Berna, capitale della Confederazione Elvetica e dell'omonimo cantone, è una città dal carattere tranquillo e decisamente sornione.
L’arteria che ne percorre il settore medievale si chiama Spittalgasse e regala un suggestivo colpo d’occhio sulle caratteristiche case porticate che la bordano.
Sotto le antiche volte si annidano negozi, botteghe antiquarie, piccole gallerie d’arte, le inconfondibili cantine e localini d’atmosfera. Un microcosmo da scoprire senza fretta, con un occhio anche alla serie di splendide fontane (Berna ne conta moltissime, di cui una quindicina storiche) dai colori brillanti e lo zampillo vivace: una di queste è la Pfeiferbrunnen, la fontana del suonatore di cornamusa, opera del maestro Hans Gieng.
Tappe da non perdere sono la Bundesplatz, cuore della vita politica federale, perché ospita l’imponente Bundeshauser, sede del governo e del parlamento elevetici; Kramgasse con la splendida Torre dell’Orologio; il Kunstmuseum, museo delle belle arti ricchissimo di capolavori antichi e moderni; l’Orto Botanico accoccolato sulla riva destra del’Aare, il fiume che lambisce la città; la Franzosischekirche, la più antica chiesa bernese, della fine del Duecento, nonostante la facciata barocca; la celebre fossa degli orsi, animali simbolo (o meglio, dei numi tutelari), attorno alla quale si assiepa una piccola folla di curiosi e bambini, indaffarati a lanciare carote e tutto quanto può far gola ai simpatici plantigradi. Infine, la Cattedrale di San Vincenzo, uno degli esempi di architettura tardogotica più significativi della Svizzera e la galassia dei musei attorno a Helvetiaplatz: Museo Alpino, Museo Storico Bernese, Museo del Tiro a Segno, quello di Storia Naturale e la faraonica Biblioteca Nazionale Svizzera, che raccoglie oltre un milione di volumi, stampe e mappe d’epoca.
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