Generosa e invitante, la cucina giuliana esprime una grande miscellanea di culture, influssi e tradizioni.
Prodotti d’eccellenza sono naturalmente il Prosciutto di San Daniele e i vini: Ribolla Gialla, Tocai, Sauvignon, Picolit, Schioppettino e i mille altri nettari prodotti con le uve del lussureggiante Collio.
Ma ogni angolo di regione è in grado esprimere gustose particolarità. Dalla Carnia, arrivano, per esempio, il prosciutto affumicato di Sauris e pregiate erbe spontanee, senza le quali non sarebbe possibile preparare i cjalsons, ravioli ripieni di ricotta, uvetta e cioccolato. Le Alpi Giulie regalano il Montasio, un formaggio d’alpeggio con cui si prepara il frico, un tipico tortino nella versione morbida e croccante.
Le campagne della pianura portano ortaggi freschi in ogni stagione e i sapori ruspanti dell’aia: oche (ovviamente anche fois gras e salumi), faraone, piccioni arrosto. Le specialità di mare si gustano man mano che ci si avvicina al litorale di Grado e Trieste, dove imperano sarde in saor, boreto, il brodetto di piccoli pesci; scampi in busera di tradizione istriana e sardoni.
In fatto di dolci e pasticceria, emerge forte il mix di tradizione slava e austro-ungarica, con specialità come sacher di cioccolato; placinche, crespelle farcite con cioccolata e confettura ; gubana e putizza, un dolce di pasta sfoglia e frutta secca.
Buoni indirizzi da provare sono: La Bottega di Trimalcione, a Trieste; Il Giardinetto e Al Cacciatore, a Cormons, in provincia di Gorizia; la taverna All‘Androna, a Grado; il Kursaal, a Sauris di Sotto, in provincia di Udine, o la Campana d’Oro, a Palmanova.
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