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Sebbene la situazione dei voli Ryanair da Torino Caselle sia tutto sommato abbastanza positiva, inizia a profilarsi una questione che avrà ripercussioni nei prossimi mesi.
Il progetto di far diventare l’aeroporto di Torino una base Ryanair si sta man mano allontanando per via del fatto che le risorse pubbliche da investire nell’iniziativa sarebbero al lumicino.
I tempi sono difficili per tutti, così come per le amministrazioni locali che, interpellate in un incontro del Cota con la società aeroportuale Sagat, hanno dovuto far presente che in questo momento un investimento del genere non è possibile.
Dalle stime attuali servirebbero circa 50 milioni di euro in cinque anni: sulla carta, 25 milioni dovrebbero arrivare da fondi pubblici rintracciati nelle casse del Comune di Torino, della Provincia di Torino e della Regione Piemonte. L’altra metà sarebbe invece a carico della Sagat.
Stando a quanto si apprende dal Cota, la Regione sarebbe disponibile a mantenere il suo impegno ma Comune e Provincia no, con bilanci alla mano a testimoniare l’impossibilità di far fronte a queste voci di spesa.
Al momento non sembrerebbe esserci un pericolo di rinuncia totale da parte di Ryanair ma certo la compagnia aerea potrebbe fare delle valutazioni future sul fronte della redditività dei voli attualmente in forze a Torino Caselle: lo scenario che andrebbe potenzialmente a prospettarsi potrebbe infatti vedere la chiusura di rotte poco frequentate, sperando invece nel mantenimento di quei voli che stanno riscuotendo successo.
Quel che è certo è che c’è ancora un contratto in corso tra Ryanair e Sagat fino alla fine 2013.
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