Cosa vedere a Pordenone: luoghi di interesse e dintorni

Ecco un itinerario su cosa vedere a Pordenone e dintorni. Un'idea weekend che parte dell'elegante Pordenone ed interessa tutti gli altri centri del circondario.

Panorama di Pordenone
Panorama di Pordenone

Pordenone, una città elegante del Friuli Venezia Giulia con un suggestivo centro storico: una rilassante passeggiata sotto i portici tra i più lunghi d’Europa e tra palazzi dalle facciate splendidamente affrescate, è il modo migliore per scoprire la città. La storia di Pordenone (anticamente Portus Naonis) è ancora oggi legata al Noncello, corso d’acqua che per secoli è stato navigabile determinando lo sviluppo economico della città e contribuendo a creare una peculiare propensione all’innovazione, allo scambio e al confronto.

Dinamismo e creatività sono evidenti nell’architettura, nella produzione artistica, musicale e letteraria, nonché in tutti quegli eventi di respiro internazionale come “Pordenonelegge“, le “Giornate del Cinema Muto” e “Dedica Festival” che hanno reso Pordenone una realtà culturale ricca e originale nel panorama italiano e non solo.

Il centro di Pordenone

Pordenone è una città bella, moderna, curiosa e divertente. Ha un pittoresco centro storico che si può percorrere a piedi per lasciarsi sedurre dall’eleganza dei palazzi dipinti e di porticati, dalla poesia degli affreschi che svelano la storia della città. Il centro di Pordenone si sviluppa su due arterie principali: Corso Garibaldi e Corso Vittorio Emanuele II. Lungo queste due arterie si susseguono numerosi palazzi storici. Pordenone è anche la città che ha dato i natali a Giovanni Antonio de Sacchis, vissuto tra il 1484 e il 1539, detto Il Pordenone, il più grande pittore friulano del Rinascimento.

La Fanfara della Brigata Julia in corso Vittorio Emanuele II, in sfilata verso il Municipio di Pordenone
La Fanfara della Brigata Julia in corso Vittorio Emanuele II, in sfilata verso il Municipio di Pordenone

2 Corso Vittorio Emanuele II

Dall’antico Palazzo del Comune, dalle originalissime forme gotiche, inizia Corso Vittorio Emanuele II, l’antica Contrada Maggiore, elegante via con lunghi portici e palazzi di grande interesse artistico e architettonico. A Pordenone, inoltre, si trovano vetrine curate e caffè accoglienti e pittoreschi vicoli sui quali si affacciano caratteristici ristoranti.

Corso Vittorio Emanuele II a Pordenone - Foto Ciol per Turismo FVG
Corso Vittorio Emanuele II a Pordenone – Foto Ciol per Turismo FVG

Pordenone luoghi di interesse

Luoghi di interesse di Pordenone da non perdere sono il Duomo, il Palazzo Municipale e Palazzo Ricchieri, sede del Museo d’Arte.

3 Duomo di Pordenone

Costruito tra la fine del quattordicesimo e l’inizio del quindicesimo secolo, il Duomo (Cattedrale) di Pordenone presenta una facciata neoclassica incompiuta sulla quale spicca il portale in stile rinascimentale di Antonio Pilacorte. Il Duomo si trova accanto al Palazzo Municipale, altro punto di interesse di Pordenone, ed è dedicato a San Marco. All’interno del luogo sacro si trovano importanti opere d’arte tra le quali le note pale del Pordenone, al secolo Giovanni Antono De’ Sacchis, dedicate alla “Madonna della Misericordia”. Il campanile è alto 72 metri ed è ritenuto uno dei più belli d’Italia (1347-1626).

Duomo di Pordenone
Duomo di Pordenone

4 Palazzo Municipale

Il Palazzo Municipale di Pordenone si trova al termine del porticato del corso. Presenta delle interessanti e particolari forme gotiche. Il Palazzo del Municipio di Pordenone è stato ampliato nel corso degli anni. I pinnacoli e una loggetta sono stati aggiunti solo nel 1542, mentre le origini del palazzo sono del 1291 con aggiunte importanti nel 1365.

