<![CDATA[
Gli scavi clandestini comportano la perdita non solo degli oggetti stessi ma anche del loro contesto stratigrafico, e quindi di tutta una serie di informazioni che sono fondamentali per la conoscenza del mondo antico – evidenzia il curatore della mostra e direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel – La questione del possesso incide sull’essenza dell’opera d’arte: possesso e possessione sono pertanto questioni di estetica, intesa come disciplina filosofica, oltre che di legislazione e tutela.
Inseriti in collezioni private dove spesso sono affiancati a falsi di vario genere, gli oggetti antichi perdono la loro attinenza con la storia collettiva, per essere ridotti allo stato di una merce o di un semplice godimento estetico. Sono sempre gli stessi oggetti, ma il cambiamento del contesto in cui sono inseriti comporta un mutamento intrinseco del loro valore artistico e culturale.
Il catalogo della mostra è edito da di Arte’m con saggi di: Angelo Bottino, Tsao Cevoli, Marina Cipriani, Luigi Gallo, Yelena Kovalyova, Carmine Lubritto, Angela Pontrandolfo, Grete Stefani, Gabriel Zuchtriegel.
Costo del biglietto:
€ 3,00 solo mostra; € 9,00 Museo e area archeologica; € 10,00 mostra, Museo e area archeologica
]]>