L’Italia turistica è ancora ferma e la mancata pianificazione della stagione estiva si traduce in una forte insicurezza da parte dei turisti: lo confermano i dati sulle ricerche dei voli, che vedono il nostro Paese in una situazione di stallo ormai da molte settimane. Dopo la breve parentesi di ripresa registrata dopo l’annuncio del vaccino, il trend resta stabile e la crescita degli ultimi trenta giorni è solo dello 0,3%: nonostante le notizie degli ultimi giorni, che guardano positivamente alla possibilità di fare turismo nei mesi estivi, la domanda non ha avuto una netta reazione.
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Rallentano anche gli altri Paesi del mediterraneo
Anche altri Paesi del Mediterraneo stanno subendo un rallentamento, specialmente durante le ultime settimane: dopo la falsa partenza alimentata dalle politiche di apertura del Regno Unito, le ricerche per Spagna, Grecia e Turchia si sono ridimensionate e negli ultimi trenta giorni sono cresciute, rispettivamente, dello 0,4%, 1,1% e 0,7%.
La fiducia dei viaggiatori è molto bassa: la booking window è per la gran parte dei casi inferiore ai 30 giorni e le mete più cercate dai viaggiatori sono le grandi città. Lombardia e Lazio sono le Regioni più attive e le città di Roma e Milano, rispettivamente con 923 mila e 812 mila ricerche, insieme rappresentano il 35% del totale.
Scarso interesse per il balneare
Nonostante siamo alle porte della stagione estiva, l’interesse verso le destinazioni balneari è ancora basso: per gli aeroporti pugliesi sono state effettuate 120 mila ricerche per Bari, 120 per Brindisi e mille per Foggia. Gli altri aeroporti hanno ricevuto meno di mille ricerche negli ultimi trenta giorni. Negli aeroporti calabresi, invece, le ricerche per l’aeroporto di Lamezia Terme sono state 117 mila, per quello di Reggio Calabria 20 mila mentre per quello di Crotone 4 mila. Gli aeroporti del sud Italia più cercati sono Catania (437 mila), Napoli (343 mila), Palermo (311 mila) e Cagliari (2116 mila).
Cresce la Sardegna
La Sardegna, infatti, sembra essere l’unica Regione italiana in crescita: con 475 mila ricerche è la quarta Regione più cercata d’Italia e negli ultimi 30 giorni è cresciuta del 21,9%. La Sicilia, che con 939 mila ricerche è la seconda Regione italiana, non ha registrato consistenti variazioni (-1,5%) ma ha dei trend altalenanti.
Tutte le altre Regioni hanno registrato una perdita di interesse da parte dei viaggiatori: in alcuni casi in modo lieve, come il Trentino-Alto Adige (-0,1%), Sicilia (-1,5%) e Puglia (-6,9%), in altri in modo più consistente, come il Piemonte (-23,7%), Veneto (-18,8%) e Lazio (18,8%).
Infine, in merito alle provenienze, il mercato estero è prevalentemente europeo: dopo gli italiani, i viaggiatori interessati all’Italia sono spagnoli (9,1%), inglesi (8,1%), tedeschi (5,6%) e francesi (44,8%). Il mercato del lungo raggio è ancora poco attivo: gli Stati Uniti, seppur al sesto posto nella classifica delle nazionalità, rappresentano solo il 3,0% dei viaggiatori, con 156 mila voli cercati.
Tra i mercati in crescita, gli inglesi hanno registrato un aumento nell’ultima settimana del 11,8 %; seguono i tedeschi (+11,2%) e gli italiani (+6,9%). Francesi e spagnoli in leggero calo.
Pubblicato in Destinazioni, Voli e Compagnie aeree
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