
E’ infatti impossibile sfuggire alla seduzione delle tante specialità, che occhieggiano nelle vetrine delle pasticcerie tradizionali e dei caffè del centro storico, in questa città così generosa di monumenti e bellezze culturali.
Tappa da non perdere è, per esempio, l’Antica Pasticceria Mazzara, in via Generale Magliocco 15, un locale immenso, tra il centro e La Cala del Porto, dove la gente fa la fila per acquistare i tipici cannoli ripieni di ricotta, guarniti con la scorzetta di arancia candita.
E sontuose cassate nei colori sfavillanti della glassa e dei canditi, con il cuore tenero, frutto dell’impasto tra ricotta, liquore, cannella, cioccolato e pan di Spagna.
Prezioso lascito della dominazione araba; dolce da Mille e una Notte, capace di deliziare anche i palati più esigenti, viene qui proposta in tutte le dimensioni: dalle rotonde cassatine a quelle grandi, con la forma geometrica.
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Altro simbolo della pasticceria locale è la Frutta di Martorana, dolcetti coloratissimi, con il cuore di pasta di mandorle, chiamata anche “pasta reale”, modellati a forma di fichi, arance, nespole, pesche, pere, cocomeri, mandarini. Così lucidi, perfetti e invitanti, che sembrano veri.
La leggenda vuole che siano stati inventati dalle suorine della Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, nota come La Martorana.
Se ne trovano di ottimi alla Pasticceria Massaro, in via Ernesto Basile 24, dove vengono venduti a peso e anche in comode confezioni da viaggio.
La pasta reale è un ingrediente che ricorre in molti dolci palermitani, alcuni legati a ricorrenze religiose, come la Pasqua, momento in cui fanno la loro comparsa dolcissimi Agnelli ricoperti di candida glassa, adagiati su piccoli vassoi, con una bandierina della vittoria.
Per trovarli, si può andare da Oscar, in via Migliaccio 39, dove vengono venduti a peso, insieme al profumato Buccellato, una specie di ciambella con fichi, frutta secca e aromi di Sicilia, e a montagne di pastine mignon con scaglie di mandorle e pistacchi.
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