La dominazione pisana è ancora presente a Cagliari, nonostante il pesante bombardamento che ha distrutto gran parte della città durante l’ultimo conflitto mondiale. Ma non fu solo l’evento bellico a cambiare il volto di Cagliari. Nel XIV secolo sono stati gli Aragonesi ad aver il predominio fino all’arrivo dei Savoia, nel 1720.
Castello
Il quartiere più antico di Cagliari è senza dubbio Castello che dà anche il nome alla stessa città (Cagliari proviene dal sardo Casteddu e dal catalano Càller). L’influenza pisana è ben visibile in quel che fu il quartiere dei nobili, dei signori e borghesi che dall’alto potevano posare lo sguardo verso il mare. Intorno al 1200 furono i pisani a dare l’esatta conformazione alla città che, a partire dal XX secolo, ha avuto una cospicua espansione con l’aggiunta di altri 29 quartieri. Nel quartiere Castello è ancora possibile ammirare opere architettoniche di pregio come la torre di San Pancrazio e la torre dell’Elefante, entrambe di origine pisana. E ancora: il Bastione di Saint Remy, la Cattedrale di Santa Maria la cui facciata è del 1900 ma la chiesa risale al 1200. Nasce come chiesa romanica pisana ma, modificata nel ‘600, diventa barocca. La facciata è un omaggio alla città toscana vista la somiglianza con Santa Maria di Pisa. Nel quartiere si trova anche il Palazzo Reale (detto anche Viceregio) e la cittadella dei Musei (museo archeologico nazionale, museo etnografico regionale e la pinacoteca nazionale). L’intero quartiere è protetto dalle mura e da un terrapieno dove era soliti passeggiare i Savoia, lungo il quale, nei giorni festivi, si esibivano le orchestrine.
Stampace
Il quartiere Stampace è facilmente individuabile poiché è noto per la chiesa di Sant’Efisio i cui festeggiamenti, che durano quasi tutto il mese di maggio, attraggono un gran numero di turisti e curiosi in città. Il momento più importante della festa del Santo che, pur non essendo il patrono di Cagliari (San Saturnino il santo patrono del capoluogo sardo) è veneratissimo nel capoluogo e nell’intera Sardegna perché salvò dalla peste la città, è rappresentato dalle prime quattro giornate di maggio quando, a partire dal primo giorno, Sant’Efisio lascia la città trainato dai buoi per recarsi nella vicina Nora (dove morì martire). Il ritorno in città è fissato per le ultime ore del quarto giorno di maggio, quando Sant’Efisio, ricoperto di abiti cittadini in precedenza dismessi all’uscita dalla città, si ripresenta ai cagliaritani. Il corteo è preceduto da figuranti in costume tipico sardo, da cavalieri e amazzoni (sempre in costume sardo) provenienti da tutta l’isola. Stampace è anche noto per essere il quartiere degli artisti e degli artigiani ed è confinante, ad occidente, con il quartiere dei nobili di Castello. Nel quartiere di Stampace si trova anche la Chiesa di Sant’Anna nota soprattutto per aver subito continuamente lavori di rifacimento e completamento tanto da aver suggerito un modo di dire sardo “Sa fabbrica de Sant’Anna” (la fabbrica di Sant’Anna) per indicare, in modo del tutto ironico, qualcosa di interminabile.
Cagliari: vedi anche
Villanova
Il più pittoresco dei quattro quartieri storici è Villanova, grazie ai colori pastello delle case e delle botteghe artigiane. Villanova è il quartiere ad oriente di Castello, abitato originariamente dai coltivatori di vigne e terreni, detto anche il “quartiere delle panettiere”. Oggi è un quartiere molto apprezzato da turisti e curiosi, per via delle case piccole ma graziose. Il momento clou è senza dubbio la settimana santa, molto sentita a Cagliari e nell’intera Sardegna, i cui riti sono tramandati dalle confraternite presenti nel quartiere.
Marina
Il quartiere Marina si trova ai piedi dello sfarzoso rione Castello. Si tratta di un quartiere che si frappone tra il porto e la parte alta della città ed era noto per essere abitato soprattutto da pescatori e da tutti coloro che prestavano la propria opera intorno al porto. Dal XIV secolo in poi, Marina è stato popolato da commercianti e popolazioni provenienti da altre regioni come la Sicilia e la Liguria. Nel quartiere di Marina si trova uno dei numerosi luoghi di culto cagliaritani, la chiesa di Sant’Eulalia, che dà il nome alla piazza e alla via adiacente. Le vie più trafficate dell’odierna Cagliari interessano in parte il quartiere di Marina, come il Largo Carlo Felice (dove si trova la statua del re che indica in modo sbagliato, secondo i cagliaritani, la via omonima che va da Cagliari a Porto Torres) tra Marina e Stampace, Via Roma che costeggia il porto e la perpendicolare Viale Regina Margherita che si erge verso gli altri quartieri. Nel quartiere Marina sono sorti i primi hotel ed oggi ospita moderne e confortevoli strutture alberghiere.
Per informazione e visite guidate:
Consorzio Turistico Sud Sardegna
info@sardegnasud.it
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