Quando si arriva per la prima volta a Mantova, si ha subito la sensazione di aver fatto un piccola scoperta. Capitare per caso a Mantova, è come aprire uno scrigno senza sapere che cosa contiene, per poi trovare un tesoro. Ma cosa vedere a Mantova?
Mantova da vedere
Mantova, la bella tra le acque, è da molti definita a “misura d’uomo” sia per i suoi abitanti non proprio numerosi (poco meno di 50.000) e sia per la ricca offerta di iniziative che si susseguono durante l’anno, ha conosciuto i fasti grazie ai Gonzaga, che la seppero sapientemente far conoscere fuori dalla pianura che accoglie il fiume Po e che ha avuto il suo momento di gloria, sebbene soltanto in forma “letteraria” grazie al suo cantore, Virgilio, nella cui provincia ebbe i suoi natali.
Mantova Turistica
Il poeta citò più volte l’amata Mantova nelle Georgiche, sottolineando come “il Mincio scorre con lenti meandri e riveste di tenere conne le rive”. A Mantova, ogni anno all’inizio di settembre e per circa una settimana, si tiene il Festival della Letteratura che richiama tantissimi appassionati da ogni parte del mondo. La particolare posizione di Mantova la rende città spettacolare, unica.
Visitare Mantova
Mantova sorge su due isolette create da detriti depositati nel tempo dal fiume Mincio, il quale tuttora circonda la città da tre lati. Per via del grande letto del fiume in prossimità della città, il Mincio prende il nome di Lago Superiore, di Mezzo e Inferiore. Un quarto lato di acque che bagnava Mantova, detto Lago del Paiolo, fu interrato alla fine del XVIII secolo.
La nascita della città risale al 2000 A.C. in mezzo agli stagni che qui formava il Mincio. Intorno al sesto secolo A.C. si sviluppò la città etrusca. Mantova deriva dalla divinità infernale etrusca Mantus a cui il fondatore Ocno l’avrebbe dedicata mentre i Romani pensavano fosse Manto, figlia dell’ omerico Tiresia. Fu sul finire del 1200 che Alberto Pitentino sistemò il corso del Mincio dando vita ai quattro laghi che fino alla fine del settecento hanno reso Mantova un’isola impenetrabile. Durante il dominio dei Gonzaga la città vide il suo massimo splendore. Le testimonianze di quei fasti rappresentano tuttora un fiore all’occhiello della città.
Mantova cosa vedere
Le cose da vedere a Mantova sono davvero tante. Se siete tra quelli che si chiedono cosa vedere a Mantova in un giorno, sappiate che la visita a Mantova potrebbe essere davvero contenuta. La città è un vero scrigno. Vediamo, allora, quali sono a Mantova i luoghi di interesse, cosa fare a Mantova, cosa mangiare e dove dormire.
1 Palazzo Ducale Mantova
Il Palazzo Ducale di Mantova si affaccia su una delle piazze più belle della città: Piazza Sordello. Si tratta di un complesso rinascimentale che all’interno presenta sculture e opere di varie epoche. Tra questi il busto di Francesco Gonzaga che molti attribuiscono al Mantegna. All’interno del Palazzo Ducale si trovano opere del Tintoretto, di Giulio Romano, Vincenzo Foppa, Rubens, Morone. Diverse le sale da non perdere. Tra queste:
- la Sala delle Sinopie,
- la Sala del Pisanello,
- l’Appartamento degli Arazzi,
- l’Appartamento Ducale,
- l’Appartamento dei Nani,
- l’Appartamento delle Metamorfosi,
- il Salone del Manto,
- l’Appartamento Estivale,
- la Galleria del Mesi.
All’interno di una delle due torri del Palazzo si trova la Camera degli Sposi, nota anche per via degli affreschi del Mantegna che la tappezzano.
2 Duomo di Mantova
Ubicato in Piazza Sordello, il Duomo di Mantova è di origine medioevale sebbene la facciata, di Nicolò Baschiera, è in stile barocco romano. Il campanile è l’unica costruzione in stile romanica resistita al rifacimento del Duomo nel cinquecento. L’interno del Duomo è in cinque navate, adornate e sorrette da colonne di stile corinzio. La sagrestia è arricchita da affreschi di scuola del Mantegna.
Mantova Turismo
3 Palazzo Te Mantova
Il Palazzo Te è definito uno degli esempi maggiori dell’architettura del cinquecento. Il nome del palazzo deriva da “teieto” ovvero “luogo di capanne”. Il Palazzo Te presenta interessanti affreschi e diverse Sale, tutte bene affrescate.
4 Palazzo della Ragione
Il Palazzo della Ragione di Mantova è un edificio del XIII secolo con un porticolo del quattrocento. Accanto al Palazzo della Ragione ben in evidenza c’è la Torre dell’Orologio, della seconda metà del XV secolo, con l’orologio astrologico dio Bartolomeo Manfredi.
