
L’Ambasciata d’Italia a Mosca in collaborazione con l’Accademia Russa di Arte, con il sostegno dell’Agenzia Nazionale per il Turismo in Italia ENIT e dell’Istituto Italiano di Cultura a Mosca, ha il piacere di presentare la mostra del fotografo Massimo Vicinanza: “Lucania”.
Anna Bruno, giornalista professionista e direttore responsabile di FullTravel.it, manifesta la sua felicità sulla scelta di Massimo Vicinanza di portare a Mosca alcuni scatti interamente dedicati alla Basilicata, in queste parole: “Da lucana, non posso che complimentarmi con Massimo Vicinanza per la scelta di portare una sua personale fotografica sulla mia terra. Massimo è veramente innamorato della Basilicata e spesso giriamo insieme per i borghi e le strade poco battute. Conosco molto bene le sue capacità di racconto con le immagini e mi sono trovata presente a diverse situazioni immortalate nelle sue foto. Sono certa che la scelta di Massimo di rappresentare la Lucania sarà un grande ritorno di immagine per la mia regione“.
La mostra Lucania di Massimo Vicinanza a Mosca
L’esposizione sarà aperta al pubblico dal 23 ottobre al 10 novembre 2019 presso la Galleria delle Arti di Zurab Tsereteli, in via Prechistenka, 19, Mosca. Il vernissage si svolgerà il 22 ottobre alle ore 18:00 e sarà aperto dall’Ambasciatore d’Italia nella Federazione Russa Pasquale Terracciano e dal Presidente dell’Accademia delle Arti Zurab Tsereteli. La serata vedrà la partecipazione di figure di spicco del mondo della cultura e dell’arte russa e italiana.
La mostra, intitolata “Lucania” (la seconda denominazione della Regione Basilicata), è dedicata ai colori e alle peculiarità di questo territorio, catturati dall’obiettivo del talentuoso fotografo e giornalista Massimo Vicinanza.
La Basilicata è una terra che ha dato e continua a dare molto all’Italia dal punto di vista culturale. Artisti, scrittori e registi hanno immortalato la sua natura e il suo popolo: da Orazio a Carlo Levi, da Pier Paolo Pasolini a Francis Ford Coppola. Le fotografie di Massimo Vicinanza riflettono la quotidianità degli abitanti della regione, la peculiarità dei paesaggi naturali e l’architettura delle città.
Massimo Vicinanza è un fotografo professionista e giornalista indipendente, professore di fotografia digitale all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Giornalista del magazine di viaggi FullTravel.it è membro dell’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti, IFJ, Società Italiana Autori e Federazione Nazionale Stampa Italiana.

