Musei capitolini, Roma

La nascita dei Musei Capitolini viene fatta risalire al 1471, quando il papa Sisto IV donò al popolo romano un gruppo di statue bronzee di grande valore simbolico.

Le collezioni dei Musei capitolini hanno uno stretto legame con la città di Roma, da cui proviene la maggior parte delle opere.

Il Sistema Musei Civici di Roma Capitale è costituito da un insieme di sedi e collezioni di grande importanza storico artistica che, oltre a essere oggetto di un complesso di attività istituzionali di studio, conservazione e ricerca, hanno un progetto comune di elaborazione, produzione e valorizzazione culturale.

Il Sistema coordina risorse umane, tecnologiche e finanziarie al fine di offrire all’utenza: attività culturali ed espositive di grande rilevanza, servizi di accoglienza al pubblico e di guardiania, servizi educativi e iniziative didattiche, servizi editoriali e merchandising.

Il Gestore si occupa della gestione e valorizzazione dei musei del Sistema Musei Civici, organizzando eventi, mostre, convegni, concerti e iniziative didattiche, cioè visite e laboratori didattici.

Ospitati nel palazzo dei Conservatori e nel Palazzo Nuovo, i musei capitolini costituiscono il più antico museo pubblico del mondo, grazie alla donazione del 1471 da parte di Sisto IV di alcune opere precedentemente conservate in Laterano.

Nel ‘500 Leone X e Pio V implementarono la collezione, ma fu soprattutto nel 1734 con l’acquisizione della collezione di marmi antichi della collezione Albani, che il museo si ingrandì notevolmente. Con Roma capitale si arrivò a occupare anche il palazzo dei Conservatori e a creare il Museo Nuovo (1925) e il Braccio Nuovo (1952).

I musei sono costituiti da una collezione di marmi e bronzi classici, dalla pinacoteca e dal medagliere.

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