Sintra si trova a circa 30 chilometri da Lisbona. Nonostante la breve distanza, le due località non potrebbero essere più diverse: Sintra è immersa nel verde, in un territorio montuoso che si interrompe bruscamente solo di fronte all’Oceano, creando una costa aspra e tormentata.
La bellezza del paesaggio ha aperto una breccia nel cuore romantico di molti nobili e artisti che, fin dal Settecento hanno scelto di villeggiare qui. Fra questi, Hans Christian Andersen e Lord Byron che l’aveva definita “Eden glorioso”.
Perciò non deve stupire se il territorio di Sintra ospita numerose ville e palazzi, in passato dimore di reali e aristocratici, divenute nel 1995 Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Sintra cose da vedere
1 Il paesaggio di Sintra
Il territorio di Sintra è caratterizzato dalla Sierra de Sintra, una catena lunga circa 10 chilometri, che si estende fra il margine settentrionale dell’estuario del Tago e l’Oceano Atlantico, culminando con il Cabo da Roca, margine occidentale dell’Europa continentale. Non si tratta di montagne particolarmente alte: la cima più elevata, Cruz Alta, è a 529 metri. La loro natura sedimentaria, però, genera un paesaggio molto mosso, a tratti aspro, coperto da una rigogliosa vegetazione.
Queste asperità incombono sulla costa, quasi sempre alta e rocciosa, che talora si apre su bellissime spiagge. Seguendo il litorale verso Nord si trovano, nell’ordine, la selvaggia e nascosta Praia da Ursa, la Praia da Adraga, la più accessibile, e la Praia Grande, esposta alla furia dell’Oceano e per questo paradiso per i surfisti esperti. Sui rilievi che delimitano l’arenile sul lato meridionale della Praia Grande è possibile vedere numerose impronte fossili di dinosauri.
2 Il Palazzo Nazionale di Sintra
Il Palazzo Nazionale di Sintra (Sintra Palacio Nacional) sorge nel centro della cittadina. Le sue origini risalgono all’epoca della dominazione dalle popolazioni musulmane del Nord Africa che nell’Alto Medioevo avevano conquistato la Penisola Iberica. Dopo la Riconquista diventò proprietà dei reali di Portogallo che, a partire dal XV secolo, iniziarono a ricostruirlo e ad aggiungervi, nel corso dei secoli, nuove parti. Questi corpi, seppure concepiti indipendentemente, sono armoniosamente uniti da scale e cortili, facendo della residenza un bellissimo esempio di architettura organica.
Lo stile dominante è il gotico manuelino. L’ambiente che affascina di più, nonostante non manchino i saloni ufficiali riccamente decorati, è la cucina famosa per i due enormi camini conici alti 33 metri. Questi camini, visibili da molto lontano, sono diventati un’icona della città.
3 La Quinta da Regaleira
Situata a breve distanza dal centro di Sintra, la Quinta da Regaleira era la tenuta di Antonio Augusto Carvalho Monteiro, soprannominato “Il Milionario” per il patrimonio che aveva accumulato in Brasile con il commercio di pietre preziose e caffè. La proprietà, costruita agli inizi del Novecento, comprende un palazzo, una cappella e un enorme parco ricco di fontane, grotte e tunnel, spesso interconnessi.
L’architettura è prevalentemente neogotica, anche se non mancano richiami ad altri stili. Ma la caratteristica più interessante del complesso è il simbolismo e l’insieme di riferimenti esoterici che lo pervade: le strutture e le decorazioni parrebbero richiamare alla Massoneria, cui Monteiro faceva parte, ma anche al mondo dei Templari e dei Rosacroce, nonché a scienze occulte come l’alchimia. L’esempio più eclatante sono due pozzi, dall’aspetto di torri “in negativo”, che probabilmente venivano usati per riti di iniziazione legati anche a pratiche di cartomanzia.
4 Il Castelo dos Mouros
Il Castelo dos Mouros ci porta indietro fino al Medioevo: si tratta infatti di una fortezza costruita fra l’VIII e il IX secolo d.C. dalle popolazioni moresche. La sua sottomissione pacifica alle truppe cristiane, avvenuta nel 1147, segnò un momento importante nella storia della Riconquista, dato che la fortezza dominava tutto il territorio di Sintra. Dopo alcuni secoli di abbandono, il suo restauro e la sua valorizzazione iniziarono a metà del XIX secolo ad opera del re Ferdinando II. La visita al Castelo dos Mouros è un’esperienza unica: sebbene la forte pendenza richieda un po’ di impegno fisico, lo sforzo verrà ripagato dai meravigliosi panorami e dal fascino del percorso lungo le fortificazioni. Da non perdere anche i resti della cappella, all’interno della cinta muraria.
