Se siete stati almeno una volta in Salento avete certamente scoperto che in questa splendida terra il caffè può essere servito in un modo davvero singolare: il caffè salentino. Si tratta di una bevanda estiva composta da tre semplici ingredienti: caffè, ghiaccio e latte di mandorla.
Le origini del caffè salentino
Le origini del caffè salentino sono spagnole. E’ il “Café del Tiempo” a Valencia a servire per primo il caffè con ghiaccio e aggiunta di limone. Ma già nel ‘600, durante la dominazione spagnola in terra salentina, questa bevanda si radicò in quest’area. All’inizio e fino a un paio di secoli fa, il caffè salentino veniva servito alla stregua di quello spagnolo ovvero con spicchio di limone o menta fresca.
La variante, con aggiunta di latte di mandorla al posto del limone ma soprattutto dello zucchero, hanno fatto sì che questa bevanda ottenesse quell’originalità che ne decreta la sua fama.
Come si prepara il caffè salentino
1. La prima cosa da fare è preparare un bicchiere di vetro, del tipo in foto, con del ghiaccio abbondante a cubetti preso direttamente dal freezer.
2. Aggiungere lo sciroppo di mandorla quanto basta, un modo da non far risultare il caffè troppo dolce o poco zuccherato.
3. Subito dopo preparare un caffè espresso, il classico caffè da bar. Versare il caffè ancora caldo nel bicchiere contenente il ghiaccio e lo sciroppo di mandorla.
4. Servire la bevanda così ottenuta con una cannuccia.
Consiglio per un buon caffè alla salentina
- Il latte di mandola deve essere del tipo artigianale. Va bene anche lo sciroppo di mandorla purchè prodotto nel meridione d’Italia con prodotti locali.
- Il ghiaccio deve essere ancora consistente, non usare ghiaccio già acquoso perchè potrebbe diluire troppo il caffè.
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Dove degustare il caffè alla salentina
Il caffè alla salentina è facilmente degustabile in tutti i bar, pasticcerie anche non tradizionali del Salento. Ottimo con il Caffè Quarto, torrefazione di Lecce che, sebbene diffuso in tutta la Penisola e anche in qualche Paese estero, è proprio “a casa sua” che trova la massima diffusione.
Suggeriamo di degustare il “caffè alla salentina” con il “pasticciotto“. Si tratta di una sorta di dolce di pasta frolla ripieno di crema pasticciera, inventato nel 1745, secondo quanto si racconta, dalla pasticceria della famiglia Ascalone di Galatina, durante le festività di San Paolo che è il guaritore dei posseduti dalla taranta.
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