Cosa vedere e cosa fare in Valle Aurina, Alto Adige

Una guida su cosa vedere in Valle Aurina, Alto Adige, in estate e in inverno e cosa fare nella valle della Regione turistica di Plan de Corones, luogo adatto non solo agli appassionati di natura e di montagna ma agli appassionati del buon vivere.

Miniere del Predoi, Valle Aurina ©Valli di Tures e Aurina - Foto di Alessandro Gandolfi
Miniere del Predoi, Valle Aurina ©Valli di Tures e Aurina - Foto di Alessandro Gandolfi

In  Alto Adige, conosciuto anche come Sudtirol, si trova la Valle Aurina: 200 chilometri quadrati, da Lutago a Predoi, con ben 80 cime che oltrepassano i 3000 metri. La Valle Aurina è l’Eden dello sci con 70 chilometri di piste, i comprensori Speikboden e Klausberg. Tutt’intorno attività infinite per l’inverno e l’estate: pattinaggio, curling e racchette quando regna il ghiaccio; freeride, alpinismo ed escursioni in alta quota quando la neve lascia spazio all’incredibile verde alpino.

Questo è il regno della mountain bike, ideale sia per i patiti delle due ruote (che possono pedalare su sentieri che conducono a 1500 metri di altitudine e oltre),  sia per le famiglie che vogliono godersi panorami emozionanti e divertirsi in sella sulle facili piste in pianura.

Valle Aurina cosa vedere

Alla valle si accede da un magnifico ingresso: è Campo Tures, che si è guadagnato la Bandiera arancione del Touring Club come borgo accogliente ed eccellente. Perché qui l’ospitalità va alla pari con lo splendido lavoro della natura, che in queste salite al cielo ha dato il suo meglio: per l’aria davvero buona, come dimostra il Centro climatico di Predoi, per i panorami sui quali spalancare gli occhi, a iniziare dal Parco Naturale delle Vedrette di Ries, per i cammini luminosi, come il Sentiero del Sole tra Lutago e San Pietro, per le acque mai ferme, come alla cascata di Rio Nero, e per quelle tranquille e accoglienti, come il lago di Chiusetta al Klausberg a Cadipietra. MA non finisce qui: a Predoi si trova un’antica miniera di rame in disuso, diventata un moderno centro climatico. Aperta nel 2003, la galleria climatica di Predoi è il primo centro italiano di speleoterapia poiché custodisce un’aria purissima, un vero elisir per la salute di polmoni e bronchi, un rimedio efficace per chi soffre di disturbi respiratori, come allergie e asma. L’ambiente, comodo e rilassante permette di leggere, ascoltare musica o dormire, mentre il “respiro sotterraneo” apporta i suoi effetti benefici.

Questa piccola valle segreta in cui farsi abbracciare dai monti custodisce con cura anche tradizioni antiche: la paziente tessitura di pizzi al tombolo, il laborioso intaglio del legno,  la tutela delle malghe e dei rifugi, il ritorno del bestiame all’alpeggio, riti che continuano, immutati, e rivivono nel gusto altoatesino moderno anche in cucina, che riprende formaggi genuini riconosciuti presidi Slow Food e vini forti come le Alpi, ideali per una vacanza dei sensi. Ma anche della mente: chiesette e castelli, tra i quali uno dei meglio conservati della Regione, lo Schloss Taufers, musei entusiasmanti come quello delle Miniere di rame a Predoi, pezzo di cuore di montagna in cui entrare con un trenino, è facile perdersi nella storia di una valle che non è solo sci.

Il Sentiero del Sole

Il percorso del Sentiero del Sole dura circa 7 ore ma non è necessario percorrerlo tutto d’un fiato. Perché oltre al cammino principale, c’è tutta una rete di sentieri tematici anche di breve durata, pensata per non perdere nessuno dei miracoli della Valle. Il percorso del Sentiero del Sole segue le orme dei contrabbandieri del passato, regalandosi l’arcobaleno delle cascate o assaggiando il sapore dei masi.

I percorsi Kneipp in Valle Aurina, nel cuore delle Dolomiti

I Percorsi Kneipp, dal nome del tedesco che per primo ne sperimentò le proprietà, eccezionali. Sono passeggiate nell’acqua che fanno sentire le gambe leggere, un vero percorso di salute per i disturbi circolatori.

