Google ricerca spinge sull’acceleratore e Google places rallenta

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Gli ultimi aggiornamenti tecnici di Google hanno portato il motore di ricerca ad essere sempre più performante premiando i siti con maggiore rapidità. Quest’anno, infatti, la parola d’ordine dei SEO (specializzati in motori di ricerca) ai propri tecnici è stata quasi sempre: velocità.

La notizia di oggi, per chi se la fosse persa, è di un doodle di Google (l’immagine che spesso cambia  in onore di ricorrenze e anniversari nella pagina principale di ricerca) che presenta palline che rincorrono un mouse. Si tratta di “particelle volanti” che rappresenterebbero velocità, divertimento ed interazione (così come sul blog ufficiale) così come dovrebbero essere le ricerche per  Google. E non solo.

E se da una parte Google ha ben espresso il suo concetto di velocità e perché dall’altra parte non mi sembra che lo staff del colosso californiano conosca altrettanto bene lo stesso principio. Sono oltre due mesi, infatti, che ho inserito un sito in Google Places e ad oggi non ho avuto ancora l’onore di uscire dallo stato “Sospeso per revisione” in cui sono entrata dopo appena pochi minuti. Per chi non conosce il servizio, si tratta della possibilità di inserire una struttura turistica, un ristorante, un punto di interesse insomma, sulle mappe di Google. Il processo di inserimento è molto semplice, non altrettanto veloci (a quanto pare) sono però le performance del personale. Non che mi aspettassi una dichiarazione da parte di Google (questo aspetto non è stato mai una peculiarità del colosso californiano) ma almeno un “stiamo lavorando per voi, l’aggiornamento è a buon punto. Parola di Google” mi sarebbe piaciuto.

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