Osteria del Moretto e Da Matusel a Bologna

Percorriamo via D'Azeglio, a Bologna, fino in fondo e ci ritroviamo a Porta San Mamolo, dove si annida un altro spezzone di amarcord tutto bolognese: l'Osteria del Moretto.

Il Moretto, Osteria Bologna
Il Moretto, Osteria Bologna

L’Osteria del Moretto è un’ex mescita degli anni Venti, che di quell’epoca ha conservato quasi tutto: i tavoli col ripiano in marmo, le sedie, il bancone e i pavimenti in graniglia colorata, dove si distinguono ancora tre botole attraverso cui si faceva scorrere il mosto nelle gigantesche botti sotterranee.

Alle pareti color bianco e rosso vino pendono stampe, grandi foto in bianco e nero (come quelle, bellissime, della famiglia Guccini e di un giovane Garibaldi), manifesti, locandine di eventi culturali che l’osteria ospita con continuità.

Il Moretto è stato uno dei trampolini di lancio per molti artisti e non passa anno che nei suoi interni non si girino film o spot pubblicitari. Come potete capire, il posto è di grande autenticità. Gli stessi muri testimoniano secoli di lotte tra sacro e profano, tutto lo stabile sorge sulle rovine della chiesa dei Frati Olivetani, sconsacrata da Napoleone e data in seguito alle fiamme (oggi è ancora visibile il chiostro fatiscente). Nell’Ottocento, data la vicinanza a una delle porte cittadine, era luogo di accoglienza e ristoro dei pellegrini.

Oggi a condurla sono Massimo Mutti e alcuni soci “mecenati”, che ne hanno fatto anche uno spazio per rassegne musicali, poesia, cabaret, mostre di pittura e fotografia.

Massimo, rodatissimo a fare le ore piccole, ama intrattenere la clientela folta ed eterogenea, fatta anche di giovani che, nella bella stagione, quando non trovano posto, si accontentano del muretto aldilà della strada. La cantina è molto curata, con vini in gran parte rossi, mentre la cucina propone piatti freddi e caldi, con prezzi per tutte le tasche.

Il Moretto, Osteria BolognaIl Moretto, Osteria Bologna

Torniamo verso piazza Maggiore e puntiamo al quartiere universitario, per raggiungere un’altra osteria gettonata non solo dai bolognesi, ma anche dagli studenti: Da Matusel, in via Bertoloni, all’interno del quattrocentesco Palazzo Bianconcini.

Il locale, che per lungo tempo ha legato la propria fama alla pasta e fagioli, ha cambiato gestione da circa un anno. I nuovi titolari hanno cercato di rilanciarne l’immagine restaurando gli interni e proponendo cucina veloce a pranzo e specialità siciliane a cena.

Vera o non vera, la storia ha comunque solleticato la fantasia di molti e ancora oggi, nella sala al pianterreno, si possono vedere alcune targhe in marmo coi nomi delle più famose case d’appuntamento e una “Mappa del Piacere di Bologna”, dipinta da Antonio Pinotti nel 1978.

Il locale è soppalcato, al piano di sopra le ampie volte a vela e il gioco degli stucchi siglano un ambiente delizioso per cenare e ritrovarsi tra amici.

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