Palazzo Municipale di Pordenone
Palazzo Municipale di Pordenone

I Musei di Pordenone

Museo civico d’arte di Pordenone (Palazzo Ricchieri)

Nel 1949 Lucio Ernesto Ricchieri dona il proprio palazzo alla città di Pordenone, per trasformarlo in un centro culturale. Dopo i restauri, resi necessari dal cattivo stato di conservazione dell’edificio, nel 1972 viene inaugurato il Museo civico d’arte di Pordenone, depositario di molte opere destinate a crescere grazie alle donazioni di collezionisti o degli artisti stessi. Dopo esser stato chiuso alcuni anni per lavori di sistemazione, nel 1996, Palazzo Ricchieri viene riaperto al pubblico in una nuova veste, con un rinnovato allestimento delle sale espositive, che ospitano le opere d’arte più significative del Museo: dipinti su tavola o su tela, disegni, affreschi, sculture lignee, mobili, oggetti di oreficeria e di ceramica, realizzati dal medioevo fino ai giorni nostri.

Sulla pubblica via si apre l’ampio ingresso, il portico, in cui si entrava con le carrozze, che portava anche al cortile interno al palazzo, dove si trovavano le stalle, i locali di servizio, i magazzini. Un’ampia scala in pietra conduce ai due piani superiori, dove viveva la famiglia. Ad ogni piano si trova un’ampia sala, con le finestre sulla strada e sul cortile interno, utilizzata come sala d’onore e di rappresentanza in cui ricevere gli ospiti, e le stanze laterali più piccole, usate in modo privato dalla famiglia. Salendo lo scalone si può vedere, dipinto sul muro, il grande stemma dei Ricchieri, diviso in quattro parti con due aquile d’argento e due ghirlande fiorite su fondo rosso. I ritratti sottostanti rappresentano alcuni dei personaggi più importanti della famiglia, che furono condottieri, politici, mercanti, uomini di chiesa.

Orari Museo civico d’arte di Pordenone: da martedì a sabato 15,30/19,30 domenica 10,00/13,00 -15,30/19,30.

6 Museo civico di storia naturale di Pordenone (Palazzo Amalteo)

Il Museo civico di storia naturale di Pordenone, fondato nel 1970 riunendo il patrimonio naturalistico e scientifico della Società Naturalistica Silvia Zenari, ha sede nel cinquecentesco Palazzo Amalteo. Comprende le esposizioni permanenti delle sale degli uccelli, in cui trovano posto le collezioni di specie locali e quelle esotiche di Oddo Arrigoni degli Oddi, tra cui i coloratissimi colibrì, la sala dei diorami, con le ricostruzioni di habitat e ambienti locali, la sala del Theatrum Naturae e la camera delle meraviglie. Nella sezione preistorica sono ricostruzioni di due diversi momenti del Quaternario italiano: un diorama in cui è stato ricostruito fedelmente l’accampamento di Homo erectus rinvenuto a Isernia; una pregevole pittura e le imponenti ricostruzioni di un mammut e di un rinoceronte lanoso. Interessante la collezione Rimoli,la raccolta più completa dei minerali dell’Alpe Adria.

Orari Museo civico di storia naturale di Pordenone: da martedì a sabato 15,30/19,30 domenica 10,00/13,00 -15,30/19,30.

