L'Abruzzo è una piccola mecca turistica, una regione quasi da record, perché al suo interno fa convivere tutti i tipi di ambienti, da quello montano a quello balneare, da quello di media collina a quello della pianura.
Anni fa, andava di moda definirla una regione-parco affacciata sul mare. E in effetti così è: i suoi cinque parchi (alcuni nazionali altri naturali), siglano una vera e propria catena verde a cui il litorale adriatico regala i toni dell’azzurro e del blu. A tanta ricchezza e varietà non poteva non corrisponderne altrettanta sul piano delle strutture di accoglienza che, soprattutto negli ultimi anni, hanno fatto passi da gigante in fatto di diversificazione delle tipologie. Ecco allora, accanto agli alberghi (stellati e non) e alle pensioni tradizionali, il proliferare di una fitta schiera di agriturismi, b&b, alberghi diffusi negli antichi villaggi un tempo abbandonati, affittacamere, chalet in quota, e chi più ne ha ne metta, nell’intento anche di far scoprire a trecentossessanta gradi questo meraviglioso territorio. Oggi far vacanza in Abruzzo non significa solo fare tuffi e prendere il sole sui lidi da Martinsicuro a Vasto, ma anche immergersi tra i grandiosi itinerari di trekking a piedi o a cavallo sul Gran Sasso o la Majella; fare sci da fondo sull’altopiano di Campo Imperatore d’inverno o lanciarsi in discese mozzafiato sulle piste generose di Campo Felice; o ancora battere a piedi, in mountan bike o in carrozza a cavalli i sentieri della transumanza nel chetino; partecipare all’emozionante vita sui trabocchi, le antiche baracche-macchine da pesca, che un tempo garantivano sostentamento alle famiglie dei pescatori, e molto altro ancora.
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