Partendo dalla necessità di fornire maggiori chiavi di lettura storiche del Forte, il grande polo turistico-culturale della Regione autonoma Valle d’Aosta, si è reso necessario allargare – nel tempo e nello spazio – la conoscenza della fortezza ottocentesca nella storia di lunga durata dei sistemi di fortificazione attraverso una lettura delle Alpi in quanto limite, ostacolo, barriera naturale, frontiera mobile, territorio e linea di confine politico abitato e vissuto, attraversato e percorso, difeso e fortificato.
All’ambizioso progetto museografico che comprende già il Museo delle Alpi, dei percorsi tematici Le Alpi dei Ragazzi e delle Prigioni accanto a spazi dedicati a mostre temporanee di respiro internazionale, il Forte aggiunge un inedito prezioso tassello.
Collocato nell’Opera Ferdinando, situata al primo livello della rocca fortificata di Bard, il museo si estende su una superficie di oltre duemila metri quadri.
Il nuovo affascinante percorso storico si sviluppa in tre sezioni: il “Museo del Forte e delle Fortificazioni”, “Le Alpi Fortificate (1871-1946)” e “Le Alpi, una frontiera?”.
La prima parte, il “Museo del Forte e delle Fortificazioni”, allestita nell’Opera Ferdinando Superiore, presenta una serie di ambientazioni storiche corredate da plastici, filmati e armi autentiche, con un iter narrativo che mette in luce l’evoluzione delle fortezze delle Alpi Occidentali attraverso il progredire delle armi e delle strategie militari, dei materiali e delle tecniche costruttive, a partire dall’epoca romana per giungere sino alle nuove soluzioni architettoniche e balistiche del Novecento. La visita permette un apprendimento rapido: grazie alla riproposizione cinematografica di celebri spezzoni di film contenenti scene di guerra (Le Crociate – Kingdom of Heaven, Ridley Scott, 2005; Masada, Boris Sagal, 1981; Il mestiere delle armi, Ermanno Olmi, 2001; Alatriste, il destino di un guerriero, Augustin Diaz Yanks, 2006; The last valley, James Clavell, 1971; Revolution, Hugh Hudson, 1985; L’ultimo dei Mohicani, Michael Mann, 1992; Glory. Uomini di gloria, Edward Zwick, 1989, Cold Mountain, Anthony Minghella, 2003) e percorsi narrativi, cartografia d’epoca e contemporanea e scenografie ricreate con armi e ricostruzioni in scala di sezioni murarie di fortificazioni, lo spettatore è proiettato nell’epoca di pertinenza di ogni singola sala in un viaggio che lo vede protagonista.
La seconda parte del museo, “Le Alpi Fortificate (1871-1946)”, collocata nelle sale dell’Opera Ferdinando Inferiore, è dedicata alle trasformazioni intervenute tra la fine del XIX e il XX secolo, e inserisce il Forte di Bard all’interno del sistema delle fortezze ottocentesche. Al suo interno sono riproposti modelli in scala e ricostruzioni scenografiche, volti a evidenziare non solo i caratteri considerati maggiormente rappresentativi delle fortificazioni nell’arco alpino, ma cercando anche di rendere protagoniste le Alpi stesse, teatro di un’evoluzione tecnologica che le ha portate a divenire “la frontiera d’Italia”. Un racconto nell’evoluzione delle fortezze attraverso il progredire delle armi, il mutare dei materiali e delle tecniche costruttive, il graduale ispessimento dei muri, la collocazione dei Forti in luoghi sempre più dominanti, l’evolversi delle metodologie strategiche e delle soluzioni architettoniche, il tutto costantemente rapportato alle capacità offensive del nemico. Il tema della montagna militarizzata è toccato nelle sezioni dedicate alla Prima e alla Seconda Guerra Mondiale e alla Resistenza, sempre puntando sull’impatto evocativo affidato a un approccio multimediale.
La terza e ultima parte del museo pone l’interrogativo “Le Alpi, una frontiera?” con l’obiettivo di mettere il visitatore nella condizione di riflettere sul percorso compiuto e sul significato da dare al termine frontiera: confine o barriera? Ostacolo o tratto d’unione?
Si delinea così un percorso espositivo che trasmette una visione complessa e strutturata non solo del Forte di Bard, ma anche del contesto storico, sociale, culturale e geopolitico all’interno del quale esso è inserito nelle diverse epoche storiche: un viaggio nel passato che si conclude con una riflessione estremamente attuale sul presente.
Il visitatore è così protagonista di un dialogo con il luogo in cui si trova, alla ricerca di un’identità, quella delle Alpi, in continua evoluzione, che diviene crocevia delle grandi vicende del passato e di quella storia degli uomini fatta di semplici memorie e azioni.
Il Ferdinando. Museo delle Fortificazioni e delle Frontiere
Forte di Bard. Valle d’Aosta
Orari: da martedì a venerdì: 10.00 – 18.00 | sabato, domenica e festivi: 10.00 – 19.00
chiuso il lunedì
Tariffe: Intero 9,00 euro | Ridotto 7,00 euro | Ridotto ragazzi (6-18 anni) e scuole: 5,00 euro
Cumulativo adulti (Museo delle Alpi, Il Ferdinando, Prigioni) 15,00 euro
Visita guidata (per gruppi) sino a 25 persone 80,00 euro + biglietto ingresso ridotto
Le tariffe sono comprensive dell’ingresso alla mostra Paolo Pellegrin. Frontiers.
Informazioni al pubblico
Associazione Forte di Bard | T. + 39 0125 833811 | info@fortedibard.it | www.fortedibard.it
Prenotazione visite guidate | T. + 39 0125 833817 | prenotazioni@fortedibard.it
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