Cibo e vino trascinano il turismo italiano

Expedia Group evidenzia come città e regioni d’Italia, nelle quali si svolgono numerosi itinerari enogastronomici, hanno registrato una crescita significativa della domanda turistica nel terzo trimestre del 2019, rispetto allo stesso periodo del 2018.
Food e Wine - Foto di Gerhard Gellinger
Food e Wine - Foto di Gerhard Gellinger

Sempre più spesso turisti italiani e stranieri hanno il desiderio di trasformare un viaggio in un percorso culinario con lo scopo di sperimentare nuovi sapori e nuovi luoghi.

Secondo i dati di Expedia Group, regioni come la Sicilia, il Piemonte e la Sardegna, nelle quali si svolgono numerosi itinerari enogastronomici, hanno registrato una crescita significativa della domanda turistica nel terzo trimestre del 2019, rispetto allo stesso periodo del 2018.

Cibo e vino volano turistico dei territori

Sembra che cibo e vino siano diventati il “motore” dei viaggi e le espressioni di un territorio. I turisti sono sempre più curiosi di trasformare un viaggio in un itinerario culinario con lo scopo di sperimentare nuovi sapori e nuovi luoghi, e l’Italia con le sue tradizioni alimentari risulta meta d’eccellenza per questo tipo di turismo. A tal proposito, il rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2019 sottolinea che questa tendenza interessa soprattutto la Generazione X (ossia i nati tra il 1965 e il 1980) e i Millennial (1981-1998), che sempre più spesso organizzano viaggi incentrati sul cibo.

Lo stesso rapporto ha evidenziato un incremento dell’interesse per le esperienze di viaggio legate al cibo, al vino e alle tradizioni alimentari italiane. Nel 2016 alcuni studi hanno dimostrato che solo il 21% degli italiani in viaggio risultava interessato a questo tipo di turismo, aumentando al 30% nel 2017, e al 45% nel 2018. Negli ultimi tre anni, il 45% dei turisti italiani ha intrapreso un viaggio con l’obiettivo di vivere un’esperienza enogastronomica.

Sicilia

In Sicilia, dove i piatti tipici sono un tripudio di colori e sapori, città come San Vito Lo Capo e Agrigento, hanno ottenuto nel terzo trimestre del 2019 un aumento della domanda turistica, rispettivamente, di quasi il 20% e di poco più del 15% rispetto allo stesso periodo del 2018. Durante il mese di settembre a San Vito lo capo, per esempio, si svolge la gara gastronomica internazionale Cous Cous Fest. Il festival, sul quale si concentra l’interesse di tutto il mondo, culinario e non solo, è nato dalla voglia di associare al couscous la passione per il cibo, lo scambio culturale e la voglia di fare festa.

Piemonte

In Piemonte, e più precisamente nel territorio tra le Langhe e il Monferrato, che registrano un incremento della domanda turistica di quasi il 20% rispetto allo stesso periodo del 2018, sono numerosi gli itinerari vitivinicoli alla scoperta di vini e cantine. Proprio durante il mese di settembre le colline del Monferrato si animano di turisti per il momento più importante della stagione agricola: la vendemmia. I viaggi in queste località sono un mezzo per poter conocere nuovi vini e per osservare i luoghi dove essi maturano. In aggiunta a ciò, con lo scopo di evidenziare l’importanza della filiera vinicola in Itaia, nel 2014 i Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato sono stati riconosciuti come parte integrante del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

Sardegna

In Sardegna, Alghero, la regione della Gallura e Villasimius hanno registrato un aumento della domanda turistica, rispettivamente, di quasi il 20%, di poco oltre il 30% rispetto allo stesso periodo del 2018. Questi luoghi, particolarmente frequentati durante il mese di luglio e agosto, sono stati teatro di numerose fiere, festival e sagre i cui protagonisti sono stati i prodotti tipici della regione.

Qualche esempio? Villasimius è stata scelta come una delle numerose tappe per la “Festa del Gusto Internazionale”, un evento dedicato al meglio della cucina tradizionale italiana in formato street food.

Sappiamo che i turisti di oggi, in particolare i Millennial, sono sempre alla ricerca di una varietà di tour e attività a cui partecipare durante il loro soggiorno. Gli itinerari gastronomici, che sempre più coinvolgono viaggiatori provenianti da ogni parte del globo, hanno il compito di far conoscere non solo i gusti locali, ma anche i territori e le aziende locali d’eccellenza” commenta Giovanni Moretto, Direttore Market Management, Italia, Expedia Group. “Siamo onorati che le bellezze e i gusti italiani spingano i turisti a visitare i vari territori che ospitano questi itinerari. Expedia Group è sempre attenta alle tendenze per garantire il supporto agli albergatori nelle località emergenti e popolari con le più recenti innovazioni e tecnologie, per raggiungere questi viaggiatori e guidare la domanda verso la loro struttura”.

Expedia Group

Il Gruppo Expedia lavora a stretto contatto con gli albergatori italiani, al fine di consentire un miglioramento delle proprie performance, una targhettizzazione delle sue prenotazioni e l’ottimizzazione della propria strategia, facendo leva sullo sviluppo di nuove tecnologie da destinare agli alloggi partner affinché possano usufruirne per far crescere il proprio business.

Il Gruppo Expedia conduce importanti ricerche sulle modalità di prenotazione dei viaggiatori, così come sull’identificazione dei bisogni dei propri alloggi partner. Di pari passo con questa ricerca, l’azienda effettua importanti investimenti: più di 1,6 miliardi di dollari in tecnologia e nella produzione di contenuti nel 2018, che si sono concretizzati in nuovi strumenti dei brand Expedia, più ulteriori sviluppi di Expedia Group Partner Central per gli alloggi partner. Ne è un esempio la piattaforma a supporto delle conversazioni online, che consente un dialogo diretto ed un engagement maggiore tra albergatori e ospiti in tutte le fasi del viaggio, e che ha l’obiettivo di dare vita ad un’esperienza personalizzata per gli ospiti, per far sì che gli albergatori possano garantire servizi e comfort su misura per il consumatore. Da quando la piattaforma è stata lanciata nel 2016, sono state registrate più di 6 milioni di conversazioni tra albergatori ed ospiti, con più di 9,8 milioni di messaggi scambiati.  Questi dati dimostrano come gli ospiti diano un forte valore alla comunicazione dagli albergatori prima del soggiorno e, soprattutto, come ciò vada a influenzare positivamente l’esperienza.

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