracolo di San Gennaro”. Il Duomo risale al XIII secolo ed è visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 12,30; dalle ore 16,30 alle ore 19,30. La domenica il Duomo è visitabile dalle ore 8,00 alle 13,30 e dalle ore 17,00 alle ore 19,30. Merita sicuramente di essere inserito nella lista “Napoli: cosa visitare”.

Duomo di Napoli, la facciata - Foto di Fabio Carbone
Duomo di Napoli, la facciata – Foto di Fabio Carbone

13 Monastero di Santa Chiara

Il Complesso Monumentale di Santa Chiara, comprendente Chiesa, Monastero e Convento, fu innalzato dal 1310 al 1328 per volere del monarca Roberto D’Angiò e di sua moglie Sancia di Maiorca. I sovrani, entrambi devoti a San Francesco di Assisi e a Santa Chiara, vollero costruire una cittadella francescana che accogliesse nel monastero le Clarisse e nel convento adiacente i Frati Minori. La Chiesa, nucleo centrale dell’intero complesso, sorse con il titolo di Ostia Santa o Sacro Corpo di Cristo, dedicazione suggerita dal Miracolo Eucaristico di Bolsena, avvenuto nel 1264; la suddetta denominazione mutò da subito in Santa Chiara, probabilmente per lo straordinario numero di Clarisse presenti nel monastero.

Monastero Santa Chiara, Napoli - Foto di Vincenzo Raucci
Monastero Santa Chiara, Napoli – Foto di Vincenzo Raucci

14 Pio Monte della Misericordia

Il Pio Monte della Misericordia è una Istituzione di beneficenza, ancora attiva, fondata nel 1602 da sette nobiluomini napoletani. La sede del Pio Monte della Misericordia ospita anche un Archivio/Biblioteca particolarmente prezioso per la quantità e la rarità dei documenti e i volumi in esso conservato. Di notevole importanza è il dipinto eseguito da CaravaggioLe Sette Opere della Misericordia” (1607), collocato in chiesa sull’altare maggiore.

Pio Monte della Misericordia, Napoli - Foto Vesuvio Live
Pio Monte della Misericordia, Napoli – Foto Vesuvio Live

15 Certosa di San Martino

La Certosa di San Martino con annesso museo, si trova in una parte dominante della città, sulla collina del Vomero (quartiere signorile di Napoli). Il monastero certosino risale al XIV secolo e si offre come attrattiva della città partenopea. Il museo ospita una mostra di presepi e una importante raccolta di dipinti. Dal terrazzo si gode di una magnifica vista sul golfo di Napoli. Il museo è aperto tutti i giorni, eccezione il mercoledì, dalle ore 8,30 alle ore 19,30. Ingresso a pagamento.

Da non perdere: Napoli, i migliori itinerari

Chiostro Certosa San Martino, Napoli ©Foto Massimo Vicinanza/FullTravelChiostro Certosa San Martino, Napoli ©Foto Massimo Vicinanza/FullTravel

Musei di Napoli

16 Museo Archeologico di Napoli

Il Museo Archeologico è uno dei più importanti musei archeologici in Europa. Il MANN ospita, oltre a importanti opere e reperti antichi, le Collezioni Pompeiane derivanti dagli scavi di Pompei.

Museo Archeologico Nazionale di Napoli, interno
Museo Archeologico Nazionale di Napoli, interno

17 Cappella di San Severo e Cristo Velato

Visitare la Cappella di San Severo è certamente un’esperienza emozionante. All’interno di questo edificio è infatti possibile osservare una delle opere d’arte più belle di Napoli: il Cristo Velato di Giuseppe Sammartino, del 1573. La Cappella di San Severo si trova in Via De Sanctis al civico 19 ed è aperta tutti i giorni, ad eccezione del martedì, dalle ore 10,00 alle 17,40. La domenica chiude alle 13,10. L’ingresso è a pagamento.

Cappella San Severo e Cristo Velato, Napoli - Foto Hotel Europeo
Cappella San Severo e Cristo Velato, Napoli – Foto Hotel Europeo

18 Museo del Novecento di Napoli

Il Museo del Novecento di Napoli è stato realizzato negli spazi del Carcere Alto di Castel Sant’Elmo. Sono esposte circa 170 opere realizzate da 90 artisti napoletani, con l’aggiunta anche di alcune presenze di artisti non napoletani, che con ruoli diversi furono attivi in città. Dalle varie testimonianze su quanto si produsse tra le due guerre alle esperienze succedutesi nel secondo dopoguerra (1948-1958), dal Gruppo ‘Sud’ al cosiddetto Neorealismo, dal gruppo del M.A.C. all’Informale o al Gruppo ’58 fino ai tempi nostri.

