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Dopo il consenso ricevuto al Palazzo Reale di Milano la mostra arriva in Campania e viene insediata in due spazi molto apprezzati dal pubblico: gli scavi di Pompei e il Museo Archeologico di Napoli.
La scheda della mostra “Mito e Natura. Dalla Grecia a Pompei”
In questa tappa della mostra non solo affreschi, oggetti preziosi come argenterie e gioielli, statue, terrecotte e vasi raccontano la percezione della natura nel modo greco e romano tra l’VIII sec. a.C. e il II d.C., ma è possibile riscontrare la forte ricerca di unità fra architettura, pitture e la sistemazione degli spazi verdi. Spiega Massimo Osanna: “L’aspetto dei giardini che questa Soprintendenza vuole offrire ai visitatori con i recenti restauri e la conseguente riapertura al pubblico, è un’interpretazione dei luoghi per come essi dovevano essere all’epoca della loro realizzazione”. Comporre giardini era una vera arte, in stretto dialogo con le pareti affrescate e gli oggetti che arredavano gli ambienti.
A Pompei, in occasione della mostra, tutto questo è finalmente percepibile in un nuovo itinerario di visita con tappa in cinque domus: Praedia di Iulia Felix e le case di Loreio Tiburtino, della Venere in conchiglia, del Frutteto e di Marco Lucrezio su Via Stabiana riaperte grazie ai restauri eseguiti nell’ambito del Grande Progetto Pompei, cui si aggiunge il già visitabile giardino della Casa degli Amorini dorati.
All’inedito percorso si aggiunge la sezione Natura morta, allestita nella Piramide all’interno dell’Anfiteatro. È questo un genere che ha origine nel mondo ellenistico-romano con la rappresentazione di frutti e animali. Gli affreschi con queste raffigurazioni, staccati in passato e conservati al Museo di Napoli, ritornano per la prima volta a Pompei proprio come semi, frutta e pani – restituiti nella loro integrità dalla cenere che li coprì dopo l’eruzione del 79 d.C. – esposti insieme agli intonaci dipinti in un gioco di rimandi tra la natura raffigurata e i suoi modelli reali. Il paesaggio, Il giardino incantato, La natura coltivata dono degli dèi, Lo spazio della natura e La natura come segno sono i temi illustrati da circa 100 reperti archeologici esposti nella grandiosa Sala della Meridiana, per la sezione della mostra al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Tutti soggetti che, oltre a illustrare il rapporto dell’uomo antico con l’ambiente, consentono un focus sulla produzione artistica magno greca e in generale dell’Italia meridionale, ellenistica e romana.
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Pompei: vedi anche
Informazioni della “Mito e Natura. Dalla Grecia a Pompei”
Data Fine: 15 giugno 2016 (Pompei) 30 Settembre (Napoli)
Costo del biglietto: 12,00 euro; Riduzioni: 6,50 euro
Prenotazione:Facoltativa
Orario Pompei: aperto tutti i giornidal 16 marzo al 31 marzo dalle 9.00 alle 17.00 (ultimo ingresso alle 15.30)dal 1 aprile al 15 giugno dalle 9.00 alle 19.30 (ultimo ingresso alle 18.00)chiuso 1 maggio
Telefono: 0818575111 / 0818575347
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