Palio di Siena escluso dalle candidature Unesco: arriva il no

Un secco "no" alla candidatura del Palio di Siena per l'annessione ai siti Unesco, in qualità di Patrimonio immateriale dell'umanità.

Il Palio di Siena, evento storico della città toscana conosciuto in tutto il mondo, è stato escluso dalle candidature per l’annessione ai siti Unesco. In particolare, il Palio di Siena era stato segnalato affichè fosse decretato Patrimonio immateriale dell’umanità.
Arriva però un netto “No” verso tale possibilità, almeno per quanto riguarda quest’anno: il diniego è arrivato proprio all’origine dell’iter della candidatura all’Unesco. La questione è stata infatti già per così dire bloccata in commissione interministeriale: il Ministero del Turismo, quello degli Esteri, dei Beni Culturali e delle Politiche Agricole hanno reputato di non portare avanti il “fascicolo Palio di Siena“.
La motivazione, espressa ieri dal sottosegretario ai Beni culturali Giro, verte sul fatto che occorrono verifiche tecniche ma soprattutto riguarda il persistere di dubbi manifestati in particolare il ministero del Turismo e quello degli Esteri.
Michela Vittoria Brambilla ha fatto sapere che “In un bene immateriale nazionale che abbia la dignità di essere proposto all’Unesco devono necessariamente identificarsi tutti gli italiani perché diventa un simbolo dell’intero Paese. Questo, oggettivamente, non è il caso del Palio di Siena, perché intorno alla manifestazione c’è una evidente spaccatura tra i sostenitori e i detrattori, soprattutto gli animalisti. Ecco la vera motivazione”.
Dal canto suo, la città di Siena – per voce del sindaco Cenni e del presidente del Consorzio per la tutela del Palio Millozzi – fa arrivare una prima reazione: la decisione dell’esclusione del Palio dalla lista delle candidature Unesco non va giù a chi continua a portare avanti un “patrimonio inestimabile di cultura, figlio di quella identità nazionale e locale in altre occasioni sbandierata come ricchezza del Paese”.
Inoltre i due fanno presente che chi lavora all’organizzazione del Palio di Siena rispetta e tutela gli animali, in ottemperanza all’ordinanza del sottosegretario alla Salute Martini in materia di salute degli animali.
Una decisione, dunque, che è destinata a scatenare opposte reazioni: se da un verso gli animalisti esprimono soddisfazione, dall’altro verso una città che ha fatto del Palio un momento di aggregazione, di cultura e anche di turismo si ribella a questa esclusione.
Il dibattito andrà certamente avanti per diversi giorni e chissà che la proposta di annettere il Palio di Siena ai patrimoni immateriali Unesco non venga rilanciata per l’anno prossimo.

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