Per sciogliere tutti i dubbi è bene fare una vista ad Olimpia, la sede incontrastata della Olimpiade. Se c’è un luogo che non è stato mai scelto dagli esseri umani per ospitare le discipline sportive, questa è Olimpia. In questa località del Peloponneso in Grecia, ancora oggi sono visibili i resti delle costruzioni sportive realizzate per la prima Olimpiade della storia che, risalgono, al 776 a.C. in onore di Zeus.
Olimpia ha rappresentato nella storia della civiltà greca, una delle una delle città più importanti e prestigiose che si contrapponeva alla rivale Delfi. Oggi un piccolo villaggio di poco più di mille abitanti, sorge a ridosso di quello che fu lo stadio olimpico che, raccoglieva, circa 45 mila spettatori, quasi come i moderni stadi di calcio.
Tutto intorno uno splendido paesaggio: dolci colline e rigogliosi boschi. Chi si reca oggi nello stadio non può evitare di passare sotto la porta degli eroi. Ad Olimpia tutto sembra immobile. Le colonne reggenti le strutture sportive, sono crollate (in parte distrutte dall’uomo e in parte dal tempo e dagli eventi) e qui abbandonate perché l’uomo non può e non deve intervenire nel luogo sacro degli dei.
Olympia: vedi anche
La sua scelta strategica, dovuto al clima mite e alla amenità del luogo, fu un volere divino. Sulla verde collina di Cronion, nacque Olimpia ed oggi, al visitatore esperto, non può sfuggire l’emozione che si coglie vagando fra le sue rovine.
Sembra che Olimpia sia ancora emergente e conservi forza e perseveranza per primeggiare.
Emozione che si fa più intensa quando si fa visita al Santuario, ai Tempi di Zeus e di Era (dove si trovavano le sculture Ermete e Dioniso di Prassitele), ai Tesori e alla Palestra. E’ questa la sede della Olimpiade che mai è andata via da qui.
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