
Si scrive Odigeo ma si legge Opodo, eDreams, GoVoyages e TravelLink. Odigeo non è l’acronimo delle OTA suddette ma è il nuovo marchio che le raggruppa. Dopo l’organizzazione dei player di viaggio leader nei propri Paesi, Odigeo si appresta a rappresentare la corporate più rappresentativa in Europa.
Per meglio capire la storia di Odigeo, bisogna far un passo indietro a qualche mese fa quando, alcune OTA famose, come per esempio Opodo, sono state acquisite. Su questo blog, in più riprese, mi sono occupata della messa in vendita prima e, dell’acquisizione poi, della corporate ex Amadeus. In prima istanza, secondo le indiscrezioni che arrivavano in quel periodo, erano Google ed Expedia ad essere interessate alla vendita di Opodo.
L’indiscrezione, però, dopo qualche mese si è rilevata infondata oppure, volendo salvare la fonte della notizia, i due player si sono fatti da parte perché non hanno riscontrato i segni di un affare. Chi invece non si è fatto sfuggire l’occasione è Axa (GoVoyages) e Permira (eDreams), asse franco-spagnolo che si sono aggiudicati Opodo per 450 milioni di euro.
Tra un’acquisizione e un’altra, dunque, si è formato il colosso Opodo, eDreams, GoVoyages e TravelLink che da oggi possono fregiarsi dello stesso cappello dal nome “Odigeo”. Il sito del nuovo brand non è attivo e comunque non è attraverso questo spazio web che la cordata europea ha intenzione di vendere viaggi.
Forti di brand che in molti Paesi europei costituiscono la “prima scelta” per il viaggiatore online, Odigeo ha la palese ambizione di rafforzarti sempre più nel vecchio continente prima di sferrare il colpo finale anche in area competitive come gli Stati Uniti. Aspirazione non da poco se si pensa che Odigeo spingerà sull’acceleratore della vendita di voli e hotel e nel nuovo continente ci sono player come Expedia e Priceline (gruppo Booking.com) che non hanno nessuna intenzione di lasciare spazi di mercato.
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