Nei mesi che lo precedono, i gruppi di partecipanti e gli artigiani delle maschere di cartapesta, che a Venezia si chiamano mascareri, si danno un gran daffare affinché tutto sia pronto per la grande kermesse, che dura una decina di giorni e distribuisce eventi, spettacoli, cortei musicali nei vari sestieri, invogliando a percorrere anche le zone meno battute.
La prima domenica di Carnevale è dedicata ai cortei in costume e alle feste tradizionali, tanto sulla terraferma che in laguna. Il ritrovo ufficiale è alle 11 a Rio di Cannaregio, dove inizia la Festa Veneziana, con un’animatissima regata delle barche delle società remiere (un centinaio di barche e 500 vogatori), banchetti e stand gastronomici con i piatti tipici della tradizione popolare.
A mezzogiorno in punto, tutti in Piazza San Marco naso all’insù, per non perdere il magico Volo dell’Angelo: un personaggio del jet set scende sospeso a una corda dal campanile alla piazza, accompagnato dal corteo storico del Doge e della Dogaressa.
Il pomeriggio è invece dedicato alla Festa delle Marie, con sette belle ragazze veneziane, che sfilano portate a spalla da giovani in costume storico da San Pietro in Castello a Piazza San Marco.
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Ma il clou è il sabato successivo, sabato grasso, con il Gran Ballo della Cavalchina al teatro La Fenice; il Ballo del Doge a Palazzo Pisani Moretta; gli spettacoli della Commedia dell’Arte in Piazzetta San Marco; il Carnevale dei Bambini a campo San Polo, e poi spettacoli ovunque: giocolieri, mangiafuoco, ballerini, equilibristi, marching band.
Non c’è calle o campiello che non si trasformi in un palcoscenico a cielo aperto.
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