Imposta Google come pagina iniziale, come temere per la propria leadership

Imposta Google come pagina iniziale
Imposta Google come pagina iniziale

Nulla a che vedere con i mondo del turismo, lo premetto. Questa volta voglio soffermarmi su una pubblicità display che mi ha colpito. La pubblicità display, del circuito Google AdSense e quindi proveniente da Google AdWords, in questo caso è di Google. Si presenta con il logo di Google e la dicitura: imposta Google come pagina iniziale.
Apparentemente nulla di strano eppure il banner pubblicitario invoglia il lettore a cliccare e, soprattutto, a far sì che il lettore/utente utilizzi Google come porta di ingresso.

I portali
Una volta i siti che si proponevano come porta di ingresso alla navigazione si chiamavano portali, nome che deriva proprio dalla loro mission. Poi arrivò Google ed Internet non solo perse le sue porte di ingresso (quanti portali sono scomparsi con l’avvento del motore di ricerca?) ma per anni (dai primi anni 2000 ad oggi)  molti hanno confuso l’accesso ad Internet con Google a tal punto che per diversi utenti Google era addirittura il sinonimo di Internet. Per certi versi lo è anche stato se si pensa al numero di utilizzatori di Internet e del motore di ricerca di Mountain View ma questo binomio ha avuto valore fino a qualche tempo fa fino a quando, cioè, Internet è stato popolato da persone vogliose di condividere esperienze. Nascono così i social network, siti fatti per e da persone. Il suo rappresentante per antonomasia è Facebook che ha mostrato subito i suoi aspetti positivi (l’umanità è sempre mancata in casa Google che ha affidato la sua mission a software ed algoritmi) e i suoi aspetti negativi (sono subiti emersi le negatività e i lati deboli delle persone).
La pubblicità di Google
Internet del secondo decennio del 2000 in moltissimi casi, soprattutto fra i nativi digitali, ha un’altra porta di ingresso: Facebook. Questo lo si sa bene in casa Google che per anni ha fatto “il buono e cattivo tempo” nel mondo delle ricerche, per capacità proprie e per demeriti dei competitor che nel corso degli anni hanno ripetuto errori e involontariamente lasciato a Google anche molte idee poi rivelatesi vincenti (vedi Google AdWords idea nata in casa Yahoo!).  Ed ecco che per la prima volta, dopo anni di silenzio, Google mostra un volto più umano proponendo pubblicità con diversi mezzi: dalla televisione fino ad Internet.  Sul formato banner (display) 300×250, il più performante e questo Google lo sa visto che in questi anni ha potuto raccogliere i dati della maggior parte dei siti (circa il 90%) che utilizzano pubblicità AdSense oltre all’AdServer DPF made in Double Click utilizzato da diversi siti per la gestione della pubblicità formato tabellare (banner, pubblicità testuale, etc.) Google invita il navigatore ad utilizzare il motore come pagina predefinita (quindi porta di ingresso a Internet). Il cambiamento è in atto da qualche tempo e Google sta correndo ai ripari perché anche il modello di business della società californiana potrebbe conoscere diverse imperfezione nell’era del Web 2.0 e all’alba del Web 3.0.

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2 Commenti

  1. Olá venho mais uma vez aqui neste blog amigo, de modo a retribuir a visita dada…….
    Chamo-me Tiago,amo blogues , dedico muito do meu tempo a melhorar o meu espaço online costumo também corrigir legendas para vários fóruns,se calhar viram alguma série com legendas corrigidas por min!
    E por hoje é tudo, pois eu trabalho em turnos e tenho de ir dormir umas horas.
    Até outro dia………….

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