Guida Emilia Romagna: consigli di viaggio e informazioni

Racchiusa in forma triangolare dal corso del fiume Po a nord e dall’Appennino tosco-emiliano a sud, l’Emilia Romagna eredita il suo nome dalla romana Via Emilia che percorre le maggiori città della regione.

10 motivi per soggiornare al Villaggio Salute Più
Un Villaggio immerso nel verde dell’Appennino Emiliano, nella Valle del Sillaro trasformato, con impatto ambientale pari a zero, in un suggestivo e salutare parco del benessere. Alle porte di Bologna, tra terme, boschetti e piscine, il Villaggio Salute Più è ideale per famiglie e single. Cibo sano e biologico e tanta energia per chi ha bisogno di ripartire.

Romagna Visit Card: musei gratis, sconti e eventi

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Museo delle cere anatomiche, Bologna
Allestito dal 1908 presso l’Istituto universitario di Anatomia Umana Normale, il Museo anatomico di Bologna illustra il percorso intrapreso dagli studiosi di scienze mediche nel XVIII e XIX secolo quando, ormai acquisite le conoscenze sulla vera natura del corpo umano, si orientarono sull’indagine delle sue patologie.



Cervia: cosa vedere e cosa fare nella cittadina della riviera romagnola
Lungo la riviera romagnola si snoda Cervia, una delle cittadini più rinomate. La cittadina romagnola è nota per le sue saline il cui canale separa la cittadina dalla sua blasonata frazione, Milano Marittima. Le cose da vedere a Cervia sono diverse, così come quelle da fare nella cittadina della riviera romagnola.

Saline di Cervia: museo a cielo aperto
A Cervia, sui lidi della Romagna, una piccola salina millenaria produce un sale “dolce” unico in Italia, la cui bassa concentrazione di potassio e dei sali più amari è molto apprezzata non solo da chef e ristoratori ma anche nella lavorazione di salumi e formaggi e, più in generale, nella gastronomia.






Cosa vedere al Museo civico archeologico di Bologna
Il Museo Civico Archeologico è l’istituto di più antica fondazione fra i musei civici di Bologna. Inaugurato nel 1881 nella sede dell’Ospedale della Morte del XIV secolo, costituisce una delle istituzioni cittadine più prestigiose e riveste un eccezionale interesse per la bellezza e la complessità del suo patrimonio.





Dove mangiare a Rimini
Simbolo della dolce vita riminese è il poliedrico Caffè delle Rose, nel cuore di Marina centro, all’interno dell’elegante palazzo ristrutturato dall’architetto Massimiliano Fuksas. In una morbida atmosfera total white, si può iniziare la giornata con i pasticcini “d’autore” di Roberto Rinaldini, uno dei titolari.


Museo Cà La Ghironda a Ponte Ronca, Zola Predosa
A Ponte Ronca, sulla collina zolese, si annida questo museo più unico che raro, in cui le opere dell’uomo e quelle della natura dialogano e si fondono in maniera totale. Su un’area verde di 10 ettari, tenuti a bosco, vigneti, frutteti e piante aromatiche, sono infatti disseminate 210 sculture dei più grandi maestri del Novecento (Manzù, Cascella, Pomodoro, Vangi, Melotti, Cesar, Spoerri…, solo per fare qualche nome), che si possono ammirare seguendo il dolce percorso collinare.

Alta Valle del Samoggia, Castello di Serravalle
Puntando verso Savigno, si va infine alla scoperta dell’Alta Valle del Samoggia. Curva dopo curva, il paesaggio diventa sempre più suggestivo, alberi di ciliegio incorniciano chiesette solitarie, come a Fagnano e corrono paralleli alla strada provinciale, che spalanca all’improvviso un sipario di calanchi e innumerevoli angoli di selvaggia bellezza.

















Domus del Chirurgo, Rimini
Informazioni su Domus del Chirurgo Piazza Ferrari, 47900 Rimini (Rimini) 0541 793 851 musei@comune.rimini.it http://www.domusrimini.com/ da martedì a sabato 8.30-13 e 16-19 domenica e festivi 10-12.30 e 15-19 6,00 euro Fonte: MIBACT



















































Teatrino di Villa Altieri, Bologna
Nel giardino dell’Istituto di Istruzione Superiore Tecnica Agraria “Arrigo Serpieri” di Bologna sorge un piccolo teatro all’aperto, che insieme ad un oratorio (edificato nella seconda metà del secolo XIX secondo il gusto neogotico a quel tempo in voga) e ad una voliera sono tutto quel che resta della signorile villa Altieri.











































Biblioteca Classense, Ravenna
Le origini della Biblioteca Classense risalgono al secondo decennio del XVI secolo, quando, in seguito alla battaglia di Ravenna del 1512, i camaldolesi abbandonarono il sito suburbano di Classe per costituire all’interno delle mura cittadine quello che sarebbe diventato il più importante complesso monastico dell’Ordine.



































Museo del Risorgimento di Ravenna
La collezione del Museo del Risorgimento di Ravenna, oggi riordinata nell’ex chiesa di San Romualdo, nacque dalla volontà di documentare la grande e sentita partecipazione, l’ammirazione e la devozione del popolo ravennate verso le patriottiche battaglie, ma anche per assolvere ad un compito di educazione politica alla nuova identità nazionale.