L'isola di Ortigia racchiude il centro storico di Siracusa: per la sua particolare posizione geografica fu la prima ad essere abitata e ad aver visto succedersi espressioni importanti delle maggiori civiltà del Mediterraneo.
Visitarla significa compiere un viaggio lungo 3000 anni, concentrati in appena un chilometro quadrato, disegnato da templi greci, chiese cristiane, palazzi svevi, aragonesi e barocchi, vicoli arabi, cortili fioriti, botteghe, modeste abitazioni e grandi edifici pubblici. Da vedere il Castello Maniace, acquattato nella parte meridionale, fu fatto costruire nella prima metà del XIII secolo da Federico II di Svevia e utilizzato sia come residenza che come baluardo difensivo. Sopravvissuto sia al terremoto del 1693 che a un’improvvisa esplosione di polveri da sparo nel 1704, ha mantenuto l’originaria pianta quadrata e ha salvato una sola torre d’angolo. Il Duomo, nato nel V secolo come tempio di Athena, subì diversi rimaneggiamenti per diventare una basilica cristiana, fino alle attuali forme barocche; custodisce importanti opere d’arte e una statua seicentesca di Santa Lucia. Sulla vivace Piazza Duomo affacciano pregevoli palazzi barocchi, tra i quali Palazzo Beneventano dal Bosco e Palazzo del Senato. Nella parte settentrionale di Ortigia si trova il Tempio di Apollo del VI secolo a.C., considerato il più antico della Sicilia, nel corso dei secoli divenne chiesa bizantina, moschea araba, chiesa normanna e caserma aragonese. A Ortigia, tutte le strade, tutti gli itinerari di visita portano al mare. Al tramonto, il grande porto naturale diventa un luogo magico, carico delle ultime voci, degli ultimi gesti della giornata e dei profumi di pesce che arrivano dai vicini ristoranti. A nord, sulla terraferma, si estende la Neapolis, con l’imponente Parco Archeologico, di cui fanno parte il Teatro Greco, l’Anfiteatro Romano, l’Ara di Ierone II, la Latomia del Paradiso con la Grotta dei Cordari e quella dell’Orecchio di Dionisio, una necropoli e la suggestiva Via dei Sepolcri.
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