Mantova luoghi di interesse
5 Palazzo Podestà
Il Palazzo del Podestà di Mantova ospitava il municipio. Realizzato nel XIII secolo fu rinnovato nel XV secolo. Presenta una torre angolare che dà sulla Piazza Broletto. Il Palazzo del Podestà presenta anche una statua di Virgilio, del XII secolo.
Cosa visitare a Mantova
6 Teatro Scientifico del Bibiena
Il Teatro Scientifico di Mantova, detto Teatro Scientifico del Bibiena dal nome del suo progettista, è considerato uno degli esempi di architettura teatrale barocca. Fu costruito tra il 1771 e il 1775 da Antonio Galli Bibiena ed è attualmente funzionante.
7 Piazza Sordello Mantova
Piazza Sordello è senza dubbio la piazza più nota di Mantova. Su Piazza Sordello, infatti, si affacciano sia il Palazzo Ducale e sia parte del Duomo, oltre a Palazzo Guerrieri e Palazzo Castiglioni.
Visitare Mantova
8 Piazza delle Erbe Mantova
Piazza delle Erbe di Mantova è un’altro spazio molto noto della città. La sua origine è del tardo medioevo. Sulla piazza si affaccia la Chiesa di Sant’Andrea , la Casa del Mercante Boniforte da Concorezzo, il Palazzo del Podestà, il Palazzo della Ragione, la Rotonda di San Lorenzo e la Torre dell’Orologio.
9 Chiesa di Sant’Andrea
La Chiesa di Sant’Andrea a Mantova, che prende il nome anche di Basilica di Sant’Andrea, è un esempio di architettura religiosa del rinascimento. La sua costruzione ha avuto inizio nel 1472 ma portata a termine solo oltre due secoli dopo, tra il 1697 e il 1699. Progettata da Leon Battista Alberti, la Chiesa di Sant’Andrea ha visto diverse aggiunte. A partire dalla cupola che fu aggiunta nel settecento, mentre il campanile apparteneva ad un monastero benedettino. All’interno si trova la tomba di Andrea Mantegna e affreschi del Correggio e della scuola di Mantegna. A sinistra, in una cappella, si trova il Mausoleo Strozzi della prima metà del XVI secolo.
10 Chiesa di San Sebastiano
La Chiesa di San Sebastiano, detta anche il Tempio di San Sebastiano (da non confondere con il Palazzo San Sebastiano), fu realizzata su progetto di Leon Battista Alberti nel 1460. Ha subito un pesante restauro, nella sua facciata, nel 1925. All’interno si trovano le spoglie di tre degli undici Martiri di Belfiore.
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11 Palazzo d’Arco
Il Museo di Palazzo d’Arco a Mantova si trova nella storica residenza mantovana dei conti d’Arco, rimasta così come la lasciò nel 1973 la contessa Giovanna d’Arco marchesa Guidi di Bagno, ultima erede della famiglia nobile di origine trentina, la quale volle destinare la propria dimora a museo, consentendo così ai visitatori di ammirare un patrimonio culturale di straordinaria ricchezza. Il Palazzo d’Arco è un rilevante esempio di architettura neoclassica (1782-1792). Gli arredi originali del Palazzo d’Arco sono rappresentati da mobili, lampadari, ceramiche, armi, strumenti musicali. Il Palazzo d’Arco ha una prestigiosa pinacoteca, con dipinti di Niccolò da Verona, Luini, Magnasco, Pourbus, Van Dyck e un grandioso ciclo di Giuseppe Bazzani. Il Palazzo d’Arco ha un ricca biblioteca di volumi antichi. La cucina del Palazzo d’Arco contiene una curiosa serie di stampi in rame. Infine, il Salone dello Zodiaco, interamente affrescato da Giovanni Maria Falconetto. Da non perdere l’esedra e l’ameno giardino.
12 Museo archeologico nazionale
Altri luoghi di interesse di Mantova sono il museo archeologico nazionale che, dalla metà del ‘500 alla fine del ‘800, ospitava la sede del Teatro di Corte dei Gonzaga e poi dell’impero asburgico e la Galleria Arte e Arti della Camera di Commercio.
Mantova: vedi anche
13 Accademia nazionale virgiliana di scienze lettere ed arti
L’Accademia nazionale virgiliana di scienze lettere ed arti è prestigiosa e attiva istituzione culturale, una delle sette accademie nazionali italiane. Di origine cinquecentesca, fu dotata di ricca biblioteca tuttora aperta al pubblico; ha sede nel palazzo accademico progettato dal Piermarini ed edificato da Paolo Pozzo e comprende il celebre Teatro Scientifico realizzato da Antonio Galli Bibiena, e già Aula Magna dell`istituzione. Conserva fra l’altro un’importante raccolta di ferri chirurgici del Settecento.
