Leggenda vuole che i Cretesi, giunti in Sicilia, orfani del loro re Minosse e privi di navi che gli permettessero di far ritorno a Creta, si spinsero verso l’interno dell’isola e fondarono la città di Engyum.
La storia racconta che nel 1195, Gangi era sotto il dominio della contessa Guerrera e apparteneva alla contea dei Geraci, che poi passò ai Ventimiglia. Si dice che la cittadina venne rasa al suolo fin nelle fondamenta nel 1299, negli scontri tra Federico III e gli Angioini. I superstiti avrebbero poi riedificato la città sul monte Marone.
Si può iniziare a visitare la città da piazza San Paolo, dove si trova l’omonima chiesa in pietra a vista, il cui portale è impreziosito da bassorilievi.
C’è poi il Palazzo Mocciaro, uno degli edifici più antichi e più belli di Gangi.
Palazzo Bongiorno nelle cui sale, si possono ammirare eleganti affreschi del pittore Gaspare Fumagalli in cui sacro e profano si fondono.
In Piazza del Popolo, si trova la Torre Ventimiglia, in stile gotico, che da torre di avvistamento, diventa torre campanaria, quando nel 600 fu collegata alla Chiesa Madre.
All’interno della chiesa sono contenute pregevoli opere d’arte, fra le quali si distingue il Giudizio Universale, considerato il capolavoro di uno dei due zoppi di Gangi, Giuseppe Salerno, oltre a varie statue dello scultore Filippo Quattrocchi.
Interessante è l’Oratorio del SS. Sacramento, e la cripta dove sono conservate le mummie di alcuni sacerdoti, chiamata “a fossa di parrini”.
Tanti altri i monumenti e le chiese che testimoniano la storia e la tradizione di questa antico luogo, poco conosciuto che vale la pena visitare. A proposito di tradizioni, nel periodo della Pentecoste, la città si anima. Inizia una lunghissima processione per le piccole stradine, che passa in tutte le chiese. Da ogni chiesa si aggiunge la statua di un santo, per arrivare ad un totale di 40 statue. Le statue sono portate a spalla da donne, giovani e bambini fino allo spiazzo dello Spirito Santo, dove i Santi fanno i “miraculi”. Vengono fatti correre avanti e indietro per tre volte, e poi portati in Chiesa per omaggiare l’immagine della Trinità,
Questo a voler rappresentare la gioia del Santo, nel correre sempre verso ciò che è dettato dallo Spirito Santo.
In questo periodo natalizio si può alloggiare in uno dei tanti alloggi a Gangi che ricordano gli Hotel a Madonna di Campiglio o gli Hotel a Bolzano per scoprire le particolarità di questa piccola cittadina nel cuore delle Madonie, luogo ideale per chi cerca un po’ di relax