Ecomuseo di archeologia industriale di Bivongi

L’Ecomuseo delle ferriere e fonderie di Calabria è un progetto dall’ACAI (Associazione Calabrese Archeologia Industriale, con sede a Bivongi) nato nel 1982. Lo scopo del progetto è quello della ricerca, studio, salvaguardia e promozione culturale
Ecomuseo di archeologia industriale di Bivongi, BivongiEcomuseo di archeologia industriale di Bivongi, Bivongi
L’Ecomuseo delle ferriere e fonderie di Calabria è un progetto dall’ACAI (Associazione Calabrese Archeologia Industriale, con sede a Bivongi) nato nel 1982. Lo scopo del progetto è quello della ricerca, studio, salvaguardia e promozione culturale del patrimonio dell’archeologia industriale calabrese, ed in particolare di quello esistente nella vallata dello Stilaro, definita “culla della prima industrializzazione meridionale”. L’ecomuseo sta intervenendo, da alcuni anni, nel  territorio comunale di Bivongi, per recuperare e  restaurare: Una antica bocca di miniera; Una centrale  idroelettrica del 1913; Due mulini idraulici; Una antica conceria, già ferriera Fieramosca; Una  casa albergo, annessa ad uno stabilimento termale.  Altre iniziative: il “Museo di Archeologia industriale e della cultura materiale”, il primo del genere nel Sud Italia, è già attivo in un  locale  sito nell’ex convento Basiliano  ” San Giovanni Theresti” a Stilo, ed  in  collaborazione con l’Amministrazione Comunale di  Pazzano, la realizzazione di un museo della “Cultura mineraria”..

Informazioni su Ecomuseo di archeologia industriale di Bivongi

Via Matteotti, 3
89040 Bivongi (Reggio di Calabria)
0964 731185

http://www.viaggicalabria.it
Fonte: MIBACT

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