
Sinead Finn, il direttore commerciale della compagnia aerea low cost Ryanair, si è dimesso dalla carica e ha lasciato l’azienda. A dare la notizia ci ha pensato la stessa Ryanair per bocca dell’ufficio stampa che attraverso una nota ha messo a conoscenza gli addetti ai lavori delle dimissioni di Sinead Finn.
Non trapela nulla sulle effettive motivazioni che hanno portato Sinead Finn a lasciare un incarico prestigioso all’interno di una compagnia, Ryanair appunto, che è considerata al primo posto per numeri di passeggeri trasportati ogni anno (78 milioni). Ufficialmente si apprende che Sinead Finn lascia Ryanair per mettersi in proprio costituendo un ufficio di consulenza. Le cose potrebbero essere andate davvero in questo modo anche se, in questo mondo dove i cambi al vertice non sono così rari, non mi meraviglia se le dimissioni di Sinead Finn nascondano ben altre motivazioni.
In attesa di conoscere chi sarà il nuovo direttore commerciale di Ryanair che potrà, perché no, cambiare anche le politiche commerciali della stessa compagnia aerea low cost sempre che il CEO di Ryanair lasci carta bianca (cosa di cui dubito), va dato atto alla compagnia irlandese che ha un modello di business molto interessante visto il contenimento dei costi indirettamente proporzionati alla crescita societaria. D’altronde, lo stesso Sinead Finn lascia l’azienda con 78 milioni di passeggeri (dato 2010) mentre al suo ingresso in Ryanair, 13 anni fa, ne contava appena 3 milioni.
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