Il fascino della capitale svedese, Stoccolma, si propaga anche nei dintorni. Stoccolma ha nel suo comprensorio un arcipelago di oltre trentamila isole con peculiarità diverse e distinte.
Le isole dell’arcipelago di Stoccolma hanno ispirato diversi artisti e scrittori e la casa editrice Iperborea, specializzata nella letteratura nordica con gli esperti dell’ospitalità svedese, hanno tracciato un itinerario artistico-letterario.
Runmarö
Fredrik Sjöberg, entomologo e collezionista di sirfidi, ha fatto conoscere l’isola di Runmarö ai lettori di mezzo mondo con il suo romanzo L’arte di collezionare mosche (pubblicato in Italia da Iperborea). È una delle isole più grandi dell’arcipelago che ospita villaggi e laghetti, ed è famosa per la sua varietà di orchidee. I numerosi sentieri permettono di camminare o andare in bicicletta lungo tutta la costa dell’isola.
Il premio Nobel per la letteratura Tomas Tranströmer trascorreva tutte le sue estati sull’isola e ne ha spesso descritto l’atmosfera nelle sue poesie, così ne parlava in un’intervista:«Ho quest’idea che ogni essere umano abbia il suo baricentro in un determinato luogo. Come una sfera che rotola e rotola fino a trovare il punto più basso, dove può fermarsi. Per me quel posto è qui. Quando me ne sto sul pontile e lascio che lo sguardo si perda sull’acqua sento che questo è il mio punto di partenza.»
Kymmendö
Kymmendö si trova nella parte meridionale dell’arcipelago e i suoi abitanti ispirarono August Strindberg a scrivere il famoso romanzo Gli abitanti di Hemsö (1887). Strindberg conosceva bene gli isolani avendo trascorso molte estati trascorse sull’isola, dove ha scritto Maestro Olof (1872) e trovato spunto per Mare aperto (1890).
I veri abitanti di quella che lui stesso aveva definito il suo «paradiso in terra» non gradirono però affatto che lo scrittore avesse preso la loro vita e la loro isola a modello per il libro, e, sentendosi traditi nella loro ospitalità, lo bandirono a vita da Kymmendö. Negli anni quaranta del Novecento il giovane Stig Dagerman soggiornò a Kymmendö, scrivendo lì il suo romanzo L’isola dei condannati (1946). Si può visitare il cottage dove Strindbergs si ritirava per scrivere e, durante l’estate, si può prendere parte a visite guidate.
Sandhamn
La piccola isola Sandhamn, situata nella parte più esterna dell’arcipelago, è una delle isole più animate durante l’estate essendo un famoso luogo d’incontro per velisti e punto di partenza di regate organizzate dalla La Compagnia Reale svedese di vela. Alla fine dell’800 molti famosi scrittori e pittori visitarono Sandhamn per trovare ispirazione ma anche per divertirsi. I famosi dipinti di Anders Zorn “A Sandhamn” e “Il Cigno” sono stati creati sull’isola.
Strindberg, Verner von Heidenstam, Gustaf Fröding e Bruno Liljefors erano altri fedeli visitatori. Oggi l’autrice Viveca Sten ci ambienta i suoi gialli best seller (Marsilio), anche diventati una serie televisiva, Omicidi a Sandhamn. Nella trilogia Millenium di Stieg Larsson il protagonista Mikael Blomkvist ha una casetta a Sandhamn dove si reca per rilassarsi e rimanere solo con se stesso. Una parte dell’isola è coperta da pinete piegate dal vento e spiagge di sabbia, l’altra parte è abitata e in questo villaggio idilliaco spuntano case antiche di legno miste ad affascinanti edifici di fine secolo, hotel, ristoranti, caffetterie e negozietti.
Sadelöga, Bodskär, Borgen e Utö
Neppure i registi sono immuni all’aspro fascino dell’arcipelago di Stoccolma. Lo stesso Ingmar Bergman scelse Sadelöga, Bodskär e Borgen, tre isolette al largo dell’isola di Utö nell’arcipelago meridionale, per fare da sfondo alla fuga d’amore dei due protagonisti in uno dei suoi film più discussi e scandalosi: Monica e il desiderio (1953).
Utö, conosciuta per le sue spiagge, è un’isola molto frequentata durante l’estate. Ad Utö si trovano le miniere di ferro più antiche della Svezia con annesse le vecchie abitazioni dei minatori conservate com’erano allora, ed un museo minerario. I visitatori possono noleggiare biciclette al loro arrivo per andare alla scoperta dell’isola. Sull’isola si può pernottare e mangiare al Utö Wärdshus.
Svezia: vedi anche
Viggsö
Dancing queen e Fernando sono solo due delle decine di hit che hanno visto la luce sull’isoletta di Viggsö, nella piccola casupola di legno adibita a studio creativo in cui gli ABBA si rifugiavano a comporre e di cui oggi si può anche trovare una fedele ricostruzione nel museo a loro dedicato, ABBA the Museum, sull’isola di Djurgården nel centro di Stoccolma. Viggsö è una piccola isola dell’arcipelago interno non lontano dall’isola verde di Grinda, dove l’hotel e ristorante Grinda Wärdshus tiene aperto tutto l’anno.
Husarö
L’isola di Husarö è situata dove l’arcipelago esterno si apre e diventa più selvaggio e grandioso. A differenza di tante altre isole, qui le abitazioni arrivano raramente fino alle spiagge. Stieg Larsson affittava una casa qui a Husarö, che è anche citata nel secondo capitolo della trilogia di Millennium: La regina dei castelli di carta.
L’isola è nota per la sua abbondanza di mirtilli, il che ha ispirato la famosa illustratrice nonché autrice di libri per bambini Elsa Beskow per il suo Le avventure di Putte nel bosco di mirtilli (Puttes äventyr i blåbärsskogen, 1901), ancora inedito in Italia ma già tradotto e pubblicato in più di venti lingue.
Furusund
Furusund si trova nell’arcipelago settentrionale e nella metà del 1800 è stata la destinazione preferita dai vacanzieri nobili, nonché ritiro estivo di molti scrittori ed artisti famosi. August Strindberg ha preso da qui molte suggestioni per i suoi romanzi, tra l’altro per Il sogno (Ett drömspel).
Astrid Lindgren trascorse molte estati sull’isola dove si staccava dalla pressione costante a cui era sottoposta in città: Furusund è collegata dalla terra ferma con un ponte, quindi è molto facile da raggiungere oltre in battello dal centro di Stoccolma.
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