Fondo di garanzia turismo, cosa cambia con le nuove tutele

Dal primo luglio 2016 cambiano gli scenari "assicurativi" delle agenzie di viaggio e dei tour operator. Dal primo gennaio è stato abrogato l’articolo 51 del Codice del Turismo, ora tocca agli operatori adeguarsi.
Vacanze
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Dal primo luglio 2016 cambiano gli scenari assicurativi del mondo dei viaggi. A partire dall’inizio dell’anno, infatti, è stato abrogato l’articolo 51 del Codice del Turismo. Tradotto in termini pratici, non c’è più il fondo di garanzia per le imprese che si occupano della realizzazione dei pacchetti viaggio (tour operator e agenzie di viaggio) che interveniva in caso di fallimento.

Una bella “gatta da pelare”, dunque, voluta dalla Comunità Europea la quale ha sempre evidenziato la illegittimità del fondo, gestito dal pubblico (inserito anche in bilancio) con denaro privato. Un’infrazione europea alla quale l’Italia ha messo riparo con l’abrogazione dell’articolo 51 del Codice del Turismo. Ma non basta.

La “patata bollente” ovviamente ora è passata alle imprese private che dal primo luglio dovranno attrezzarsi. In uno scenario come questo alcune organizzazioni del mondo assicurativo o a tutela delle imprese, non si sono fatti trovare impreparati.

Ed ecco i primi “fondi” già pronti all’uso. Tra gli altri, hanno presentato proposte in tal senso: “Astoi“, il consorzio della “Fiavet“, le compagnie assicurative “I4T“, “Borghini e Cossa“.

Per le associazioni di categorie si sono attivate “Fto” e “Assoviaggi” di AssoturismoConfesercenti. “Sarà un fondo europeista, innovativo, personalizzabile” fa sapere in una nota il Presidente  Gianni Rebecchi di Assoviaggi ” Presto annunceremo ufficialmente la costituzione ed il nome del fondo  ma intanto, è importante che le imprese del settore ne conoscano le caratteristiche ed il modo più semplice e veloce per aderirvi. Proprio quando uno dei Paesi ha deciso di sganciarsi dall’Europa, noi annunciamo la creazione di un fondo fortemente in linea con le politiche europee in materia di pacchetti turistici, impostato in modo tale da recepire velocemente le normative comunitarie come il rilascio dei certificati al turista e il pagamento, sia per i TO sia per le ADV a consumo, sull’effettivo venduto, consentendo di osservare una modalità di pagamento fluttuante commisurata alle vendite. Sono altresì previsti accordi tailor made per Network e Franchisor con uno snellimento degli adempimenti a carico delle singole ADV”.

Bisogna capire ora quale impatto avrà sul mercato del turismo questo “forzato” cambiamento che deve essere attuate in piena stagione.

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