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14 Galleria Museo Valenti Gonzaga
Nella parte più rappresentativa del piano nobile di Palazzo Valenti Gonzaga ha sede la Galleria Museo Valenti Gonzaga. I locali sono costituiti da oltre 500 mq; sono strutturati come “open space” e si compongono della “Galleria” d’ingresso, della camera del “Figliuol Prodigo”, della “Cappella”, della “Stanza del trionfo del Tempo sulla Fama” e della “Stanza degli Stemmi”. Tutti gli ambienti sono costellati ed impreziositi da affreschi attribuiti al pittore fiammingo di Anversa Frans Geffels (1625-1694) e da 18 statue, che si ritengono essere opera dello scultore – stuccatore comasco Giovan Battista Barberini (1625-1691). La facciata del Palazzo è opera dell’architetto Nicolò Sebregondi (1595-1652) (lo stesso autore della Villa Favorita, fatta costruire dal Duca di Mantova Ferdinando Gonzaga, figlio secondogenito di Vincenzo I ed Eleonora de`Medici). La Galleria Museo Valenti Gonzaga si estende e comprende inoltre, un piccolo giardino pensile ed i quattrocenteschi, ampi locali rustici (ghiacciaia, farineria e refettorio).
15 Museo storico del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco
Il Museo storico del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco ha sede in alcuni edifici della reggia gonzaghesca, ed è l’unico museo del genere in Italia. Esso raccoglie da tutto il Paese testimonianze che consentono di delineare l’evoluzione tecnica dei mezzi operativi in dotazione al Corpo, dal XVIII al XX secolo. Si va da una settecentesca pompa a mano a una bicicletta con manichetta, da un elicottero alle più moderne autopompe, senza trascurare le uniformi, documenti d’archivio e fotografie.
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16 Museo numismatico
La collezione numismatica della Banca Agricola Mantovana costituisce, unitamente a quella formata dal Re d’Italia Vittorio Emanuele III ed esposta a Palazzo Massimo in Roma, la più completa raccolta di antiche monete e medaglie di Mantova e dei Gonzaga. La collezione iniziò a formarsi nel 1986 con l’acquisizione della raccolta del notaio Casero di Milano, nella quale confluirono molti esemplari di proprietà di Giulio Superti Furga di Canneto S/Oglio (Mantova), rinomato studioso di numismatica.
Seguì nel 1993, l’acquisizione della prestigiosa collezione del Conte Alessandro Magnaguti (1887-1966), un erudito e facoltoso nobile mantovano che in quasi mezzo secolo costituì una importante raccolta di monete e medaglie dei Gonzaga, vincolata dal Ministero dei Beni Culturali perchè giudicata “”di eccezionale interesse artistico e storico”” e rappresentata nei volumi VII, VIII e IX di Ex Nummis Historia. Altri esemplari acquisiti sul mercato antiquariale completano quella che è considerata oggi, con i suoi 2160 pezzi esposti, il più vasto museo visibile al mondo di monete e medaglie di Mantova e dei Gonzaga.
Lo splendido stato di conservazione e la straordinaria rarità di molti esemplari, spesso unici ed inediti, costituiscono un patrimonio inestimabile. Visite su prenotazione per gruppi di almeno 10 persone il lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e domenica pomeriggio e per l’organizzazione di percorsi didattici.
17 Cosa mangiare a Mantova
A Mantova si trova una ricca varietà di piatti fra i quali la gras pistà, ovvero una crema di lardo, aglio e prezzemolo servita su bruschette di pane o polenta abbrustolita, spesso consumati come antipasto. Pertanto non è difficile trovare un buon posto dove mangiare a Mantova.. Fra i primi piatti i tortelli ripieni di zucca rappresentano il fiore all’occhiello, in alternativa agli agnolini ripieni di carne che possono essere preparati in brodo o con panna e salvia. Non mancano il risotto con la salamella o “col puntel” (costina di maiale) e gli stracotti di asino o cavallo serviti con polenta. Sui primi piatti è doveroso una spolverata di Grana. La torta sbrisolona, nata sotto la denominazione dei Gonzaga, chiude i pranzi più tradizionali. In alternativa si può scegliere fra la torta di tagliatelle, la torta greca, l’anello di Monaco (panettone glassato) o il bussolano, dolce ricoperto di granelli di zucchero da intingere nel vino a fine pasto o meglio, nel conosciutissimo e frizzante vino Lambrusco.
18 Dormire Mantova
Nonostante le bellezze artistiche e architettoniche della città, se vi state chiedendo dove dormire a Mantova sappiate che non è una città molto cara in fatto di alloggi temporanei. Se state cercando un posto dove dormire a Mantova, il consiglio è sempre quello di cercare tra le tante offerte online delle varie piattaforme.
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