Dublino: cosa vedere in 3 giorni nella capitale dell’Irlanda

Una vacanza a Dublino è un'esperienza di socializzazione totalizzante da fare al più presto, grazie all'atmosfera festosa dei pub, alla giovialità degli irlandesi e alla bellezze degli edifici della città. Vediamo cosa vedere a Dublino in 3 giorni.

Dublino ©Foto Tara Morgan
Dublino ©Foto Tara Morgan

Pur essendo una metropoli, ciò che colpisce di Dublino, capitale dell’Irlanda, è l’ordinata, seppur vivace, quotidianità che vi si respira: a dispetto del fatto che conta più di un milione di abitanti compreso l’hinterland, Dublino dà l’idea di essere un luogo raccolto e poco caotico.

Primo giorno a Dublino: Temple Bar

La zona più movimentata, soprattutto nel weekend, è Temple Bar, quartiere storico e celebre di Dublino ricchissimo di pub e locali vari. Ogni venerdì qui esplode la festa con tanto di gruppi musicali ovunque e birra a volontà.

A pochi passi da queste allegre strade, si erge il Dublin Castle, l’antico castello della città che, pur essendo in pieno centro, sembra riuscire a confinare al di fuori delle sue mura i rumori esterni. Il visitatore è accolto da un verdissimo giardino che accompagna verso l’ingresso vero e proprio. Sono visitabili varie stanze del Castello, a seconda però degli impegni istituzionali previsti che potrebbero richiede la chiusura di varie ali della struttura. Non si potrà andar via prima di aver ammirato la ricca esposizione della Chester Beatty Library, sempre all’interno della fortificazione.

Secondo giorno a Dublino: musei e chiese

In fatto di musei, Dublino si difende egregiamente con l’Irish Museum of Modern Art, la National Gallery, il National Museum, il Writer’s Museum o il Museo di Storia Naturale. Per fare il punto sulla storia di Dublino, in Dame Street c’è la City Hall, esempio di architettura georgiana e luogo in cui la storia cittadina è raccontata con esposizioni permanenti.

Non molto distante da qui, ecco il Trinity College, l’università di Dublino all’interno della quale si potrà visitare l’antichissima biblioteca e il Book of Kells, un libro miniato finemente decorato da monaci irlandesi, contenente la traduzione latina dei quattro Vangeli.

Una sosta nei giardini del Trinity College e poi si potrà fare un salto presso la statua di Molly Malone per iniziare una passeggiata su Grafton Street, la via dello shopping di Dublino.

Da ammirare anche le chiese, due delle quali particolarmente importanti: la Christchurch Cathedral, di culto anglicano, è l’edificio più antico di Dublino; ancora qualche centinaio di metri e ci si ritrova al cospetto della Cattedrale di San Patrizio, anch’essa protestante, ancor più grande e circondata da giardini e fiori.

Dublino cosa vedere: Happeny Bridge, Dublino ©Foto Tara MorganHappeny Bridge, Dublino ©Foto Tara Morgan

Terzo giorno a Dublino: Guiness e distillerie

Continuando verso questo frangente cittadino, si raggiunge facilmente la Guinness Storehouse, la fabbrica che produce la celebre birra nera. I visitatori potranno visitarla lungo i sei piani di cui è costituito il percorso, al termine del quale si potrà gustare una pinta nel Gravity Bar, il locale tutto circondato da vetrate che sormonta la torre della Guinness e regala una visuale mozzafiato e a 360° su Dublino.

Si può visitare anche quel che resta della storica distilleria della Jameson, azienda produttrice del famoso whiskey. E’ tempo di tornare verso Temple Bar, facendosi guidare dalla luce nel cielo dello Spire di O’Connell Street, la strada più grande di Dublino. Da qui ci si può dirigere sulle rive del fiume Liffey che taglia la città in lato nord e lato sud; il ponte più caratteristico che congiunge le due zone è l’Ha’penny bridge: da una parte c’è Temple Bar, dall’altra il vivacissimo quartiere ricco di negozietti di musica, di abbigliamento, di cibo di ogni cultura e di mercatini di frutta e fiori, molto pittoreschi e caratteristici.

Per chi ama la natura, meraviglioso è il Phoenix Park, un parco enorme all’interno del quale c’è lo Zoo di Dublino e tanto verde, tutto da vivere. Molto particolare, a tratti poetica, è la baia di Dublino, su cui tanto ha scritto anche James Joyce, la cui statua è visibile lungo O’Connell Street.

Anche i Docks, la zona portuale che sta cambiando faccia in favore di nuovi edifici modernissimi, riserva scorci caratteristici… chissà per quanto ancora, data la velocità alla quale si sta costruendo!

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