
Se fosse stata una gara linguistica avreste potuto aver dubbi su chi e cosa non decolla. Non essendo però una competizione di questo genere, sono certa che avete ben capito cosa non decolla. Almeno fino ad oggi. Il portale Italia.it, annunciato più volte durante ben due legislature e altrettante coalizioni, ancora oggi non ha trovato la giusta collocazione. E pensare che ci sono ragazzi smanettoni capaci di realizzare siti con strumenti Open Source (gli stessi utilizzati di Italia.it) che di siti ne tirano su diversi ogni giorno.
Contenuti di Italia.it
Un sito non è fatto solo di tecnologia. E allora analizziamo come sarà strutturata la gestione di Italia.it, sito ufficiale del Turismo in Italia, al cui indirizzo Internet fino ad oggi è corrisposto un ameno sito con scarsi contenuti neanche troppo accattivanti.
Il nuovo Italia.it
A partire da oggi si conoscerà quale sarà la società aggiudicataria dell’appalto per la gestione dei contenuti di Italia.it. La base d’asta per la realizzazione del portale è partita da oltre 2 milioni di euro e la società vincitrice dovrà strutturare una redazione con diversi articolisti oltre a madrelingua per le traduzioni dei testi nelle altre lingue. Tutto questo per tre anni. Per quanto concerne il discorso tecnico, come è già accaduto, la struttura sarà interamente composta da software Open Source come Drupal e Typo3.
Perchè Italia.it
Gli oltre due milioni di euro, in ogni caso, appaiono davvero sproporzionati rispetto alla realizzazione del progetto. Uno “schiaffo alla miseria” nel momento in cui forse più che di una forma promozionale istituzionale online, realizzabile con molto meno e in tempi brevi, c’è bisogno di idee innovative per rilanciare il comparto del turismo sempre in balia delle onde di un mare in tempesta da tempo ormai. E non sarà certamente il nuovo Italia.it a risollevare le sorti poiché nel tempo il progetto ha perso di credibilità per i troppi annunci e troppi sprechi. Tanto più che viene quasi da chiedersi: con tutto il materiale che si trova in Internet c’è proprio la necessità di sprecare ulteriori energie e risorse? Certo, il portale rappresenta l’Italia da un punto di vista istituzionale. Ma siamo così convinti che questo sito sia così importante per il turista che vuole visitare il nostro Paese?
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