Mangiare e bere
Board: a Dublino rivoluzionario pub senza alcol
La movimentata e cosmopolita Dublino offre un’ampia gamma di opzioni per il divertimento. Con l’apertura di Board, pub senza alcol, la città si arricchisce di uno spazio dove stare bene insieme, dove la mixology di qualità si esprime in una dimensione nuova e sorprendente. E ricorda, chi perde… offre il “giro” dopo!
Tradizioni gastronomiche della Pasqua anglosassone
La Pasqua nel Regno Unito ha dato vita a tutta una serie di prelibatezze e di riti culinari originali e appetitosi. Nonostante la Gran Bretagna non spicchi nel resto del mondo per la sua cucina e per piatti degni di particolare attenzione, nel caso della Pasqua troviamo, soprattutto per quanto riguarda i dolci, alcune tradizioni che vale la pena segnalare.
Cucina tipica sarda, dal purceddu al pecorino
La cucina tipica sarda è intrigante come i paesaggi dell’isola e, a tavola, la scelta tra un menù di terra e uno di mare risulta, a volte, difficile. Tipica espressione gastronomica dell’aspro e difficile entroterra è il porceddu, il maialino da latte cucinato al forno, che divide la palma coi numerosi e inconfondibili formaggi di pecora.
Cucina tipica del Lazio, dall’amatriciana ai carciofi
La cucina tipica laziale è una cucina saldamente ancorata alle origini contadine. Ciò vale anche per Roma dove, nonostante ristoranti e locali di tutte le tendenze, stili ed etnie, la trattoria rimane una salda istituzione, uno dei templi in cui si preservano piatti tradizionali, come il baccalà, le puntarelle in salsa di alici, la minestra d’arzilla, i carciofi alla giudia fritti, di influenza ebraica.
Cucina danese, cosa mangiare e bere
La cucina danese è un felice mix di tradizione e innovazione, unito a una grande cura per la freschezza e la qualità delle materie prime. Uno dei piatti base è lo smorrebroed, fette di pane di segala guarnite con salumi, formaggi, pesce, verdure…; nei ristoranti specializzati, se ne possono scegliere numerose e appetitose varianti.
Dove mangiare e bere in Valle d’Aosta
L’inconfondibile cucina tipica della Valle D’Aosta esprime una cultura e una tradizione gastronomica antichissime, che conoscevano l’arte di conciliare le ristrettezze economiche e la scarsità di prodotti con l’esigenza di conservare a lungo gli alimenti in una terra ricoperta di neve per buona parte dell’anno.
Cucina portoghese: dal Bacalhau com natas al porco Alentejana
Che vi troviate a Lisbona, Porto o in altre città lusitane non fa alcuna differenza, infatti, la qualità del cibo e dei piatti tipici portoghesi è così elevata che non rimarrete certamente delusi nell’assaporare, ad esempio, il “Bacalhau à Braga” piuttosto che il “Cozido a portuguesa” o la gustosissima “Francesinha”.
Cali e la sua gastronomia
Cali è anche nota per la sua gastronomia. Qui i piatti sono una piacevole fusione di influssi spagnoli, indigeni e africani. Tra i piatti da gustare: el sancocho de gallina (Zuppa di pollo, patate, platano verde ) el arroz atollado (Riso con carne), la sopa de tortillas (zuppa con tortillas di Mais).
Itinerari gastronomici, cinte senesi
Il fuoristrada arranca tenace sullo sterrato e inforca un sentiero tortuoso, che buca una boscaglia fitta. Intorno sono colline e valloni tappezzati di arbusti, querce e lecci. Un ambiente intatto e rustico, che incarna il volto più selvaggio e inedito del Chianti, lontano anni luce dal mosaico di vigneti e oliveti (gli ultimi fazzoletti di vigna si trovano ad alcuni chilometri e sono stati letteralmente strappati alla selva), dai borghi d’atmosfera e dalle mille tentazioni turistiche cui ci ha abituati l’iconografia ufficiale.
Dove mangiare a Rimini
Simbolo della dolce vita riminese è il poliedrico Caffè delle Rose, nel cuore di Marina centro, all’interno dell’elegante palazzo ristrutturato dall’architetto Massimiliano Fuksas. In una morbida atmosfera total white, si può iniziare la giornata con i pasticcini “d’autore” di Roberto Rinaldini, uno dei titolari.