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La città di Parma ha portato a casa negli scorsi giorni un riconoscimento di tutto rispetto, decisamente interessante.
Parma è infatti stata eletta “Città creativa per la gastronomia” entrando dunque a far parte dell’apposta lista Unesco.
L’apposita commissione che ha valutato la domanda inoltrata diversi mesi fa ha dunque reso effettivamente conto dell’importanza che il cibo riveste a Parma e dintorni.
Una constatazione importante che – come ha sottolineato il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina nel commentare la lieta notizia – mette in risalto quanto il cibo sappia essere anche “il simbolo di una comunità, il risultato di un processo identitario che dimostra la nostra creatività, anche in questo campo. Nessuno potrà replicare la capacità di chi il cibo lo produce e lo rende unico al mondo”.
Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, dopo aver ricevuto la felice comunicazione direttamente da Irina Bokova, direttore generale di Unesco, ha spiegato che il riconoscimento Unesco “è anche la conferma che il futuro del territorio parmense passa in primo luogo attraverso la valorizzazione dei suoi prodotti di eccellenza e la capacità di trasformarli in cibo”.
Parma diventa dunque la prima città italiana ad aver ottenuto questo prestigioso titolo: si apre una strada importante, tutta da valorizzare, da tutelare e da saper proporre ai viaggiatori che amano il buon cibo di alta qualità.
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Su tutti, è lampante che ci siano prodotti conosciuti a livello mondiale che certamente hanno contribuito all’ottenimento di questo ambìto riconoscimento: questa zona è ricca di tradizione antica che ancora oggi dà quale frutto di storia e laboriosità prodotti quali il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Parma, solo per citare due dei simboli più “potenti” dell’ottima gastronomia locale.
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