5 Il Palazzo da Pena
Sulla sommità di una collina di Sintra si trovava una cappella medievale, cui successivamente si aggiunse un monastero, costruita sul luogo di un’apparizione della Madonna da Pena. Nel XIX secolo il re Ferdinando II decise di costruire la residenza estiva dei reali di Portogallo includendovi i resti di questo complesso: nacque così il Palazzo da Pena. Questa dimora è considerata una delle espressioni più alte dell’architettura romantica per l’eclettismo portato alle estreme conseguenze. L’impressione che si ha durante la visita è quella di un viaggio nel tempo attraverso architetture barocche, gotiche, islamiche, manueline e rinascimentali giustapposte con sfrontatezza. Completa l’impatto visivo una stravagante palette di colori, dominata da varianti di rosso, giallo e blu. Anche gli interni, decorati con stucchi, affreschi trompe-l’oeil e azulejos, le tipiche piastrelle dipinte, sono coerenti con l’opulenza e l’eccentricità dell’esterno. Per la sua posizione e per la vivacità cromatica, il Palazzo da Pena è visibile persino da Lisbona durante le giornate limpide.
6 Il Palazzo di Monserrate
Originariamente una cappella dedicata alla Madonna di Monserrat e successivamente una tenuta agricola, il Palazzo di Monserrate si presenta oggi come una dimora in stile neo-moresco. È stata costruita a metà del XIX secolo da Sir Francis Cook, che affidò la progettazione del parco al pittore paesaggista inglese William Stockdale e ad un botanico. E infatti il parco, che si estende per circa 30 ettari, è probabilmente la parte più spettacolare del complesso, con più di 2.500 specie di piante raggruppate in base all’area geografica di provenienza.
7 Il Convento dei Cappuccini
Nel mezzo dei boschi di Sintra, a circa 7 chilometri dal centro abitato, si trovano le rovine di un monastero di frati cappuccini. Costruito nella metà del Cinquecento, il Convento dei Cappuccini restò in uso fino al 1830, quando in Portogallo vennero aboliti gli ordini monastici. Da allora è rimasto abbandonato, diventando un tutt’uno con la natura circostante. Perciò, per chi ama i paesaggi gotici, questi ruderi isolati e ricoperti di muschi sono un’attrazione imperdibile.
8 Queluz
Il Palazzo di Queluz è un’elegante residenza reale in stile rococò. Costruita a partire dalla metà del Settecento, è chiamata “la Versailles del Portogallo” anche se, a differenza della reggia francese, le dimensioni minori comunicano raffinatezza più che magnificenza. Queluz è caratterizzata dalle tante facciate e dal giardino. La facciata principale, che si apre direttamente su una piazza cittadina, è molto sobria. In quella frontale dell’ala Robillon, la scalinata con i gradini di diverse altezze crea un’illusione prospettica che ne aumenta la maestosità. Nel lato sud della stessa ala, un sobrio colonnato dorico contrasta con un ordine superiore ornato in stile barocco. Infine, la facciata della sala da ballo richiama lo stile del Borromini. I giardini sono decorati con statue e fontane, fra cui quella con tritoni e delfini è attribuita al Bernini. Lungo i giardini corre un canale, lungo più di 100 metri, delimitato da argini riccamente decorati con azulejos.
9 Cosa mangiare a Sintra
Come in tutta la zona costiera del Portogallo, a Sintra è possibile trovare ottimi ristoranti di pesce con prezzi ragionevoli. Il re della cucina portoghese è il bacalhau (baccalà), che in questo Paese è possibile gustare in 365 modi diversi, uno per ogni giorno dell’anno. L’altro piatto tipico è l’arroz de mariscos, il risotto con crostacei e frutti di mare. A metà fra la terra e il mare è la carne de porco a Alentejo, carne di maiale cucinata assieme alle vongole. Tipico della zona è anche il gustoso frango assado, pollo arrosto. Nel territorio di Sintra, su terreni sabbiosi a poca distanza dall’Oceano, si trova la zona di Colares, famosa per le sue vigne a piede franco. Da qui provengono pregiati vini rossi da assaggiare assolutamente.
10 Dove dormire a Sintra
Se si vuole provare l’esperienza di un soggiorno aristocratico a Sintra, il posto in cui andare è il Palacio de Seteais. Costruito in stile neoclassico nel XVIII secolo per l’ambasciatore olandese Daniel Gildemeester, è oggi un hotel di lusso della catena Tivoli, con ambienti affrescati, una SPA e un bellissimo parco con piscina. Camera doppia a partire da 180 Euro. Un’alternativa in centro città, a pochi passi dal Palazzo Nazionale, è il Tivoli Hotel, albergo quattro stelle della stessa catena del Palacio de Seteais. Camera doppia a partire da 80 Euro.
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