
Dal gennaio 2010 sembrava in ripresa il comparto alberghiero. Almeno fino al settembre scorso. Ma da diversi mesi i segni di ripresa sono stati azzerati. Parola di Federturismo Confindustria.
E’ allarme, dunque, nel settore alberghiero così come rilevato dai dati di Federturismo. Il biennio 2010 – autunno 2011 faceva ben sperare grazie ad una crescita lenta dopo un periodo nero (-25%). Ma da settembre questo incremento ha subito un brusco stop. Anche i primi dati del 2012 sono assolutamente negativi.
Tutte le città fanno segnare una situazione di piena crisi. Le prenotazioni interne all’Italia da tempo non apportano ossigeno al comparto, mentre le prenotazioni estero, sui quali puntano la maggior parte degli albergatori, da un po’ di tempo non danno indicazioni di continuità.
Anche l’appetibilità del prezzo di bassa stagione (con aumenti ingiustificati in alta stagione al fine di recuperare il perduto) non sta portando i frutti. Lì dove la domanda è debole, non ci sono fumate bianche. In generale, tuttavia, è la domanda che non si è allineata all’offerta. Quest’ultima, sempre più aggressiva e in numero eccessivo contro una domanda sempre meno interessata.
Ecco la tabella con l’andamento, in alcune città italiane, nel primo trimestre 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011.
Variazioni percentuali |
| OCC | ADR | RevPAR |
1° trimestre 2012 rispetto al 1° trimestre 2011 | Occupazione camere (%) | Tariffa media giornaliera (€) | Ricavo medio per camera disponibile (€) | |
Varese | 22,4% | -5,4% | 15,8% | |
Udine | 12,1% | -2,6% | 9,2% | |
Torino | 8,8% | -3,5% | 5,1% | |
Napoli | 2,8% | -0,9% | 1,9% | |
Roma | -0,4% | 1,8% | 1,4% | |
Bologna | -0,8% | 1,1% | 0,2% | |
Firenze | -1,0% | 6,7% | 5,7% | |
Genova | -1,5% | 0,4% | -1,1% | |
Bergamo | -1,8% | 1,0% | -0,8% | |
Milano | -2,3% | 1,8% | -0,6% | |
Perugia | -4,3% | -1,1% | -5,4% | |
Venezia | -5,1% | 2,4% | -2,8% | |
Mestre | -6,3% | -3,3% | -9,4% | |
Padova | -13,4% | 3,1% | -10,8% | |
Lecce | -15,6% | -3,8% | -18,8% |
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Ciao,
non sembrano cosi drammatici questi dati, a parte Lecce e il Veneto ( spero ci ci siano state ragioni contingenti per avere una calo calo concentrato in questi angolo d’italia), dalla tabella si evince che il Revpar in genere tiene o addirittura in crescita.
Facendo una media dai dati in tabella si evince un sostanziale pareggio complessivo.
O no?
Massimiliano Piergentili
Beh Massimiliano, la crisi c’è e si tocca con mano. Speriamo che si riesca ad arginarla al più presto. Anna