Museo del Novecento di Napoli
Museo del Novecento di Napoli

19 Complesso museale Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco

Il Complesso museale Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco – che comprende la Chiesa, il Museo dell’Opera e l’Ipogeo – rappresenta una straordinaria occasione per conoscere l’antico culto delle anime del Purgatorio. Nel 1605 un gruppo di nobili diede vita ad un’Opera Pia, una Congregazione laica, che aveva tra gli scopi principali la ‘cura’ delle anime del Purgatorio: sorse così, su progetto di Giovan Cola di Franco, l’elegante chiesa, concepita, sin dall’origine, su due livelli, la chiesa superiore, vero capolavoro dell’arte barocca napoletana, e la chiesa inferiore o ipogeo, ancora oggi, sede del culto delle anime pezzentelle. Di grande pregio il corredo iconografico della chiesa: sull’altare maggiore il capolavoro di Massimo Stanzione, La Madonna delle anime purganti, sormontata dal dipinto di Giacomo Farelli Sant’Anna offre la vergine bambina al Padre eterno, e nelle cappelle laterali il Transito di san Giuseppe di Andrea Vaccaro, e la Morte o Estasi di sant’Alessio, capolavoro giovanile di Luca Giordano Il Complesso ospita anche un piccolo ma prezioso Museo dell’Opera, che custodisce una raccolta di dipinti e di manufatti realizzati tra il XVII ed il XIX secolo, l’Archivio storico ed un ambulatorio medico dedicato ai bisognosi.

20 Complesso museale dell’augustissima Arciconfraternita dei Pellegrini

Il Complesso museale dell’augustissima Arciconfraternita dei Pellegrini comprende una chiesa cinquecentesca, una chiesa del Settecento (Medrano e Carlo Vanvitelli) magnifica per la singolare pianta a due ottagoni collegati da rettangoli; la Terrasanta (opera dell’architetto Giovanni Antonio Medrano); gli ambienti destinati alla vita dell’Arciconfraternita (Salone del Mandato, Sale della Vestizione). Dappertutto pregevolissime opere d’arte pittoriche (dal XV al XIX secolo) (Bernardino Campi, Andrea Vaccaro, Francesco Fracanzano, Onofrio Palumbo e Didier Barra, Giacomo Farelli, Francesco De Mura, Giuseppe Bonito, Giacinto Diano), scultoree (in bronzo l’espressiva statua del fondatore Fabrizio Pignatelli inginocchiato, di Michelangelo Naccherino; in marmo una Madonna col Bambino di Francesco Laurana; in stucco lo scenografico gruppo della Trinità di Angelo Viva), lignee (statue policrome della Passione di ignoti autori napoletani del XV secolo; coro in radica di noce e cupola con motivi in oro zecchino disegnati dall’architetto Astarita), preziosi arredi e oggetti liturgici. Importantissimo archivio storico ricco di oltre 1245 volumi e registri e preziosissime pergamene in numero di 328. I confratelli indossano un saio di colore rosso (dal Cinquecento a tutt’oggi) simbolo della carità che ricorda il sangue di Cristo versato per la redenzione dell’umanità.

21 Altri musei di Napoli

22 Come muoversi a Napoli

Se vi state chiedendo “Come muoversi a Napoli?”, vi consigliamo di farlo in metropolitana; aggiungiamo poi che è interessante effettuare un vero e proprio tour delle stazioni metro di Napoli, un esempio di arte contemporanea davvero interessante. La fermata della metropolitana di Via Toledo è una delle più belle in Europa, merita una visita. In alternativa potete prendere i bus urbani e, in ultima analisi, un taxi.

Metropolitana di Napoli, fermata Toledo - ©Foto Anna Bruno
Metropolitana di Napoli, fermata Toledo – ©Foto Anna Bruno

Informazioni in pillole su Napoli: dove mangiare, come arrivare, dove dormire

23 Come arrivare a Napoli

Il modo migliore per raggiungere Napoli è utilizzando il treno oppure arrivando in aereo. L’aeroporto di Napoli, Capodichino Napoli Airport, dista circa 7 km dal centro, che potrete raggiungere in pochi minuti in taxi o in autobus verso la Stazione Centrale dei Treni. L’aeroporto internazionale di Napoli effettua collegamenti verso rotte di diverse località del mondo e la stazione dei treni, con adiacente quella degli autobus, è molto efficiente e ben servita.

