Borgo svettante sopra Montecarlo, che si può raggiungere anche con l’autostrada uscendo allo svincolo La Turbie-Monaco. Su di un pianoro si alza il famoso Trophée des Alpes, una delle vestigia più imponenti e più importanti della dominazione romana, risalente al 6 sec. a.C.
Le cave circostanti di pietra bianca fornirono la materia prima per edificarlo (con la stessa sono stati costruiti la cattedrale e il Museo Oceanografico di Monaco) in occasione della vittoria di Augusto in Gallia.
In origine il monumento, alto 50 metri e scandito da 24 colonne doriche, sosteneva una gigantesca statua dell’imperatore, che nei secoli andò distrutta e l’intero complesso danneggiato, finchè non intervennero i restauri a preservare gli attuali 35 metri d’altezza per 38 di larghezza.
Nel verdissimo parco in cima a uno spuntone roccioso, si può visitare il museo allestito per conservare i tanti reperti trovati in zona e si può ammirare una ricostruzione in scala dell’originario Trophée (apertura quotidiana dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 19.30).
La Turbie è un paesino incantevole, dell’antica cerchia muraria sopravvivono due porte e numerosi edifici che vanno dall’XI al XIII secolo e una chiesa barocca del Settecento.
Montecarlo: vedi anche
Proseguendo sulla Grande Corniche che si congiunge alla D45, si arriva a un borgo medievale di grande atmosfera: Eze. Il suo passato movimentatissimo gli ha regalato un aspetto più che singolare, con tutto un susseguirsi di scalinate, vie, passaggi angusti, gallerie che attraversano abitazioni, giardini pensili e un pittoresco contorno di rupi da cui si cattura il Mediterraneo.
La Rue du Barri è la via principale, zeppa di negozietti, laboratori artigianali e punti di ristoro.
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