Tassa di soggiorno a Roma: chi non paga con la delibera 39

La tassa di soggiorno a Roma è stata leggermente riveduta e corretta, così da stabilire chi non è tenuto al pagamento e chi deve invece versare il suo contributo, pur se con nuove modalità.
Un paio di settimane fa, parlando della tassa di soggiorno a Firenze, abbiamo messo in luce un aspetto forse poco considerato dai più: l’incidenza di questa spesa sugli studenti che spesso alloggiano in strutture che, stando alla legge, sono tenute a richiedere loro questo nuovo obolo.
La delibera n° 39 fa chiarezza proprio su questo punto e stabilisce dunque che gli studenti e i lavoratori fuori sede dovranno pagare la tassa di soggiorno a Roma solo una volta all’anno.
Gli studenti dovranno dimostrare di essere impegnati con le lezioni e di seguire dunque con regolarità i corsi, mentre chi lavora dovrà esibire un contratto dal quale si possa evincere la necessità di fermarsi a Roma almeno 5 giorni lavorativi a settimana.
In entrambi i casi si pagheranno solo 5 giorni di tassa di soggiorno, come una sorta di contributo a forfait che va a coprire tutto l’anno.
Vediamo ora chi invece non paga nulla: sono esentati coloro i quali pernottano in strutture nella zona di Pollina-Martignano poichè, pur se ritenuti parte del territorio comunale di Roma, sono ad ogni modo piuttosto lontani dalla città (una cinquantina di chilometri).
Infine, un’altra categoria che non paga la tassa di soggiorno a Roma è quella delle forze armate: Polizia, Carabinieri e forze dell’ordine in generale, se impegnati in servizio di sicurezza a Roma, non sono tenuti a pagare nulla.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare l’elenco completo delle località dove la tassa di soggiorno è applicata.

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