Cinque mondi, cinque terre, cinque piccoli gioielli aggrappati alla montagna che strapiomba sul mare; cinque meraviglie di casine colorate una sull'altra, il cui paesaggio ha richiesto più di mille anni di formazione. Così, Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso siglano oggi uno dei parchi naturali più affascinanti d'Italia, annidato su una lingua di terra a ovest di La Spezia, in Liguria, tra luci, colori, atmosfere e sapori unici.
Una delle attrattive più famose è senz’altro la Via dell’Amore, tra Manarola e Riomaggiore, un chilometro di passeggiata a picco sul mare, dove la pietra cambia passo dopo passo, siglando grotte fiabesche (niente di meglio per romantici rendez vous), incorniciate da capricci di agavi e pitosfori, che si sporgono a 50 metri sul mare. Ma c’è anche la Via dei cinque antichi Santuari, che sorvegliano la costa, a offrire un affascinante spunto di visita: Montenero, sulla strada per Manarola; Nostra Signora, gioiello romanico poco fuori il borgo di Volastra; San Bernardino, sul sentiero di Corniglia; il Santuario della Madonna di Reggio, sopra Vernazza, e quello della Madonna di Soviore, a tre quarti d’ora di passeggiata da Monterosso. In queste chiese, secoli fa, la gente dei borghi si riuniva per pregare contro la minaccia dei turchi invasori. Oggi, a salirvi, sono ancora le donne, che non hanno perso l’abitudine di affidarsi ai Santi e alla Madonna, quando i loro uomini sono in mare. Il percorso, da fare a piedi o a cavallo, parte dal Sentiero Azzurro, che unisce, a mezzacosta, Monterosso a Riomaggiore e si inerpica fino al borgo medievale di Volastra, proseguendo quindi lungo la Via dei Santuari, tra pinete e boschi di castagno, vigne e uliveti, crinali e valloni a strapiombo sul mare. Ma le Cinque Terre sono bellissime anche viste dal mare, grazie al comodo e frequente servizio di battelli in partenza da La Spezia, Portovenere e Levanto.
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