Museo civico di storia naturale Museo civico di storia naturale "Silvia Zenari" di Pordenone

7 Museo diocesano di arte sacra di Pordenone

La particolare natura del Museo diocesano di arte sacra di Pordenone ha indotto a seguire un duplice ordinamento: per materia (disposta cronologicamente) e per destinazione, facendo spazio alle testimonianze della pratica sacramentaria e della devozionalità. Nella composizione di quadreria, statuaria, suppellettile e arredo vario dal VII secolo all’età contemporanea, frutto di artisti di varia levatura (dagli scultori Alvise Casella, Giovanni Martini, Orazio Marinali, ai pittori Pomponio Amalteo, Francesco Guardi, Nicola Grassi, Gianfrancesco da Tolmezzo, Michelangelo Grigoletti ed altri ancora) si è cercato di privilegiare gli attestati di provenienza locale, ricorrendo alle aree geografiche contermini allo scopo di colmare eventuali lacune di carattere iconografico. Risultato di antichi depositi, di donazioni o di affidamento in custodia, il Museo diocesano di arte sacra di Pordenone propone le proprie collezioni allestite in modo chiaro ed elegante.
Orario Museo diocesano di arte sacra di Pordenone: martedì 09,00/13,00; mercoledì e giovedì 09,00/ 13,00 /14,30/ 18,30; venerdì 14,30/18,30  sabato 09,00/12,30.

Museo diocesano di arte sacra di Pordenone
Museo diocesano di arte sacra di Pordenone

Area archeologica di Pordenone

8 Museo archeologico del Friuli occidentale, Pordenone

A soli tre chilometri dal centro di Pordenone, si trova il Museo archeologico del Friuli occidentale, aperto al pubblico dopo il restauro del Castello di Torre. Custodisce nelle sue sale i numerosi reperti raccolti dall’ultimo esponente della famiglia residente nel maniero, il conte Giuseppe di Ragogna, durante la sua attività di archeologo. I reperti presentati provengono da tutto il Friuli occidentale e ricostruiscono una vasta panoramica storica, dalla preistoria al Rinascimento. Il Museo Archeologico del Friuli Occidentale del Comune di Pordenone conserva alcuni reperti provenienti dal Palù di Livenza, quelli entrati in Museo fin dagli anni ’70, quando si iniziò la riscoperta del sito e si recuperarono le prime ceramiche, altri invece assegnati in deposito dal 2006.
Orario Museo archeologico del Friuli occidentale: venerdì e sabato 15,00/18,00  domenica 10,00/12,00 – 15,00/18,00. Luglio-agosto: venerdì e sabato 15,00/ 19,00; domenica 10,00/ 12,.00 – 15,00/19,00.

Museo archeologico del Friuli occidentale, Pordenone
Museo archeologico del Friuli occidentale, Pordenone

9 Area archeologica Villa romana di Torre, Pordenone

La messa in luce della Villa romana di Torre si deve al conte Giuseppe di Ragogna che tra il 1950 e il 1952 scavò le strutture di parte di un vasto complesso residenziale-produttivo, collocato presso l’attuale corso del fiume Noncello, riccamente decorato con raffinati intonaci affrescati e marmi pregiati. Informazioni: apertura per gruppi su richiesta al Museo Archeologico del Friuli Occidentale (tel. 0434-541433). Ingresso gratuito.

Villa romana di Torre, Pordenone
Villa romana di Torre, Pordenone

Cosa vedere nei dintorni di Pordenone

L’itinerario di Pordenone e dintorni, passa da San Vito al Tagliamento, Maniago, Spilimbergo, Valvasone, Sacile per arrivare a Sesto al Reghena. La zona è costellata da paesi dalla secolare storia, raccontata ancora oggi dall’aspetto e dallo stile antico degli edifici.

10 Sesto al Reghena

Dopo aver scoperto la città di Pordenone, il visitatore potrà partire alla scoperta della sua provincia incominciando dalla località di Sesto al Reghena le cui strade raccontano una storia millenaria. Particolarmente interessante è l’abbazia di S. Maria in Sylvis, vero e proprio gioiello di architettura medievale che custodisce un tesoro di affreschi.

