La Processione dei Misteri di Trapani non ha eguali in Italia: non solo ha una storia tra le più antiche nel nostro paese ma è anche il rito pasquale di maggior durata.
La Processione dei Misteri di Trapani nasce infatti quattro secoli fa e, di anno in anno, torna a ripetersi con rinnovata devozione e con un fortissimo sentimento di partecipazione nella cittadinanza di Trapani e dei dintorni.
La caratteristica principale di questo arcaico rito pasquale siciliano è la sua durata: la processione si svolge nell’arco di ben 24 ore, a partire dalle ore 14:00 del Venerdì Santo e dunque fino alle ore 14:00 del Sabato Santo.
Tutto nasce e termina nello stesso luogo sacro: si tratta della Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio; da qui i Sacri gruppi dei Misteri – capeggiati dunque da 20 raffigurazioni artistiche della Passione e Morte di Cristo – percorrono un lungo tragitto tra le vie cittadine, lasciandosi introdurre da musiche, canti sacri e da spettacoli devozionali di luci.
Ciascun “Mistero” è sorretto a trasportato a spalla da almeno 10 persone – i “Massari” – che si muovono a suon di musica, “dondolando” in maniera da dare un ritmo particolare alla processione, in questa sorta di danza definita in dialetto come “annacata”.
Questo è l’elenco dei 20 gruppi sacri e delle relative maestranze:
- La Separazione (‘A Spartenza) a cura del ceto degli Orefici
- La Lavanda dei piedi a cura del ceto dei Pescatori
- Gesù nell’orto dei Getsemani a cura del ceto degli Ortolani
- L’arresto a cura del ceto dei Metallurgici
- Caduta al Cedron a cura del ceto dei Naviganti
- Gesù dinanzi ad Hanna a cura del ceto dei Fruttivendoli
- La Negazione a cura del ceto dei Barbieri e Parrucchieri
- Gesù dinanzi ad Erode a cura del ceto dei Pescivendoli
- La Flagellazione a cura del ceto dei Muratori e scalpellini
- L’incoronazione di spine a cura del ceto dei Fornai
- Ecce Homo! a cura del ceto dei Calzolai
- La Sentenza a cura del ceto dei Macellai
- L’ascesa al calvario a cura del ceto del Popolo
- La Spogliazione a cura del ceto Tessili e abbigliamento
- La sollevazione della Croce a cura del ceto dei Falegnami
- Ferita al costato a cura del ceto dei Pittori e decoratori
- La Deposizione a cura del ceto dei Sarti e Tappezzieri
- Il Trasporto al sepolcro a cura del ceto dei Salinai
- Il Sepolcro a cura del ceto dei Pastai
- L’Addolorata a cura del ceto dei Camerieri, Cuochi, Cocchieri, Autisti, Baristi, Pasticcieri, Albergatori, Ristoratori e Affini.
Trapani: vedi anche
A migliaia sono le persone che si riversano per le strade di Trapani per incrociare la Processione dei Misteri, dalle prime ore del pomeriggio, passando per le ore notturne e fino al giorno seguente quando si farà ritorno presso la Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio.
Questo è in linea di massima il percorso seguito dalla Processione dei Misteri (tratto dal sito ufficiale della manifestazione unionemaestranzetrapani.com):
Chiesa Anime Sante del Purgatorio – Piazza Purgatorio – Via Generale Domenico Giglio – Corso Vittorio Emanuele – Via Torrearsa – Via delle Arti –Via Barone Sieri Pepoli – Piazza Cuba – Via Cuba – Piazza Notai – Via Argentieri – Piazza Sant’Agostino – Corso Italia – Via XXX Gennaio – Via Osorio – Via Spalti – Piazza Vittorio Emanuele – Via Giovan Battista Fardella lato sud fino all’altezza dell’incrocio con la Via Marsala – Via Giovan Battista Fardella lato nord – SOSTA – Via Giovan Battista Fardella lato nord – Piazza Vittorio Emaunele – Viale Regina Margherita – Piazza Vittorio Veneto – Via Garibaldi – Via Libertà – Corso Vittorio Emanuele – Via Serisso – Via Nunzio Nasi – Via Giacomo Tartaglia – Viale Duca d’Aosta – Via Cristoforo Colombo – Via Giovanni da Procida – Via Silva – Piazza Scalo d’Alaggio – Via dei Piloti – Largo delle Ninfe – Via Carolina – Piazza Generale Scio – Corso Vittorio Emanuele – Via Torrearsa – Piazza Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa – Piazza Lucatelli – Via Turretta – Via San Francesco d’Assisi – Piazza Purgatorio – Chiesa Anime Sante del Purgatorio.
Un rito affascinante, quasi ipnotico che conserva ancora le tracce delle sue origini andaluse.
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