Per questi tragitti d’idroterapia servono piedi nudi, ciottoli di fiume sui quali camminare, acqua ghiacciata per riattivare la circolazione sanguigna e poi la Valle Aurina che ne è ricchissima. Qui, nel punto più a nord d’Italia in Alto Adige/Südtirol, proprio al centro delle Dolomiti, l’acqua è un elemento perfetto e abbondante, tanto che il nome della valle sembra derivare proprio da “Awerina”, un termine preromano che indicava l’acqua corrente. E allora nella regione turistica di Plan de Corones che va da Lutago a Predoi camminare a piedi nudi fa bene. Si possono percorrere chilometri e chilometri con pause rinfrescanti e gratuite.

I Sentieri del Rio Bianco

Per sentirsi subito leggeri si può testare la passeggiata che parte da Rio Bianco, un piccolo borgo montano in cui ritrovare il tempo per prendersi cura di sé. Da qui partono i Sentieri della Salute, un toccasana contro le moderne patologie cardiocircolatorie, che trovano la loro causa primaria nella sedentarietà e nel troppo stress. In questo percorso, i tre pilastri della terapia Kneipp trovano ognuno il loro posto. C’è una parte dedicata alla fitoterapia , è il Giardino delle erbe, un cammino esposto al sole nel mezzo della fioritura di piante selvatiche montane. Poi il Sentiero di attività fisica, che secondo Kneipp (e non solo) serve a rinforzare il corpo se alternata a piacevoli momenti di riposo. Infine il percorso Kneipp vero e proprio: una vasca, una scala Kneipp nel bosco e cascate che fanno da aerosol naturale. Tutto in mezzo al verde di una natura che respira aria pulita e purissima.

Il Sentiero di San Leonardo

C’è poi un cammino speciale, che si snoda intorno a San Giacomo e, passando per boschi e prati, torna al punto di partenza in poco più di un’ora e mezza. Dedicato a San Leonardo, segue l’antica via dei mulini, testimonianze ancora vive e funzionanti di quanto l’acqua sia di casa in Valle Aurina. In questo percorso che chiunque può affrontare, protetto dalla quiete delle Dolomiti, si trova uno degli impianti Kneipp più noti, con un’accogliente conca d’acqua appositamente adattata per far riposare piedi e gambe accaldati. E immergere anche le braccia, per una totale sensazione di leggerezza.

Il Percorso della Salute a Predoi

Siamo nel parco naturale delle Vedrette di Ries – Aurina, 1400 metri sul livello del mare, nel primo “villaggio della salute dell’Alto Adige/Südtirol”, dove l’aria, l’acqua e il verde contribuiscono secondo gli esperti a rafforzare le difese naturali. E sono 5 chilometri di natura quelli del Percorso della Salute a Predoi, un’escursione semplice che parte dal celeberrimo Centro climatico e arriva sino alla casa del Parco Naturale a Casere. In mezzo, la cascata Röt, una sosta scrosciante e salutare che, grazie agli ioni negativi dell’acqua polverizzata nell’aria, stimola il sistema immunitario e aiuta a sconfiggere asme e allergie. E poi lo stagno Kneipp, luogo di energia in cui ritrovare il benessere perduto. Un benessere che arriva da un elemento semplice e primordiale: l’acqua, qui ancora pulita e miracolosa, come una volta.

La Valle Aurina in bici

Con un’estensione di 200 chilometri quadrati da Lutago fino a Predoi, incorniciati da ottanta cime che raggiungono i tremila metri, la Valle Aurina, Regione turistica di Plan de Corones, è quello che può essere definito, senza il timore di esagerare, un paradiso per i ciclisti di ogni razza e specie.

