Minervino Murge è situato al limite settentrionale delle Murge, in un’area che ha visto il rinvenimento di reperti riconducibili al periodo Neolitico. Il 12 maggio 2002, i reperti archeologici dell’originario Museo organizzato dall’archeologo Giuseppe D’Aloja, vengono composti in una mostra archeologica denominata “Quando l’Ofanto era color dell’ambra” all’interno del Palazzo Comunale. In tale mostra vengono esposti diversi reperti come anfore, utensili d’uso comune e armi risalenti ad un esteso periodo storico che copre il primo millennio a.C., dalla creazione del primo insediamento abitativo dislocato presso la Lama Matitani, per giungere fino ai primi secoli dell’Impero Romano. Ricordiamo tra i vari reperti il tesoretto con sedici monete d’argento provenienti dalla Campania, da Arpi e addirittura dalla greca Corinto indicanti l’esistenza di un’ampia area di scambi commerciali nel III sec. a.C.; i preziosi gioielli come collane d’ambra lavorata e monili in oro, argento e bronzo che testimoniano la presenza aristocratica e principesca della donna tra il VI e V sec. a.C.; il cratere da simposio e lo strigile indicanti l’influenza della cultura greca nel Melfese del IV sec. a. C.; spade e cinturoni che caratterizzavano l’abbigliamento degli esponenti dell’aristocrazia guerriera.
Informazioni su Museo civico Minervino Murge
Piazza Aldo Moro 6 ,
76013 Minervino Murge (Barletta-Andria-Trani)
0883695900
museo.minervino@infinito.it
Fonte: MIBACT