Sembra strano oggi dover parlare di recupero dei flussi nella città simbolo dell’overtourism ma Venezia sta vivendo momenti di grande difficoltà: la pandemia non ha risparmiato neanche lei e gli albergatori veneziani, così come tutte le aziende legate al settore turistico, sono in profonda crisi da mesi. Come città d’arte ad alto tasso di turismo straniero, Venezia è tra le destinazioni che più hanno sofferto durante la pandemia e soprattutto negli ultimi mesi, causa il dilagare della variante Omicron, la città era deserta.
L’organizzazione del Carnevale, dunque, era l’unica speranza per gli albergatori veneziani di rivedere turisti in città: si parla non solo della folla per le strade ma anche dei numerosi eventi teatrali e di intrattenimento, feste di palazzo, balli in maschera e di un immenso indotto che, in questo particolare momento storico, potrebbe significare la salvezza di tante realtà.
L’organizzazione del Carnevale di Venezia 2022, quindi, segna simbolicamente la ripartenza turistica della città: sarà sicuramente un evento diverso dal pre-pandemia (ad esempio verranno evitati i grandi eventi di massa) ma darà un forte messaggio di ripresa.
Da gennaio ricerche verso Venezia in aumento
Non c’erano dubbi che l’organizzazione dell’evento avrebbe stimolato la domanda turistica: la situazione sanitaria migliora, man mano tutti i Paesi stanno riducendo le restrizioni di viaggio e, soprattutto, le persone hanno voglia di viaggiare. Ma quanti stanno davvero programmando di partire? Quanto ha realmente impattato questo evento sulla domanda turistica?
Secondo i dati provenienti dai booking engine della città, le ricerche per il periodo del Carnevale sono iniziate già dai primi di gennaio. dal primo gennaio ad oggi (15 Febbraio), le ricerche di posti letto è in aumento con un tasso medio giornaliero del +5,4%. A scatenare gli utenti è stata proprio la pubblicazione del calendario degli eventi da parte dei media: le ricerche hanno registrato un picco proprio nei giorni del 7 e 8 febbraio, sia da parte degli italiani che da parte degli stranieri.
A differenza delle altre destinazioni turistiche italiane, che vedono nella Pasqua il primo vedo periodo di interesse della domanda turistica, Venezia ha il suo picco di interesse proprio per il periodo del Carnevale: la domanda di posti letto per la domenica di Pasqua, infatti, è del 38% più bassa rispetto al 18 febbraio, giorno di inizio della Festa Veneziana sull’Acqua. Tra le date di check-in più scelte ci sono anche l’11 e 12 febbraio per la cerimonia di apertura e per l’ultimo week-end dell’evento (25 e 26 febbraio).
Tra i turisti che stanno cercando pernottamenti a Venezia sono tanti gli italiani ma l’interesse maggiore è per gli stranieri: rappresentano il 59,4% del totale e, a differenza dei nazionali, cercano molti pernottamenti anche nei giorni feriali. Tra i mercati più attivi troviamo al primo posto la Francia e al secondo posto gli Stati Uniti; seguiti da Regno Unito, Germania e Spagna. Gli italiani, che rappresentano il restante 40,6%, cercano soggiorni prevalentemente per coppie ed hanno una permanenza media di 2,1 notti. Anche per i francesi e gli statunitensi le coppie sono il segmento prevalente ma differiscono nella permanenza media: rispettivamente 3,2 e 2,5 notti.
Pubblicato in Destinazioni, Digital Travel
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