Tra i tanti itinerari possibili, chi ama pedalare con tranquillità su tracciati facili o di medio livello non può perdere l’occasione di fare correre le ruote nella gita panoramica Ahrtour “Brunico-Casere”, con partenza da Brunico oppure da Casere, che attraversa l’aperta campagna e splendidi boschi, costeggiando il fiume Aurino e trasformandosi, via via, in un viaggio alla scoperta dei paesi di Campo Tures, San Maurizio e Predoi, tra chiesette e castelli. I più esperti, con una buona dose di chilometri nelle gambe, trovano pane per i loro denti nel giro “Ameisberg“, da Predoi a Casere, capace di rapire gli occhi, il cuore e il palato con la sua vista panoramica fino alla Vetta d’Italia e con varie possibilità di soste in malghe tradizionali della Valle Aurina. E, servendosi delle cabinovie Klausberg e Speikboden – grazie alle quali, su richiesta, le biciclette possono essere trasportate fino a 2000 metri – è possibile perfino alzarsi sui pedali in alta montagna, per poi scendere a valle. Apprezzatissimo è, in particolare, il tour che conduce a Michlreis, con un’incantevole vista sulle circostanti vette montane a giustificare la fatica e il sudore. Un’altra attrattiva degli itinerari ripidi è la possibilità di raggiungere in mountain bike, lungo le strade forestali o di montagna, un gran numero di malghe specializzate nella cucina tradizionale, che sono spesso attrezzate per la ricarica delle e-bike.

Per chi, disorientato da una scelta così ampia, preferisce affidarsi agli esperti del manubrio e del sellino, il gruppo Ahrntal Aktiv organizza ogni estate escursioni in bici per tutti i livelli, mescolandole con altre esperienze alpine, come quella dell’arrampicata.

Ma queste sono solo alcune delle infinite possibilità per scoprire la Valle Aurina in bicicletta. La fitta e capillare rete di piste ciclabili, che copre complessivamente 300 km e attraversa paesi e città – fendendo anche le 13 stazioni sensoriali disseminate, come piccole e continue sorprese, lungo il tracciato – conduce fino a Lienz nel Tirolo dell’Est ed è una porta d’ingresso per la Valle Aurina, la Valle di Anterselva e la Val Casies. Non è necessario arrivare preparati, perché è la stessa Valle Aurina a fare gli onori di casa, con la MobilCard, un biglietto combinato per l’utilizzo del treno, dell’autobus e delle biciclette a disposizione in ben 30 diversi punti di noleggio, che spesso offrono anche l’opportunità di riconsegnare la bicicletta in un esercizio convenzionato all’arrivo o di montare in sella a una e-bike – a Casere, Cadipietra, San Giovanni, Lutago, Campo Tures e Brunico – per pedalate senza pensieri e senza sudore, in un universo di panorami fatti di parchi naturali, laghi e cascate.

La vacanza attiva in Valle Aurina

Per chi ha l’animo avventuriero, il top è l’enorme parco-avventura Kron-Action, il più grande dell’Alto Adige, con tantissimi percorsi di tree climbing per grandi e piccini, dal metro e mezzo sino all’altissima quota per i più coraggiosi, vivendo l’emozione di camminare sugli alberi in sicurezza. Oppure, più classico ma sempre da batticuore, quattro ore di rafting sul fiume Rienza nella Bassa Val Pusteria. Per aumentare ancor di più il ritmo cardiaco ci si può lanciare da una pedana pensile a un’altra appesi a una carrucola, con i piedi sospesi nel nulla verso San Vigilio: non per niente si chiama Adrenaline X-treme Adventures ed è la zip-line più grande d’Europa. E ancora a tutta velocità, c’è l’Alpine Coaster Klausberg Flitzer, ovvero le montagne russe alpine più lunghe e spettacolari d’Italia, un bob su rotaie mozzafiato.

Per chi invece ha uno spirito più Heidi e starebbe sempre in mezzo ai prati ad osservare la natura muoversi, ecco un’altra serie di proposte accattivanti. Come l’escursione al sorgere del sole a San Martin ad osservare gli animali selvatici quando l’alba colora le valli di rosa, un’esperienza che si può vivere anche a Terento con esperti cacciatori che conoscono i luoghi in cui vivono camosci e marmotte. Oppure riempirsi gli occhi di panorami senza pari, camminando di malga in malga a Speikboden, un’area che prende il nome dallo Speik, un piccolo ma resistente fiore montano che ricopre i prati con il suo violetto intenso.

La Val Casies è un’altra escursione strepitosa, fatta di spazi immensi verdi, con colline dolci ai piedi di montagne rocciose imponenti, mentre per gli amanti del nordic walking, si parte da Valdaora, verso escursioni in alta quota o più tranquille: qui, ai piedi del Plan de Corones, c’è l’imbarazzo della scelta. È infatti il più grande parco d’Europa dedicato a questa attività sportiva, con oltre 275 km di sentieri, tra Falzes, Brunico, Valdaora e Rasun.