Sesto al Reghena
Sesto al Reghena

11 San Vito al Tagliamento

Il viaggio prosegue nella cittadina di San Vito al Tagliamento lungo le cui vie si snodano i secoli, dall’epoca romana all’età medievale, ben rappresentata dalla cinta muraria anticamente a difesa del borgo e dalle sue torri. Da non perdere anche la Chiesa di Santa Maria dei Battuti, splendido esempio di architettura rinascimentale.

San Vito al Tagliamento
San Vito al Tagliamento

12 Valvasone

Lasciato San Vito, si può proseguire fino a Valvasone, uno dei “Borghi più belli d’Italia”: sviluppatosi tutto intorno al castello, il borgo è un intreccio di calli e campielli medievali. Splendidi i portici che impreziosiscono molte delle numerose case signorili del centro storico, spesso decorate da stemmi e statue.

Valvasone
Valvasone

13 Sacile

In provincia di Pordenone merita sicuramente una visita la località di Sacile, soprannominata il Giardino della Serenissima. La cittadina sorge sulle sponde del fiume Livenza e si articola in un dedalo di vicoli, calli e ponticelli che offrono scorci incantevoli. Assolutamente da non perdere a Sacile il Duomo di San Nicolò, la Chiesetta della Madonna della Pietà, Piazza del Popolo, la Loggia comunale e il Palazzo Ragazzoni-Flangini-Biglia.

Sacile, Pordenone - Foto TurismoFVG
Sacile, Pordenone – Foto TurismoFVG

14 Maniago

Vera chicca dell’itinerario è Maniago, cittadina famosa per la tradizionale produzione di lame e coltelli, un’arte che i fabbri della zona coltivano e perfezionano dal Quattrocento.

Maniago
Maniago

15 Spilimbergo

L’ultima tappa della visita dei dintorni di Pordenone può essere lo splendido borgo di Spilimbergo . La cittadina, nota per la tradizione musiva e per la celebre Scuola mosaicisti del Friuli, si è sviluppata in epoca medievale e rinascimentale ed è circondata da ben tre cinte murarie. Oltre alle mura, al castello e alla Torre orientale, nel centro storico merita attenzione la Casa Dipinta, affrescata nel XVI secolo con scene della vita di Ercole. Una visita a Pordenone e dintorni è più di un’idea weekend, vista la ricchezza di spunti dei paesi in provincia.

Spilimbergo
Spilimbergo

16 Cosa mangiare a Pordenone

Pordenone risente dell’influenza dell’intera regione. Principe dei piatti sono i salumi (pitina, salam tal aset), le minestre di fagioli e orzo, gli gnocchi, i risotti e gli orzotti. E poi: frico e polenta (classico dell’intera regione), musetto con la brovada (muso di maiale con rape maceerate in vinazzia) e baccalà. Tra i dolci immancabile il “biscotto pordenone“.

Frico e polenta
Frico e polenta

17 Dove dormire a Pordenone

Pordenone è una città tranquilla che vanta una discreta offerta alberghiera, oltre che culinaria. Non è difficile trovare un buon alloggio visto anche l’offerta extra-alberghiera. A Pordenone, tuttavia, consigliamo di soggiornare in un hotel da cercare tra le decine di hotel presenti sul sito del nostro partner, Booking.com.

Hotel Villa Ottoboni, Pordenone
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Informazioni su Anna Bruno 107 Articoli
Giornalista professionista, già cronista de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, è specializzata in viaggi, food, musica e tecnologie. Cofondatrice dell’agenzia di comunicazione e Digital PR FullPress Agency, è direttrice responsabile di FullTravel.it, magazine di viaggi e di “VerdeGusto”, oltre ad altri due magazine. E’ autrice di “Digital Travel” e “Digital Food” , rispettivamente quarto e quinto libro, per Flaccovio Editore. Digital Travel & Food Specialist, è consulente e docente in corsi di formazione ed è delegata del SUD e Isole dell’Italian Travel Press(ITP).

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