Aeroporto di Napoli Capodichino
Aeroporto di Napoli Capodichino

24 Cosa mangiare a Napoli

Napoli è famosa per la sua cucina favolosa. Non faticherete, quindi, a trovare un luogo ideale per assaggiare piatti della cucina partenopea. Nella lista “Napoli: cosa mangiare”, ricordate di inserire: la pizza (nasce a Napoli e non potete non mangiarla) della Pizzeria Brandi (scalinate di Via Chiaia, qui è nata la pizza margherita) oppure quella di MicheleSorbillo in Via dei Tribunali, mozzarella di bufala, fagioli e cozze e come dolce babà e sfogliatelle. Nota la pasticceria di Scaturchio in Piazza San Domenico ma molte altre servono prodotti di qualità.

Pizza napoletana di Sorbillo - Foto Anna Bruno
Pizza napoletana di Sorbillo – Foto Anna Bruno

25 Dove dormire a Napoli

Per la ricerca del vostro hotel a Napoli vi consigliamo le zone adiacenti al Maschio Angioino, oppure la zona di Mergellina per poter godere del panorama meraviglioso che Napoli sa offrire. Anche il centro storico offre soggiorni interessanti, soprattutto alternativi come B&B e case vacanza.

ibis Styles Napoli Garibaldi
ibis Styles Napoli Garibaldi

26 Scaramanzia

A conclusione di questa guida completa di Napoli non potevamo soffermarci sulla “buona e cattiva sorte“. La scaramanzia è insita nella tradizione partenopea e numeri (17), cose e fatti hanno spesso bisogno di riti scaramantici che si tramandano nella notte dei tempi in questa città dai mille colori, come dice in “Napul’è‘ il figlio di Napoli, Pino Daniele. Parafrasando un altro grande personaggio di Napoli, Peppino De Filippo, “Non è vero… ma ci credo”.

Cornetti portafortuna, Napoli - Foto di Mirko Bozzato
Cornetti portafortuna, Napoli – Foto di Mirko Bozzato

27 Funiculì funiculà

Fu scritta proprio a Napoli la celebre canzone “Funiculì funiculà” quando era in funzione la mitica Vesuviana, che portava al cratere del vulcano. Dismesso quello storico impianto, nel capoluogo partenopeo funzionano oggi quattro funicolari, che collegano il centro ai quartieri alti delle colline.

Comode, veloci, con complessivi 16 stazioni e più di 3 km di rotaie, le loro piccole carrozze colorate sono tra i mezzi preferiti da napoletani e turisti. Le funicolari Centrale, di Chiaia e di Montesanto collegano il centro al panoramico quartiere Vomero; quella di Mergellina è invece il tramite tra la collina di Posillipo e il mare. La Centrale è stata spiritosamente ribattezzata la “funicolare dello shopping”, perché mette in comunicazione le zone commerciali più floride ed eleganti: via Roma e dintorni (Galleria Umberto e via Chiaia) con via Scarlatti e via Giordano. Zone ricche anche da un punto di vista storico, monumentale e culturale.

La funicolare di Chiaia risale al 1889 ed è una delle più antiche d’Italia, collega i quartieri adiacenti alla Riviera di Chiaia al verdissimo Vomero, servendosi di due moderne linee dalla portata massima di 300 persone.

La linea di Montesanto, in funzione dal 1891 e profondamente rinnovata negli ultimi tempi, conduce sempre alle fresche alture del Vomero partendo però dal cuore popolano di Napoli, il quartiere della Pignasecca. Mentre la Mergellina fa su e giù tra il porticciolo turistico e l’elegante Posillipo.

Funicolare di Mergellina, Napoli
Funicolare di Mergellina, Napoli

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Informazioni su Anna Bruno 113 Articoli
Giornalista professionista, già cronista de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, è specializzata in viaggi, food, musica e tecnologie. Cofondatrice dell’agenzia di comunicazione e Digital PR FullPress Agency, è direttrice responsabile di FullTravel.it, magazine di viaggi e di “VerdeGusto”, oltre ad altri due magazine. E’ autrice di “Digital Travel” e “Digital Food” , rispettivamente quarto e quinto libro, per Flaccovio Editore. Digital Travel & Food Specialist, è consulente e docente in corsi di formazione ed è delegata del SUD e Isole dell’Italian Travel Press(ITP).