Oppure, per toccare con mano la storia e la fatica, una visita all’ultimo dei sei musei allestiti da Reinhold Messner e dedicati alla montagna, l’MMM Corones. In una struttura che offre una vista spettacolare sulle grandi pareti delle Dolomiti e delle Alpi, come un terrazzo che si affaccia ad osservare la potenza della natura, il museo ripercorre la storia dell’alpinismo. E da qui, un’escursione a Corones, con gli occhi verso le guglie rocciose che sembrano toccare il cielo. Per finire con un’attività energizzante: si chiama “La natura sotto i piedi”, è un percorso Kneipp in Valle Anterselva per ricaricare tra acqua e asciutto le batterie del corpo.

Miniere del Predoi, Valle Aurina ©Valli di Tures e Aurina - Foto di Alessandro GandolfiMiniere del Predoi, Valle Aurina ©Valli di Tures e Aurina - Foto di Alessandro Gandolfi

Le miniere della Valle Aurina

Entrare in miniera e respirare l’aria più salutare che ci sia in natura. Sembra una contraddizione, ma in Valle Aurina tutto è possibile. Perché qui, all’estremo settentrione dell’Alto Adige/Südtirol, c’è il Centro Climatico di Predoi, unico paradiso italiano della speleoterapia. Ovvero una forma di sostegno al respiro che si mette in pratica a 1100 metri nel cuore della montagna, in grotte naturali e miniere abbandonate, una terapia che sfruttando il microclima benefico soccorre in caso di debolezze delle vie respiratorie, dall’asma alla sinusite, dalle allergie all’enfisema polmonare. Una cura adatta a bambini e adulti, con una sola avvertenza: coprirsi bene, perché la temperatura è piuttosto bassa, costante a 9 gradi. E poi null’altro: soltanto respirare.

“Io respiro” è il motto del Centro, in cui seduti in grotta su una comoda sdraio e coperti da un sacco caldo, si ascolta musica, si legge e si attende che l’aria pulita, priva di pollini e allergeni, faccia il suo dovere, un’ora e mezza al giorno con un’infermiera per ogni esigenza. E per i più piccoli, un gruppo di animatori esperti propone giochi e attività.

Così quella che una volta era una miniera di rame che dava lavoro in questa regione in passato poverissima, anche da chiusa non smette di regalare risorse. Persino turistiche, perché la speleoterapia a Predoi può essere l’occasione per entrare nel passato. Una storia di fatica e drammi lunga 500 anni quella del Museo del Rame di Predoi, che gronda polvere d’acqua tra i riflessi azzurri del minerale, in una delle escursioni più note della Valle Aurina, amata dai bambini e dagli adulti per il senso d’avventura e il salto in un tempo che non esiste più. All’ingresso della galleria di St. Ignaz c’è ancora una casa di minatori, detta “del topografo”, che mostra come fosse la vita di chi vedeva così di rado la luce del giorno. Poi, con caschetto e impermeabile giallo, si sale a bordo del trenino che un tempo trasportava braccia e piccozze verso lunghe giornate di lavoro, e percorrendo i binari si punta dritto al cuore della montagna, con un tratto al buio proprio come una volta per poi entrare a piedi nei cunicoli e cercare un po’ del rame rimasto.

I Musei della Valle Aurina

La Valle Aurina racchiude interessanti musei della tradizione che contengono oggetti curiosi e di valore. Ideali da visitare in qualsiasi periodo anche se sono certamente un’alternativa a cosa fare in Valle Aurina quando piove o non si scia o non è possibile andare per sentieri.

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Informazioni su Anna Bruno 114 Articoli
Giornalista professionista, già cronista de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, è specializzata in viaggi, food, musica e tecnologie. Cofondatrice dell’agenzia di comunicazione e Digital PR FullPress Agency, è direttrice responsabile di FullTravel.it, magazine di viaggi e di “VerdeGusto”, oltre ad altri due magazine. E’ autrice di “Digital Travel” e “Digital Food” , rispettivamente quarto e quinto libro, per Flaccovio Editore. Digital Travel & Food Specialist, è consulente e docente in corsi di formazione ed è delegata del SUD e Isole dell’Italian Travel Press(ITP).

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