Vacanze in Europa, allarme prezzi

Vacanze in Europa, allarme prezzi ©Infografica Wall Street Journal
Vacanze in Europa, allarme prezzi ©Infografica Wall Street Journal

Nonostante la crisi economica e un comparto, quello dei viaggi, sempre più in balia delle onde, c’è un allarme rincari in tutta l’Europa.

A lamentarsi dell’impennata di prezzi sono soprattutto gli statunitensi che amano tanto il Vecchio Continente, patria della maggior parte dei loro antenati. In un articolo del Wall Street Journal, di Scott McCartney, si coglie tutto il disappunto degli americani per le mete ambite europee.

Kayak.com, piattaforma di viaggi online, segnala che il rincaro delle città europee è pari all’11% rispetto allo scorso anno. Sul versante voli la situazione è ancora più grave. Gli aumenti sono di circa il 50% rispetto all’estate del 2011, con rischi elevati per gli operatori economici che dovranno essere costretti a rivedere il business della stagione estiva se non arrivano i turisti dagli Stati Uniti che notoriamente non si tirano indietro quando c’è da spendere.

Tra le città con maggiore aumento dei prezzi c’è Parigi, una delle mete preferite non solo dagli americani ma dai viaggiatori e turisti di tutto il mondo e, soprattutto, Londra. Il motivo del rincaro della capitale britannica è del tutto giustificato visto che nel periodo estivo si terranno i giochi olimpici e i voli per quel periodo hanno già subito aumenti anche di 3 mila dollari.

Per non parlare degli alloggi, cari già in periodi di magra (a Londra è sempre alta stagione). L’aumento delle strutture ricettive a Londra si assesta, attualmente, intorno al 24% con prezzo medio di 241 dollari a notte, in questo periodo primaverile. Anche altre città, come Monaco e Stoccolma, stanno facendo registrare rincari elevati (20%) per nulla giustificati.

Ma ci sono Paesi che invece possono essere appetibili. La Grecia (-22% il prezzo degli alberghi), per esempio, per colpa della devastante crisi economica che ha messo in ginocchio il Paese ellenico, viene visto di buon occhio così come la Spagna, il Portogallo e l’Irlanda.

Gli americani non sono appassionati di calcio quindi non puntano sulla Polonia e l’Ucraina che comunque stanno facendo segnalare prezzi esorbitanti delle strutture alberghiere nel periodo della competizione europea (giugno/luglio principalmente). Il consiglio è di visitare questi Paesi quando la situazione si è tranquillizzata e una notte in albergo costerà 10 volte in meno.

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