Cantina Bentivoglio
Andando per via Belle Arti (l’Accademia e la Pinacoteca Nazionale sono a due passi) a Bologna e inforcando via Mascarella, ci ritroviamo in pochi minuti davanti all’ingresso della Cantina Bentivoglio, una delle più famose e spaziose, ricavata nelle cantine del cinquecentesco Palazzo Bentivoglio.
Il posto è di quelli frizzanti, non solo per le folte compagnie che si avvicendano ai tavoli, ma anche perché è uno dei ritrovi preferiti dagli amanti di jazz.
Tutte le sere, al piano più basso e vasto (separato da una porta e una scaletta dal primo e più tranquillo settore), si esibiscono gruppi, cantautori, musicisti di fama nazionale e internazionale, portati qui dalla nomea del locale e del suo mattatore e contitolare, Giovanni Serrazanetti.
Un’autorità nel mondo jazzistico italiano e non solo. Tra una performance e l’altra, le serate scorrono piacevolissime, accompagnate da ottimi vini e specialità del territorio, come salumi, tomini fusi con verdure, zuppe di legumi e ortaggi, cavatelli al timo e zucchine, carni alla griglia e dolci casalinghi.
Bologna: vedi anche
Se le cantine di Palazzo Bentivoglio racchiudono questa celebre osteria, da meno non è la sua cappella sull’altro lato dell’edificio, che da qualche tempo ospita Le Stanze, un’osteria-ristorante-bistrot di nuova tendenza, molto frequentata soprattutto nei dopo cinema, con spazi dedicati alla lettura e all’ascolto di musica live. Ve la proponiamo proprio per la location.
La cappella è naturalmente sconsacrata e schiude eccezionali affreschi seicenteschi, che dominano, altissimi, il bancone del bar e i tavolini delle sale. Affreschi che hanno stregato più di un regista e di uno scenografo, spingendoli a girare in questi interni spezzoni di pellicole famose.
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