Qui, le cose da vedere sono veramente tante, importanti e soprattutto, very british. A cominciare dal Tower Bridge, splendida sentinella sul Tamigi, che veglia l’accesso a quella che è una città nella città, al fortino delle meraviglie britanniche. Il ponte, costruito in stile neogotico alla fine del XIX secolo, consente di raggiungere velocemente uno dei pezzi forti della City, la Tower of London, complesso tanto antico quanto mirabolante che, nei sotterranei dell’edificio Waterloo, custodisce i gioielli della Corona.
Prima di salire sul nastro trasportatore, che regala per pochi istanti l’emozione di un vis a vis con diademi e gemme blasonati, vale sicuramente la pena guardare il video che li illustra in dettaglio. I gioielli più antichi risalgono al XVI secolo, poiché la riforma di Cromwell impose la vendita di quelli esistenti fino a quel momento. Tra i pezzi più glamour, spiccano la corona di Stato della regina Elisabetta II, sormontata dal rubino del Principe Nero; uno scettro reale del 1661 illuminato dal diamante più grosso del mondo chiamato Stella d’Africa e la corona con il Koh-I-Nor, un diamante indiano da mille e una notte, donato alla regina Vittoria ai tempi delle grandi colonizzazioni.
All’interno della Tower of London sono tanti gli edifici che trasudano storia e curiosità, spesso cruente e insanguinate. Come la White Tower al centro del cortile interno, un poderoso torrione a pianta quadrata, costruito alla fine dell’XI secolo da Guglielmo il Conquistatore dopo la battaglia di Hastings, che rappresenta la parte più antica di tutto il complesso. Nella White Tower venivano rinchiusi e giustiziati gli oppositori della monarchia e anche qualche moglie adultera di re. Magnifica, nella purezza e nella semplicità delle linee romaniche, la Cappella di San Giovanni, la più antica di tutta Londra e sicuramente la parte più bella dell’edificio.
Londra: vedi anche
Se dalla Tower of London, vegliata dagli Yeomen, i guardiani dalla caratteristica divisa, si punta a nord-est, ci si addentra nelle pieghe più antiche della City, assaporando dal di dentro il profilo di cuore economico e finanziario di Londra. Fa un certo effetto pensare che, ai tempi dell’Impero, questa zona rappresentasse addirittura l’ombelico economico del mondo. Qui avevano e hanno tuttora sede la Bank of England, coi sotterranei traboccanti d’oro; la Royal Exchange, la Borsa reale; la Stock Exchange, l’attuale Borsa di Londra, dove pare si scambino più titoli che non a Wall Street.
E il palazzo dei Lloyd’s, il gruppo assicurativo più importante del mondo. A ovest della City e delle Inns of Court (quartiere dei giuristi, dove ogni leguleio che si rispetti gira con tanto di parrucca bianca), ecco la Cattedrale di Saint Paul, St.Paul’s Cathedral, uno dei luoghi sacri della cristianità già a partire dall’XI secolo. Andata più volte distrutta a causa di incendi, nel 1666, St. Paul fu riedificata nelle forme attuali, la cui imponenza è annunciata dallo scalone della facciata occidentale e dal portico scandito da colonne corinzie binate e sormontato da un timpano, che raffigura proprio la conversione di San Paolo.
Pregevoli, all’interno, i fonti battesimali del XVII secolo in marmo giallo; gli stalli lignei del coro, la cassa d’organo, l’altare maggiore a baldacchino e le cancellate in ferro battuto. Nella cripta, ci sono circa 200 tombe, diverse delle quali di inglesi famosi: Horatio Nelson; il pittore Turner; lord Wellington; Lawrence d’Arabia; lo stesso architetto Wren artefice della cattedrale. E anche un memoriale dedicato a Winston Churchill. Chi ha gambe buone non manchi di salire in cima alla cupola. Nelle giornate di bel tempo, poco più di 500 gradini regalano agli occhi un panorama impagabile su tutta la City.
Commenta per primo