Arrivano pessime notizie dal comparto aereo. Questa mattina sono gli aerei della Malev, compagnia di bandiera ungherese a rimanere a terra. Nonostante gli sforzi profusi, così come dichiarato dallo stesso amministratore delegato della società sul sito ufficiale, la compagnia non è riuscita a superare il periodo di crisi che sta attanagliando il comparto.
La Malev ha circa 2600 dipendenti ed effettua il 40% di voli dall’aeroporto di Ferenc Liszt di Budapest, la capitale ungherese che ogni anno accoglie un numero considerevole di turisti. Privatizzata nel 2007, acquisita da un gruppo di imprese russe, la Malev era tornata in mano al governo ungherese nel 2010.
Intanto i passeggeri della Malev,che solo nella giornata di oggi doveva effettuare oltre sessanta voli, non sono stati informati dell’improvviso fallimento. Le uniche notizie si ricavano dal sito ufficiale.
Intanto i tour operator italiani si sono attivati per l’emergenza. “Stiamo lavorando per proteggere tutti i passeggeri rimasti a terra per l’improvviso fallimento della Malev” ha dichiarato Francesco Astolfi Ecommerce Manager di TUI “in questi momenti difficili il nostro pensiero va soprattutto a loro”.
Il problema della compagnia aerea Malev è abbastanza comune in questo periodo tra i vettori. In mancanza di denaro “liquido” i fornitori chiedono pagamenti anticipati, cosa che di fatto ha prosciugato le casse della Malev ma anche di altre compagnie fallite negli ultimi tempi. Come Malev anche altri vettori hanno gettato la spugna e la situazione, che coinvolge anche altri settori economici, non lascia molti spiragli al momento.
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