Il suo clima più che mite regala generose fioriture e parchi in cui convivono piante mediterranee e specie subtropicali. Una nutrita rete di servizi moderni ed efficienti testimonia una spinta imprenditoriale costantemente proiettata al futuro e un notevole dinamismo culturale (che, tra le tante espressioni, annovera prestigiose collezioni d’arte pubbliche e private, e le geniali architetture di Mario Botta).
A Lugano, gli italiani, e soprattutto i lombardi, vengono volentieri per la gita domenicale, per lustrarsi gli occhi davanti a vetrine scintillanti, assaporare l’atmosfera dei quartieri vecchi e nuovi, fare romantiche gite in battello o salire in funicolare al Monte San Salvatore o al Monte Bré, da dove il panorama è fantastico. Quattro passi nella città vecchia consentono di ammirare la duecentesca Cattedrale di San Lorenzo, che subì diversi rimaneggiamenti tra il XIII e il XV secolo (la facciata, per es., è in stile rinascimentale lombardo) e Piazza della Riforma, che ne sono i punti nevralgici. La contigua Piazza Rezzonico si apre generosamente sul lago, proprio di fronte all’imbarcadero ed è dominata dalla mole ottocentesca del Palazzo del Municipio. La passeggiata può continuare nella celebre via Nassa, parallela al lungolago, il cui lato sinistro è orlato da portici; qui, gli amanti di orologi, gioielli e di tutto quanto è shopping di lusso hanno di che lustrarsi gli occhi e alleggerire il portafogli. La via conduce quindi a Piazza Luini, dove spunta la cinquecentesca Chiesa di Santa Maria degli Angioli, guarnita da uno svettante campanile romanico, che all’interno custodisce alcuni tra i più famosi dipinti di Bernardino Luini, allievo di Leonardo. Gli amanti dell’arte possono fare una capatina al settecentesco Palazzo Riva, per ammirare i capolavori del Museo Cantonale d’Arte, che riunisce opere di artisti non solo ticinesi, ma anche elvetici e stranieri (Renoir, Carrà, Pissarro, Klee, Kandinskij, Degas, Sironi). O a Villa Favorita, nella frazione di Castagnola, dove si trova la collezione Thyssen-Bornemisza. Lugano, infine, è anche la città di Mario Botta, il cui genio architettonico lascia diverse tracce, tra cui la più conosciuta: l’edificio della Banca del Gottardo, al cui interno si annida anche una galleria d’arte.
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