Per creare una raccolta di scatti inediti della Lucania, Massimo Vicinanza ha visitato i luoghi più interessanti e insoliti della regione. Tra le sue fotografie, troviamo i due capoluoghi Matera (Capitale Europea della Cultura 2019) e Potenza, così come caratteristici borghi medievali come Senise e Montescaglioso. La mostra sarà una piacevole scoperta sia per chi ha già’ visitato l’Italia la Basilicata, sia per coloro che stanno programmando un viaggio nel Bel Paese, o sono semplicemente interessati a conoscerlo meglio.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo inclusivo degli scatti di Vicinanza e aperto da prefazioni dell’Ambasciatore Pasquale Terracciano, del Presidente dell’Accademia Russa delle Arti Zurab Tsereteli e dello stesso autore.
Indirizzo: Galleria delle Arti di Zurab Tsereteli – Galleria delle Arti Russa, Prechistenka 19, Mosca, Russia
Orari di visita: mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica – dalle 12.00 alle 20.00, biglietteria – fino alle 19.00, martedì – dalle 12.00 alle 22.00, biglietteria – fino alle 21.00
Prezzo del biglietto:
Adulti: 300 rubli.
Studenti (a tempo pieno, su presentazione di un documento di identità) 100 rubli.
Pensionati (su presentazione di un documento d’identità) e scolari – 100 rubli. Le persone con disabilità e i bambini in età prescolare – gratuitamente.
Ogni terzo martedì del mese, l’ingresso al museo è gratuito per tutti i visitatori.
Per ulteriori informazioni: commerciale.mosca@esteri.it
Russia: vedi anche
Uno sguardo sulla bellezza
di Massimo Vicinanza
Da molti anni la Lucania esercita su di me un fascino particolare, o meglio una irresistibile attrazione fisica. I suoi paesini sono avvolti in un silenzio ovattato, le stelle illuminano la notte grazie al bassissimo inquinamento luminoso, c’è una varietà di colori che sorprende a ogni passaggio di curva e gli scenari mutano profondamente nel giro di pochi chilometri. Qui le antiche tradizioni sopravvivono saldamente e si tramandano di generazione in generazione. Il cibo, poi, è semplice, naturale, eco-sostenibile e con sapori di altri tempi. Infine, ed è questo il motivo per cui amo particolarmente la Lucania, gli abitanti sono accoglienti e la loro ospitalità franca e disinteressata.
Non è facile riassumere con poche fotografie la ricchezza del patrimonio artistico e culturale della Lucania. In questi anni l’ho girata più volte in lungo e in largo, sempre con lentezza, e ogni viaggio è stato all’insegna della scoperta di cose nuove. Ho visto monasteri, basiliche e chiese rupestri, castelli e torri, architetture rurali, borghi abbandonati, siti archeologici e parchi letterari, musei e pinacoteche. Tutto è sempre circondato da una natura dominante: ci sono due parchi nazionali e due parchi territoriali che, insieme ad altre settantacinque oasi naturali e riserve protette, coprono quasi la metà dell’intera regione. La restante parte è campagna, collina e montagna, oppure è terra aspra e arida, inospitale per l’uomo ma non per i nibbi e i falchi che ne affollano i cieli blu. È un gran bel viaggio che si fa percorrendo chilometri di strade deserte e che propone una diversa e intensa prospettiva della vita.
Si passa dall’ammirazione per i profondi solchi dei calanchi di Aliano allo stupore per l’imponente cattedrale di Acerenza o per il castello di Melfi, dalla sorpresa di scoprire le alte Dolomiti Lucane al piacere di passeggiare nelle faggete di Moliterno, dall’emozione di camminare sospesi a 250 metri di altezza lungo il Ponte alla Luna a Sasso di Castalda al gusto di “assaporare” il rosso porpora dei tradizionali peperoni cruschi di Senise insieme a un raffinato vino Aglianico del Vulture.

Sarebbe troppo lungo elencare le sensazioni che si possono provare in una regione grande appena quattro volte Mosca, con una densità abitativa di sole 56 anime per chilometro quadrato e con un quinto della popolazione che vive nelle uniche due città, Potenza e Matera. Tutto il resto è una geografia di paesini arroccati sulle montagne oppure di micro comunità disseminate su altipiani e pianure e lungo le coste bagnate da due mari, il Tirreno e lo Ionio.
Nell’immaginario collettivo questa piccola regione meridionale a forte vocazione agricola evoca povertà, sottosviluppo ed emigrazione e richiama alla memoria storie di brigantaggio, vecchie superstizioni e suggestivi rituali pagani. Perciò probabilmente è ignorata da un’industria turistica che preferisce lavorare su mete più consuete e certe come Matera, che è un caso a sé, e che, grazie al titolo di Capitale Europea della Cultura 2019, già lo scorso anno ha registrato ben
1,86 milioni di presenze assorbendo quasi il 70% del turismo dell’intera regione. Prima, invece, la Lucania era poco nota, se non ai registi italiani e stranieri che si sono accorti della sua bellezza e l’hanno scelta per ambientare i loro film, offrendoci così una chiave di lettura dei luoghi sempre diversa.
Fino ad oggi sono state realizzate più di cinquanta grandi produzioni cinematografiche internazionali, non solo a ma anche in tanti piccoli paesi come Barile, Irsina, Miglionico, Ferrandina, Pisticci, Bernalda.

La Lucania è più nota col nome di Basilicata e offre la possibilità di vivere emozioni uniche, senza però sacrificare il livello di comfort a cui siamo abituati. Ma per interpretare correttamente l’identità di questo territorio, selvaggio e isolato e allo stesso tempo carico di storia, arte e vita, bisogna visitarla con curiosità, sete di conoscenza e in punta di piedi. Perché dietro ogni casa, ogni campo coltivato a grano, al di là di ogni montagna e dietro ad ogni volto dei suoi abitanti ci sono tante cose nuove da vedere, da scoprire e da imparare, che trasformano il nostro viaggio in una continua e misteriosa esplorazione.
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